Resistenza agli antibiotici: sale il numero dei casi

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Alessandra Lucivero

Data articolo – 13 Aprile, 2015

Sale ancora e drasticamente il numero dei pazienti italiani che manifestano antibiotico resistenza.

Secondo gli ultimi dati riportati dalla Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), dopo l’allerta lanciato dal Governo inglese, pare che in Italia siano oltre 5mila i decessi causati dalla resistenza agli antibiotici. Le ragioni sono da ricercare nella infezioni gravi che dimostrano di non essere curabili con i farmaci “tradizionali”, sia dentro che fuori dagli ospedali.

Quali sono le cause?

Le cause che portano a questo tipo di resistenza sono molteplici, ricollegabili in primis all’uso spesso inappropriato degli antibiotici. Dall’ambito puramente medico a quello veterinario, dalla zootecnia all’agricoltura, si è sempre più inclini a sconfiggere i batteri con farmaci di questo tipo, provocando una naturale mutazione dei microrganismi.

Dove è diffuso questo fenomeno?

Non si definiscono confini, quando parliamo di antibiotico resistenza. Secondo la Simit, però, “in Italia il quadro è decisamente più preoccupante. Il consumo di farmaci antibiotici in ambito umano è uno dei più alti in Europa e l’Italia è, inoltre, in controtendenza: in diversi paesi il trend si è generalmente invertito. In Italia, invece, si era rilevata una iniziale riduzione dei consumi in ambito territoriale, ma nel 2013 si è di nuovo osservato un aumento significativo del consumo di antimicrobici (+5,2%)”.

Chi è maggiormente colpito da disturbi di questo tipo?

Ancora una volta, i soggetti più deboli sono anziani e bambini. I pazienti che sono immunodepressi, come quelli sottoposti a un intervento chirurgico, presentano spesso patologie dovute a germi multi-resistenti. Tra le patologie più riscontrate, si registrano:

  • polmoniti
  • infezioni urinarie
  • infezioni delle ferite chirurgiche
  • infezioni del catetere venoso

È quindi importantissimo che si adottino pratiche assistenziali il più possibile sicure e che i medici di famiglia consiglino i propri pazienti su come e quando prendere un antibiotico.

 

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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