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Bioritmo

Medicina generale

Il bioritmo influenza i sintomi di una malattia?

Per la diagnosi ed il trattamento di una malattia, il ciclo biologico che caratterizza la varietà di un giorno da 24 ore è (ciclo giorno/notte, attività/riposo) è considerato un fattore chiave. È il cosiddetto ritmo circadiano, conosciuto anche come “orologio biologico”.

Molte delle normali funzioni del corpo seguono schemi quotidiani in linea con il ritmo circadiano. Allo stesso modo si comportano i sintomi di molti disturbi cronici:

Rinite allergica (febbre da fieno)

È un’infiammazione nasale molto diffusa, i sintomi più comuni (starnuti, naso chiuso o raffreddato, prurito agli occhi) sono in genere peggiori nelle prime ore del giorno.

Test cutanei vengono eseguiti per identificare la presenza di agenti allergeni (polline, muffe e acari) nell’organismo: per alcuni scienziati i risultati di questi esami possono variare a seconda del momento della giornata in cui sono condotti.

Asma

Questa malattia comporta un restringimento delle vie respiratorie e può portare a respiro affannoso e tosse. Le cause più comuni sono allergie, infezioni, colpi di freddo, effetti collaterali di farmaci, fumo.

Gli attacchi di asma si verificano in episodi specifici, con intervalli di tempo che possono variare dai giorni agli anni, in base alla gravità del disturbo.

Gli attacchi d’asma possono variare a seconda del momento della giornata, con una maggiore incidenza della sintomatologia di notte e nelle primissime ore del giorno

Angina

È un dolore toracico causato dall’insufficiente apporto di sangue ossigenato al muscolo cardiaco.

Chi sviluppa questo disturbo soltanto durante periodi di intenso stress o sforzo fisico, soffre di angina stabile e le anomalie sono più comuni tra le 4 e 6 ore dopo il risveglio.

Chi invece soffre di angina anche a riposo o dopo sforzi minimi, sperimenta l’angina di Prinzmetal: le anomalie elettrocardiografiche in questo caso sono più comuni durante le ore di sonno.

Questi ultimi soggetti rischiano improvvisi attacchi cardiaci o casi di ischemia cardiaca, condizione rara i cui sintomi compaiono più frequentemente nelle ore del mattino.

Infarto

Un infarto consiste nella morte delle cellule cardiache, a causa del blocco di un’arteria coronaria, di solito dovuto ad un coagulo di sangue. Un cuore sottoposto a fibrillazione ventricolare è incapace di pompare sangue ossigenato al resto del corpo, cervello compreso, con il rischio concreto di causare danni cerebrali permanenti se non si interviene tempestivamente.

Diversi studi hanno dimostrato che un attacco di cuore si verifica più comunemente nelle prime ore di veglia (tra le 7.00 e le 9.00 di mattina) rispetto al resto della giornata.

Ipertensione (alta pressione sanguigna)

Inizialmente l’alta pressione non causa sintomi rilevanti, ma se non viene trattata tempestivamente, sul lungo periodo può portare a ictus, malattie cardiache, disturbi renali e gravi lesioni agli occhi.

La pressione sanguigna di una persona varia a seconda dell'ora del giorno (ritmo circadiano).

Queste variazioni possono avere importanti implicazioni sia nella diagnosi sia nel trattamento medico. Nella maggior parte degli individui, la pressione del sangue aumenta rapidamente nelle prime ore del mattino, con un innalzamento della frequenza cardiaca. Ciò corrisponde ai cambiamenti biologici dell’organismo (legati a particolari ormoni) che sono anche disciplinati dal ritmo circadiano.

I valori di pressione sanguigna più elevati si verificano nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio, mentre il momento in cui i valori sono minori corrisponde alle ore notturne. Studi clinici testimoniano dell’esistenza di una terapia efficace anche in base all’orologio biologico di ogni individuo.

Artrite reumatoide

I sintomi in genere sono più intensi durante le prime ore del risveglio.

Artrosi

I sintomi di artrosi peggiorano nel pomeriggio e la sera.

Ulcera

Il dolore si verifica più spesso durante il giorno (dopo i pasti) e la mattina molto presto.

Epilessia

I casi di epilessia si manifestano solo in particolari momenti del giorno e della notte, a seconda del paziente.

Il bioritmo influenza i test diagnostici?

L’orologio biologico di ogni individuo può influenzare notevolmente i risultati di un test diagnostico, producendo dati imprecisi, in base al momento della giornata in cui viene eseguito l’esame.

Un esempio concreto è quello già descritto della pressione sanguigna, i cui livelli variano molto a seconda dell’ora di rilevamento. Ecco perché alcuni medici suggeriscono ai propri pazienti l’utilizzo di speciali dispositivi che monitorano la pressione del sangue lungo tutto l’arco della giornata.

Altri esami che possono essere “disturbati” dal bioritmo sono:

  • test cutanei contro le allergie (i risultati sono più bassi al mattino, superiori alla sera, molto alti prima di coricarsi)
  • test respiratori per l’asma (il volume espiatorio è minore durante la notte e maggiore a mezzogiorno e la sera)

Per ottenere risultati più accurati è necessario, dunque, aumentare la conoscenza in materia.

Molti medici e ricercatori stanno lavorando per sviluppare linee guida di interpretazione di questi fenomeni, prendendo in considerazione i ritmi circadiani.

Il bioritmo influenza la terapia farmacologica?

L'ora del giorno può influenzare il modo in cui un organismo risponde ad una terapia farmacologica: aumenta o diminuisce l’efficacia e si modificano gli effetti collaterali.

Già oggi, ad esempio, alcuni medici prescrivono farmaci a somministrazione notturna per malattie che peggiorano durante la notte (asma, ulcere, alti livelli di colesterolo, artrite reumatoide).

I farmaci che possono essere somministrati anche sui dettami di un bioritmo sono: corticosteroidi, antistaminici, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e farmaci antitumorali.

L’elenco di questi farmaci è in crescita, così come la conoscenza e l’accettazione da parte della comunità medica della cronobiologia e della cronoterapia.

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Dr. Lorenzo Bichi Fisioterapista
Dr. Lorenzo Bichi
fisioterapista

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