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Pancera post parto: pro e contro

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 09 Gennaio, 2023

Scopriamo quanto può essere utile ricorrere alla pancera post parto

La pancera post parto è considerata da molti un accessorio indispensabile per favorire il corretto recupero dei tessuti, ma è veramente così?

Quali sono i pro e i contro di questo strumento? Scopriamolo insieme.

Pancera post parto: serve davvero?

Nel periodo che segue alla nascita di un bambino, il corpo della donna va incontro a una serie di importanti modificazioni, sia fisiche che ormonali. Dopo aver ospitato il feto per nove lunghi mesi, infatti, l'utero deve pian piano tornare alla sua dimensione originaria, e così i tessuti dell'area addominale che, improvvisamente svuotati, appaiono molli e senza tono muscolare.

Sono moltissime le conseguenze che il parto, sia esso naturale che cesareo, lascia sul fisico femminile: a livello scheletrico, muscolare, ormonale, circolatorio.

Per questo motivo, fino a non molto tempo fa, si consigliava alle donne che avevano appena partorito di indossare una pancera, ovvero una guaina elastica che si pensava avesse  il compito di sostenere il tessuto addominale e di aiutarne il recupero.

In commercio esistono diversi tipi di pancera, o guaina modellante: dalle mutande con pancera parto incorporata ai modelli più semplici a fascia, molti operatori sanitari continuano a consigliare alle neo mamme di adottare questo strumento e, se in alcuni casi esso è effettivamente utile, in altri è addirittura sconsigliato.

Ma come funziona la pancera e qual è il principio alla sua base? La pancera ha lo scopo di fornire un sostegno all'area addominale e per questo è realizzata in speciali tessuti elastici (più o meno rigidi) che, se indossati sulla pancia e sui fianchi, dovrebbero aiutare il recupero della zona.

Ormai sono numerosissimi gli studi a riguardo che NON raccomandano la pancera post parto sia per taglio cesareo che per parto naturale. 

Pancera post parto: i pro e i contro

Pancera post parto

Il dibattito attorno all'uso della pancera nell'immediato post parto è un argomento ancora molto acceso in quanto, mentre alcuni ne tessono le lodi considerandola uno strumento utile, altri ne sconsigliano l'utilizzo. Ma quali sono i punti a sostegno di questo accessorio?

  • ridurrebbe il dolore, in particolare quello che insorge dopo un parto cesareo: si tratterebbe, però, solo di un'illusione momentanea, perché utilizzando la pancera i muscoli retti dell’addome che sono per fisiologia allontanati negli ultimi mesi di gravidanza non si riattivano perché c’è la pancera e faranno sempre più fatica per riprendere il loro giusto tono e la loro giusta posizione.
  • grazie al suo effetto contenitivo, aiuterebbe psicologicamente le mamme a sentirsi più in forma dopo il parto

Secondo i suoi detrattori, invece, la pancera modellante post parto:

  • causa rigidità alla colonna vertebrale
  • influisce sulle articolazioni e sulla postura naturale della donna
  • si sovrappone ai muscoli addominali e ne limita l'uso
  • a lungo termine, non consente una ripresa ottimale dei tessuti
  • esercita una pressione eccessiva sulla vescica, sull'area addominale, sullo stomaco
  • può causare difficoltà a respirare
  • altera la posizione del pavimento pelvico
  • aumenta la possibilità di soffrire di reflusso gastroesofageo
  • aumenta la possibilità di sviluppare un prolasso e incontinenza urinaria andando ad aumentare la probabilità di causare prolassi andando ad esercitare una pressione intra-addominale, in un soggetto che sta cercando di riportare gli organi ad una situazione pregravidica

Per tutti questi motivi, l'uso della pancera post parto naturale è generalmente sconsigliato, soprattutto se la donna è giovane e mediamente in forma. Gli operatori sanitari consigliano invece di concentrarsi sulla propria ripresa muscolare, senza accelerare i tempi e lavorando per far tornare il tono muscolare ai livelli pre gravidanza.

Le evidenze scientifiche più aggiornate affermano che la pancera sembrerebbe non avere nessun tipo di beneficio sull’organismo di una neo mamma.

Pancera post parto cesareo: può essere utile?

Se l'utilizzo della pancera contenitiva post parto naturale viene considerata essenzialmente inutile, se non dannosa, cosa succede se invece la donna ha avuto l'esperienza di un parto cesareo? Il taglio cesareo è una vera e propria operazione chirurgica che prevede un tempo di recupero più o meno lungo a seconda delle caratteristiche fisiche della donna. Si è notato che effettivamente la guaina contenitiva potrebbe aiutare la ripresa dei tessuti e a sentire meno dolore.

La pancera, inoltre, ha il vantaggio di supportare la donna nei movimenti, in modo che essa possa alzarsi prima dal letto e affrontare brevi tragitti.

In questo tale accessorio è utile per:

  • favorire una ripresa della mobilità più rapida (anche se la donna, nei primi 40 giorni dopo il parto, dovrebbe muoversi il meno possibile);
  • diminuire il dolore post operazione.

Oltre al taglio cesareo, esistono poi delle altre situazioni nelle quali l'uso della pancera è consigliato:

  • in caso di ernie addominali;
  • qualora la donna fosse già stata sottoposta a degli interventi di chirurgia nella zona addominale e lombare.

Quando e come indossare la pancera dopo il parto

Nelle situazioni nelle quali la pancera è consigliata, bisogna comunque fare attenzione a come e quanto la si indossa. La pancera a mutandina post parto, così come quella a fascia o le guaine contenitive, non devono, infatti, essere portate per tutta la giornata, ma solo per qualche ora e nelle situazioni nelle quali si prevede di muoversi.

Non si devono, quindi, indossare questi accessori per rimanere sedute o a letto; la pancera, inoltre, va utilizzata nelle prime settimane dopo il parto ma in seguito, non appena i muscoli addominali avranno ripreso il loro tono, va progressivamente abbandonata.

Per quanto riguarda il modello da scegliere, gli operatori sanitari consigliano di dare la preferenza alle pancere meno rigide e più elastiche, in modo che esse non provochino un'eccessiva compressione sulla pancia e sugli organi interni.

Rimane comunque necessario chiedere consiglio al proprio ginecologo o all'ostetrica, i quali sapranno consigliare se questo strumento è adatto alla specifica situazione e, in caso affermativo, potranno consigliare un modello in particolare.

Prima di essere acquistata, la pancera va provata fisicamente in quanto essa deve apportare il giusto grado di sostegno senza, però, comprimere eccessivamente l'area addominale. Nei negozi di articoli sanitari si trova un'ampia gamma di modelli, da valutare in base alle proprie caratteristiche anatomiche: la pancera, in ogni caso, deve aiutare a recuperare il tono muscolare ma non deve mai essere fonte di disagio o di scomodità.

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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