Esistono alcune rare patologie congenite con cui un bambino può convivere per tutta la vita. La ciclopia, tuttavia, non è fra queste e un neonato affetto da tale difetto muore subito dopo il parto.
La ciclopia è molto frequente nei cuccioli di felini, che muoiono dopo pochi istanti di vita, a causa di una malformazione che comprende bocca e naso. Nei neonati affetti da ciclopia, si ha lo stesso effetto: il bambino nasce con un naso funzionante, ma non riesce a respirare e quindi muore velocemente. I casi di ciclopia sono molto rari ed è possibile osservare i resti di un infante affetto da ciclopia nel museo di Amsterdam.
Le cause della ciclopia nell'essere umano sono svariate e tutte associate a un'alta concentrazione di tossine nel corpo durante il periodo di formazione del feto.
La prima causa è dovuta all'ingestione di un'erba tossica conosciuta come Corn Lily o giglio di mais, spesso confusa con l'elleboro, pianta utilizzata per curare vomito e crampi, i sintomi maggiormente diffusi in gravidanza. Un'altra causa della ciclopia è strettamente legata all'alcolismo e al diabete.
Se i livelli di tossine presenti nel corpo delle mamme diabetiche o alcoliste sono più alti durante la formazione del feto, il cervello dell'embrione tenderà a sviluppare un emisfero al posto di due, causando la formazione di una sola cavità orbitaria.
Si ricorda, per esempio, il caso risalente al 2006, di un bambino nato affetto da ciclopia, che visse ben 11 giorni, anziché morire nei primi istanti di vita. La popolazione pensò che il bambino fosse la reincarnazione di un dio e cominciarono ad adorare sia il bambino, che la sua famiglia. Nello specifico del caso clinico, si pensava che il caso di ciclopia fosse legato all'utilizzo di un farmaco antitumorale durante la gravidanza. Tuttavia, fu notato un disordine cromosomico come possibile causa della ciclopia.