Neonati al mare: quello che c'è da sapere

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 19 Giugno, 2023

Neonati al mare: cosa sapere?

Si possono portare i neonati al mare anche se hanno poche settimane di vita? Quando è meglio portarli e cosa conoscere per fare in modo di evitare rischi per la loro salute? Ecco tutto quello che c'è da sapere prima di andare in spiaggia con bimbi così piccoli.

Portare neonati al mare: sì o no?

È possibile portare i neonati al mare, anche se hanno solo pochi mesi? Certamente sì, a patto di rispettare alcune semplici regole e di modificare il proprio stile di vacanza, adattandolo ai ritmi e agli orari di un bambino molto piccolo. 

L'aria del mare fa molto bene ai bimbi in quanto, essendo ricca di iodio, apporta numerosi benefici alle loro vie respiratorie. Per fare in modo che le vacanze al mare con neonati e bambini molto piccoli siano piacevoli e senza rischi, è necessario però tenere presente delle piccole (ma fondamentali) accortezze.

La prima regola da rispettare è quella di rimanere all'ombra: la pelle dei bambini appena nati è estremamente delicata, pertanto è necessario proteggerla adeguatamente evitando di esporla ai raggi solari

Inoltre, se ci si appresta a fare una passeggiata lungo la spiaggia (sempre al mattino molto presto o al pomeriggio inoltrato), è necessario proteggere la testa del bimbo con un cappellino o una bandana.

neonate giocano al mare

Quando si va al mare con un neonato, va posizionato all'ombra, evitando che possa essere esposto in maniera diretta ai raggi solari, tuttavia occorre fare attenzione a non coprire completamente il luogo nel quale lo si tiene (ad esempio, non coprire completamente la carrozzina con un telo), così da favorire il circolo dell'aria

Per quanto riguarda il rapporto tra vento al mare e neonati, è opportuno avere sempre con sé un lenzuolino, oppure una tutina a maniche lunghe o un cappellino che copra le orecchie, in modo da poter coprire il bimbo se dovesse alzarsi la brezza.

Un altro aspetto molto importante da tenere presente è l'idratazione: se si prevede di andare al mare con neonati, meglio avere sempre con sé una scorta d'acqua fresca (se il bambino la beve già) o non dimenticare di attaccarlo al seno frequentemente, in modo da mantenerlo sempre idratato.

Quando portare i neonati al mare?

Se si ha intenzione di portare i neonati al mare, gli orari in cui si va in spiaggia sono molto importanti. È necessario, infatti, non rimanere sotto il sole durante le ore più calde e in genere si consiglia di arrivare alla spiaggia al mattino molto presto, per rimanervi al massimo fino alle 11.30

Poi, il pomeriggio si può uscire verso le 17.30-18, ovvero quando i raggi solari sono meno potenti. Molto dipende, poi, da quanti mese ha il bimbo: per quelli appena nati è fondamentali proteggerli adeguatamente dal sole, anche perché le principali linee guida internazionali (come quelle emanate dalla Food and Drug Administration americana) sconsigliano di applicare filtri solari chimici sulla pelle di bambini con età inferiore ai sei mesi.

Durante l'ora del tramonto, se le zanzare o altri insetti danno fastidio al piccolo, è possibile proteggerlo utilizzando delle barriere meccaniche, ovvero servendosi di zanzariere, teli e maglie lunghe, in modo che la pelle sia protetta dalle punture degli animali. In alternativa, è anche possibile applicare dei cerotti aromatizzati con essenza alla citronella direttamente sui tessuti oppure sulla carrozzina, in modo che l'odore sgradito agli insetti riesca a tenerli lontani.

Bagno al mare e neonati

Molti genitori che si apprestano a trascorrere una vacanza si chiedono se i neonati possono fare il bagno al mare, ovviamente tenuti fra le loro braccia. La risposta è sì, ma non se hanno poche settimane di vita

Si consiglia di aspettare alcuni mesi dopo la nascita prima di immergere il bimbo/a nell'acqua salata del mare in quanto la salsedine e la temperatura fredda potrebbero provocare delle irritazioni alla sua pelle così delicata. Inoltre, per evitare la possibilità che sviluppi una dermatite da contatto, è preferibile effettuare sempre dei risciacqui con acqua dolce dopo aver fatto il bagno in mare con lui/lei.

In linea generale, si possono portare i neonati al mare, essendo consapevoli che per i primi mesi potranno solamente toccare l'acqua con i piedini o le manine; non appena saranno un po' più grandi e riusciranno a mantenere il capo sollevato, allora si potranno posizionare in un canottino e portarli a fare un vero e proprio bagnetto. 

È importante tenere presente, però, che bambini così piccoli non hanno ancora un'elevata capacità di termoregolazione, pertanto è necessario che l'acqua nella quale sono immersi sia abbastanza calda (almeno 23°-24°) e non farli rimanere immersi troppo a lungo.

Per quanto riguarda il dubbio se i neonati al mare devono usare il costume o il pannolino, molto dipende dalle temperature e dall'età del bimbo: se è molto piccolo si può utilizzare un classico pannolino e un costume sopra di esso, mentre se è già un po' più grande e si avvicina all'acqua per giocare, allora si potrà optare per un pannolino studiato appositamente per i bagni in piscina o in mare

Un consiglio importante è quello di cambiare spesso i bambini in quanto il caldo, la presenza di sabbia e di umidità potrebbero provocare fastidiose irritazioni nelle zone genitali del neonato. 

Cosa portare in vacanza al mare con un neonato

Cosa portare al mare per neonati e bambini molto piccoli? Ecco un elenco esaustivo, così da non dimenticare nulla:
  • costumi da bagno
  • pannolini e salviette detergenti
  • fazzoletti
  • accappatoio con cappuccio
  • crema solare specifica per neonati
  • biberon
  • ciuccio (se utilizzato)
  • asciugamani
  • body e magliettine leggere
  • cappellino o bandana
  • teli di mussola di cotone
  • borraccia d'acqua
  • in assenza di ombrellone, eventuale tenda per ripararlo dal sole
  • piccola piscinetta gonfiabile per farlo giocare con l'acqua
  • giochi vari per intrattenerlo
  • set di giochi per la spiaggia (secchiello, piccole palette, formine)

Vacanze con neonati al mare: quali benefici

Portare il proprio bambino al mare, anche se appena nato, apporta numerosi benefici, fra cui:
  • l'aria marina, ricca di iodio, ha effetti positivi sul benessere delle vie respiratorie e migliora alcuni sintomi, quali raffreddore, tosse e asma;
  • l'esposizione controllata alla luce solare stimola la produzione di vitamina D;
  • l'ambiente marino migliora la produzione di serotonina e endorfine;
  • lo iodio rende i bambini più eccitati ed energici;
Quest'ultimo aspetto è ciò che caratterizza il delicato rapporto tra neonati al mare e sonno. Sebbene l'interferenza tra il ritmo sonno-veglia causata dallo iodio sia molto soggettiva, sembra che questa sostanza renda i neonati più eccitati, con la conseguenza che essi avrebbero più difficoltà ad addormentarsi. 

Un altro elemento che può influire su questo delicato equilibrio, tuttavia, è rappresentato dal cambiamento delle abitudini e della routine famigliare, che provoca tutta una serie di modificazioni che possono determinare l'aumento dei risvegli notturni, la scomparsa del pisolino pomeridiano o una certa difficoltà ad addormentarsi la notte

Quando si va al mare con i neonati, ecco i consigli per rendere il loro sonno più tranquillo:

  • cercare di mantenere la stessa routine che si aveva a casa anche in vacanza;
  • evitare di metterli a letto troppo tardi perché un eccesso di stanchezza causa sovraeccitazione;
  • non perdere l'abitudine al riposino pomeridiano;
  • rendere l'atmosfera pre addormentamento il quanto più possibile rilassante e priva di stimoli, così da favorire il rilassamento notturno.
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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