About Pazienti.it

Genitorialità

La genitorialità dalla A alla Z, dal concepimento all’essere genitori

Parliamo di
In evidenza
Potrebbe interessarti anche
Potrebbe interessarti anche
Potrebbe interessarti anche

Ultime news

Segui @p.bypazienti.it su Instagram
Eric Dane, il "Dottor Bollore" di Grey’s Anatomy, ha raccontato di convivere con la SLA. L’attore 52enne, noto per il ruolo di Mark Sloan nella celebre serie, aveva comunicato la diagnosi lo scorso aprile, chiedendo in quell’occasione riservatezza per sé e per la sua famiglia. Nei giorni scorsi, ospite di Good Morning America, ha scelto di raccontare pubblicamente la sua esperienza, sottolineando quanto il sostegno dei suoi cari e la possibilità di continuare a lavorare siano diventati fondamentali. Tutto è cominciato con una debolezza alla mano destra. In un primo momento aveva attribuito il sintomo alla stanchezza o all’uso eccessivo del telefono, ma con il passare delle settimane la situazione è peggiorata, spingendolo a rivolgersi a diversi specialisti, fino ad arrivare alla diagnosi definitiva. "Non dimenticherò mai quelle tre lettere", ha raccontato. La SLA (sclerosi laterale amiotrofica) è una malattia neurodegenerativa rara, caratterizzata dalla progressiva paralisi dei muscoli. I primi sintomi possono manifestarsi con tremori, debolezza a un arto o difficoltà nel linguaggio. Con il tempo, la compromissione delle funzioni motorie può rendere complicati anche i gesti quotidiani: parlare, camminare, nutrirsi e respirare in autonomia. Oggi Dane confida la paura di perdere progressivamente sempre più funzionalità, soprattutto a livello degli arti inferiori. Durante una recente uscita in barca con la figlia, si è reso conto di non riuscire più a nuotare e ha dovuto farsi aiutare per risalire a bordo. Attualmente non esiste ancora una cura risolutiva per la SLA. Negli ultimi anni la ricerca ha comunque compiuto alcuni progressi: esistono farmaci in grado di rallentare, seppur parzialmente, la progressione della malattia. La testimonianza di Eric Dane contribuisce a portare attenzione su una patologia di cui ancora si parla troppo poco. Sensibilizzare significa anche sostenere la ricerca, nella speranza che un giorno possa essere trovata una cura definitiva. Foto: @realericdane #SLA #Salute #Ricerca #Prevenzione #EricDane
Ti capita di pensare al cibo anche quando non hai fame? Alcune persone vivono un pensiero costante e difficile da zittire: si chiama food noise e può diventare logorante. Ma da cosa nasce? E cosa c’entrano ansia, cultura della dieta o i disturbi alimentari? Ne parliamo in questo video, per aiutarti a riconoscerlo e a capire come affrontarlo. Guarda il reel per saperne di più e condividilo con chi potrebbe averne bisogno. 🔗 Per un ulteriore approfondimento, leggi il nostro ultimo articolo: trovi il link in BIO. #FameEmotiva #DisturbiAlimentari #Consapevolezza #SaluteMentale #FoodNoise #DCA #Alimentazione
Sì, ci si può sentire soli anche se si è in coppia e succede molto più spesso di quanto si possa immaginare. Si tende infatti a pensare che una relazione stabile tenga lontana la solitudine perché, al proprio fianco, si ha sempre qualcuno con cui parlare, condividere preoccupazioni e gioie, e affrontare le difficoltà della vita. La realtà, però, è spesso ben diversa e lo dimostrano chiaramente anche i dati: secondo un sondaggio AARP, il 31% delle persone sposate e il 29% di coloro che convivono con un partner dichiarano di sentirsi soli all’interno della relazione. Trascorrere del tempo insieme non è sempre la soluzione. La solitudine può infatti emergere anche quando il o la partner è presente. Secondo te, da dove nasce questo senso di solitudine? Quali sono le cause? Dicci la tua nei commenti ⤵️ #Relazioni #Amore #Coppie #Matrimonio #Solitudine
L'interesse sessuale varia ampiamente da persona a persona e può cambiare nel tempo, influenzato anche da fattori biologici, psicologici, sociali e culturali. Per alcune persone questo tipo di intimità potrebbe non essere necessario, preferendo altre forme di connessione per mantenere vivo l’amore. Per altre, al contrario, i rapporti fisici costituiscono una componente fondamentale di una relazione sana e appagante. Ma quindi, quanto conta l’intimità sessuale nella vita amorosa? Non esiste una risposta univoca alla domanda: l’importanza e la frequenza dipendono sempre dalla singola coppia. Ci sono però alcuni motivi per cui una persona potrebbe considerare il sesso come un elemento cruciale, se non essenziale, nella vita di coppia. Ad esempio, può favorire un senso di vicinanza con il proprio o la propria partner, rafforzando il legame e la complicità. Inoltre, può aumentare l’autostima, ridurre lo stress e migliorare la qualità del sonno e il tono dell’umore. Senza contare i numerosi benefici per il benessere fisico, come una migliore risposta immunitaria e cerebrale. L’attività sessuale, quindi, può essere una parte importante all’interno della vita di coppia, ma ciò non è necessariamente vero per tutte. Una relazione può essere forte, felice e appagante anche grazie ad altre attività che contribuiscono al consolidamento dell’intesa e della connessione, come trascorrere del tempo parlando in modo aperto e sincero, dedicarsi attenzioni o condividere tempo ed esperienze. #Sessualità #Relazioni #Coppie #Benessere #Salute
Sappiamo che la tavoletta del WC non è l’oggetto più sporco di casa. Smartphone e telecomandi, ad esempio, possono ospitare molti più germi. Ma la barba lunga? È vero che è più sporca di un bagno pubblico? Guarda il reel di oggi per scoprirlo 👆🏻 #Barba #CuraDellaPersona #Igiene #Pulizia #Salute