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33 settimane di gravidanza, i cambiamenti nel feto e nella futura mamma

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 06 Giugno, 2023

Scopri cosa succede durante la 33esima settimana di gravidanza

Dopo 33 settimane di gravidanza, ci si sta avvicinando al momento del parto. In questa fase della gestazione avvengono gli ultimi cambiamenti importanti nella mamma e, soprattutto, nel bambino che completa il suo sviluppo.

33 settimane di gravidanza quanti mesi sono

Una delle domande che ci si può porre, quando ci si vuole informare sulle varie fasi della gestazione, è quella sulla corrispondenza tra la settimana e il mese.

Ebbene, alla 33 settimana di gravidanza si è entrati nell'ottavo mese (con precisione siamo all'ottavo mese e settimana) che corrisponde al terzo trimestre, durante il quale – in pratica – il corpo della mamma e quello del bambino stanno cambiando, entrambi si stanno preparando al momento del parto.

Ecco, dunque, cosa succede.

Peso fetale 33 settimane

Quanto pesa il feto alla trentatreesima settimana di gravidanza? Arrivati a questo tempo, il bambino ha accumulato abbastanza grasso corporeo che conferisce un aspetto più tondeggiante. 

Il suo peso in questa fase raggiunge circa 1,9 -2,100 kg. per una lunghezza di circa 29 cm, se contiamo dalla testa al sedere, e di 43,7 cm, se consideriamo la lunghezza dalla testa ai talloni. Il peso aumenta rapidamente con circa mezzo chilo in più alla settimana. 

Il feto a 33 settimane  

Il bambino arrivato alla 33esima settimana di gravidanza perde le sue rughe e inizia ad assumere un aspetto più simile a quando uscirà dalla pancia. 

Lo sviluppo

Importanti tappe della crescita durante questa fase: completa lo sviluppo del sistema nervoso e di alcuni organi come il cervello e i polmoni, che si che si stanno preparando a funzionare in autonomia per respirare una volta fuori dalla pancia. 

Il sistema immunitario del feto si sta sviluppando. Gli anticorpi vengono trasmessi dalla mamma al piccolo, che continua a sviluppare il suo sistema immunitario fetale, indispensabile una volta fuori dal grembo materno per combattere l'attacco dei germi.

La struttura ossea

In questa fase cambia anche la struttura ossea che si va fortificando sempre più. Ciò non vale, però, per le ossa della calotta cranica che non si sono ancora fuse, quindi sono morbide, flessibili e mobili, separate dal tessuto connettivo fino ai 12-18 mesi, per facilitare il passaggio lungo lo stretto canale del parto. Queste aree, chiamate fontanelle, sono spazi vuoti che permettono al cervello di continuare a svilupparsi.

Durante la crescita del feto, le ossa del cranio sono separate da tessuto connettivo, che consente loro di deformarsi leggermente durante il parto. Questo processo, noto come"fetal head molding" (deformazione del cranio fetale), aiuta il bambino a passare attraverso il canale del parto. Dopo il parto, le ossa del cranio si fondono gradualmente insieme, formando le placche ossee che costituiscono il cranio dell'adulto.

I movimenti

Durante la 33a settimana di gravidanza, il feto continua a praticare i movimenti dei muscoli respiratori. Ha acquisito una maggiore coordinazione dei movimenti delle mani e delle dita, che può aprire e chiudere, stringendo i pugni e facendo movimenti di presa. 

Può flettere le gambe, allungarsi, ruotare la testa e fare movimenti con la bocca, riflessi di suzione e deglutizione che maturerà alla fine della gestazione, e che sono importanti per lo sviluppo del sistema nervoso e del sistema digestivo.
 
Un accenno di riflesso di suzione inizia a comparire già intorno alla 28° settimana, quando il bambino inizia a coordinare la suzione e la deglutizione.

La futura mamma alla settimana 33 di gravidanza

Avvicinandosi al termine della gravidanza, il corpo della donna va incontro ad altri cambiamenti rispetto alle settimane precedenti. Prende ancora peso per via della crescita del feto. Il seno diventa più gonfio, l'utero cresce nelle dimensioni.

Ecco che proprio per tutte queste ragioni, in questa fase possono manifestarsi alcuni sintomi e possono aumentare alcuni fastidi nella futura mamma. La crescita del bambino, il peso che aumenta si fanno sentire con una pressione sull'utero e sul bacino.

La sensazione di pressione sull'utero può dipendere dal fatto che – essendo quasi vicini al termine della gravidanza – il bambino ha assunto la posizione cefalica, ovvero è con la testa all'ingiù, pronto per nascere.

In questa posizione, la testa del bambino è rivolta verso il basso e si prepara per il parto vaginale. La posizione cefalica è considerata la posizione ideale perché consente al bambino di passare attraverso il canale del parto in modo più fluido e con meno rischi.

Fastidi alla vescica e dolori

Tornando ai sintomi, il peso del feto può causare fastidi sia alla vescica, premendole contro, sia all'intestino della mamma, tra i quali la frequente minzione, l'incontinenza, le emorroidi.

In questi frangenti, può essere d'aiuto ricorrere agli esercizi per il pavimento pelvico per rafforzare i muscoli e migliorare il controllo della vescica e dell'intestino. Per lo stesso motivo, ovvero per il peso che aumenta, possono sopraggiungere sintomi come stanchezza, mal di schiena, dolore alle costole

Il dolore alle costole deriva dal loro espandersi, dall'utero che esercita una pressione sul torace e per via del bambino che potrebbe spingere o scalciare contro le ossa costali.

Tutti questi eventi possono causare un dolore che si presenta di tanto in tanto, oppure un gonfiore doloroso della cartilagine della parete toracica che prende il nome di costocondrite.

Contrazioni

In questa fase possono comparire anche le prime contrazioni di Braxton Hicks, il segnale che l'utero si sta preparando al parto. Queste contrazioni compaiono in particolare nelle donne che hanno già avuto precedenti gravidanze.

Le contrazioni possono presentarsi come un irrigidimento del pancione che dura dai 20 ai 30 secondi circa, prima che i muscoli tornino a rilassarsi nuovamente.

Queste contrazioni non sono dolorose. Se lo diventano, o se iniziano a verificarsi e a comparire a intervalli regolari, è consigliabile contattare il ginecologo o l'ostetrica perché potrebbe trattarsi dell'ingresso al travaglio

Ma come si fa a sapere che non si tratta di contrazioni vere e proprie? Anche quando sono più intense, questo genere di contrazioni tende a scomparire se si cambia posizione passando da quella seduta alla sdraiata o da questa al camminare.

Mancanza di respiro o respiro corto

Molte donne durante la gravidanza sperimentano episodi di dispnea o mancanza di respiro. La gravidanza e gli ormoni provocano cambiamenti in tutto il corpo, incluso l'apparato respiratorio. Nel terzo trimestre, l'utero che aumenta di volume arriva a occupare così tanto spazio nell'addome da comprimere il diaframma e i polmoni, con effetti che si ripercuotono sulla respirazione.

Ecco alcuni consigli per risolvere la sensazione del respiro corto:

  • cambiare posizione quando si avverte un dolore o un fastidio
  • fare attenzione alla postura che si assume durante il giorno o la notte
  • fare allungamenti con le braccia verso l'alto da sedute o in piedi per aprire il torace e dare sollievo ai polmoni, soprattutto quando manca il respiro
  • praticare le tecniche di respirazione per il parto
  • fare esercizi di yoga o di ginnastica prenatale allungando il corpo e i muscoli
  • cercare dei momenti di relax e riposo durante il giorno
  • rivolgersi al parere di un medico specialista
  • indossare abiti comodi e larghi.

Ecco tutti i sintomi che possono comparire alla 33° settimana di gravidanza, alcuni dei quali abbiamo già visto comparire alla 32° settimana:

  • aumento di peso e del seno
  • bisogno di urinare più spesso
  • mal di schiena
  • indigestione e bruciore di stomaco
  • gonfiore addominale
  • gonfiore alle mani, ai piedi e alle gambe
  • stitichezza / emorroidi
  • crampi alle gambe
  • pelle scura sul viso o macchie marroni (cloasma)
  • sbalzi d'umore / insonnia 
  • perdite bianche e lattiginose dalla vagina.
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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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