Plasil (metoclopramide) appartiene alla classe dei farmaci utilizzati per i disturbi gastrointestinali per migliorare l’attività procinetica intestinale, associandovi proprietà antiemetiche. Il Plasil è anche un farmaco antinausea ed un farmaco contro il vomito.
Il metoclopramide viene utilizzato nella prevenzione di nausea e vomito (indotti da cause secondarie: chemioterapia o da radioterapia o da emicrania acuta). Il Plasil è disponibile in compresse o in soluzione iniettabile (Plasil per punture).
Molti dati riportano l’assenza di tossicità di Plasil in gravidanza; sembra dunque che il Plasil possa essere utilizzato durante la gestazione. Se somministrato nell’ultimo trimestre della gravidanza potrebbe esservi il rischio di sindrome extrapiramidale nel neonato: pertanto, il metoclopramide dovrebbe essere evitato nell’ultima parte della gravidanza. In caso di necessità nell’utilizzo del farmaco occorre effettuare un monitoraggio neonatale.
Plasil è un medicinale con obbligo di ricetta; pertanto non è possibile acquistare Plasil senza ricetta medica.
Nei bambini il Plasil è utilizzato per il vomito; può essere somministrato ai bambini di età compresa tra 1 e 18 anni in caso di nausea e vomito indotti da chemioterapia ma solo in seconda opzione (verificare con il medico un’alternativa). Non superare la posologia per i bambini (che varia al variare dell’età). Non somministrare ai bambini al di sotto dell’anno di età in quanto aumenta il rischio di disturbi extrapiramidali.
Il costo di una confezione di Plasil da 24 compresse da 10 mg è di circa 9,00 euro.
Per ogni altra informazione si fa riferimento al bugiardino di Plasil.
Indice
Età | Peso corporeo | Dose | Frequenza |
1–3 anni | 10–14 kg | 1 mg | Fino a 3 volte al giorno |
3–5 anni | 15–19 kg | 2 mg | Fino a 3 volte al giorno |
5–9 anni | 20–29 kg | 2,5 mg | Fino a 3 volte al giorno |
9–18 anni | 30–60 kg | 5 mg | Fino a 3 volte al giorno |
15–18 anni | Oltre 60 kg | 10 mg | Fino a 3 volte al giorno |
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni avverse |
Patologie del sistema emolinfopoietico | ||
Non nota | Metemoglobinemia, che può essere correlata al deficit di NADH citocromo b5 reduttasi, in particolare nei neonati (vedere paragrafo 4.4) Sulfemoglobinemia, principalmente con la somministrazione concomitante di elevate dosi di prodotti medicinali che rilasciano zolfo | |
Patologie cardiache | ||
Non comune | Bradicardia, in particolare con la formulazione endovenosa | |
Non nota | Arresto cardiaco, che si verifica poco dopo l’uso iniettabile, e che può essere conseguente a bradicardia (vedere paragrafo 4.4); blocco atrioventricolare, arresto sinusale in particolare con la formulazione endovenosa; prolungamento dell’intervallo QT dell’elettrocardiogramma; torsade de pointes; | |
Patologie endocrine* | ||
Non comune | Amenorrea, iperprolattinemia | |
Raro | Galattorrea | |
Non nota | Ginecomastia | |
Patologie gastrointestinali | ||
Comune | Diarrea | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | ||
Comune | Astenia | |
Disturbi del sistema immunitario | ||
Non comune | Ipersensibilità | |
Non nota | Reazione anafilattica (incluso shock anafilattico in particolare con la formulazione endovenosa) | |
Patologie del sistema nervoso | ||
Molto comune | Sonnolenza | |
Comune | Disturbi extrapiramidali (in particolare in bambini e giovani adulti e/o quando si superano le dosi raccomandate, anche in seguito alla somministrazione di una singola dose del farmaco) (vedere paragrafo 4.4), parkinsonismo, acatisia | |
Non comune | Distonia, discinesia, riduzione del livello di coscienza | |
Raro | Convulsioni in particolare in pazienti epilettici | |
Non nota | Discinesia tardiva che può essere persistente, durante o dopo trattamento prolungato, in particolare nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4), sindrome neurolettica maligna (vedere paragrafo 4.4) | |
Disturbi psichiatrici | ||
Comune | Depressione | |
Non comune | Allucinazioni | |
Raro | Stato confusionale | |
Non nota | Ideazione suicidaria | |
Patologie vascolari | ||
Comune | Ipotensione, in particolare con la formulazione endovenosa | |
Non nota | Shock, sincope dopo la somministrazione per via iniettabile, ipertensione acuta nei pazienti con feocromocitoma (vedere paragrafo 4.3) |