Un nuovo allarme sembra essere stato lanciato nelle ultime settimane o, almeno, così riportano i principali media mondiali, portavoce delle affermazioni degli esperti americani del Centers for Disease Control and Prevention: stiamo parlando di un anomalo diffondersi della Candida auris.
Se davvero fosse così, ci troveremmo di fronte a una nuova pandemia mondiale; bisogna, quindi, essere cauti. Partiamo dal principio, cercando di capirne di più.
Cos’è la Candida auris
In primis, non ci troviamo davanti a un virus, ma a un fungo molto contagioso e letale, quello della Candida auris, appunto. Questo fungo, se non fermato in tempo, potrebbe dare origine a un'altra pandemia. Ma, andiamoci cauti.
Si tratta comunque di un fungo multi-resistente a più farmaci e alcuni ceppi sono addirittura "immuni" a tutte le classi di antimicotici. Inoltre, il fungo può resistere sulle superfici per lunghi periodi.
Qual è, quindi, il reale pericolo di contagio?
Luogo ideale di diffusione della Candida auris sono le strutture sanitarie, all'interno delle quali si trovano superfici di facile contaminazione; si può trasmettere, però, anche tra individui.
Per questa ragione, gli esperti raccomandano - soprattutto nei Paesi più a rischio infezioni ospedaliere - massima attenzione alla disinfezione degli ambienti.
Candida auris: dove è diffuso il fungo
Il CDC americano, dopo aver fatto il sequenziamento del genoma del fungo, ha individuato come Paesi di provenienza principali l'Asia, l'Africa del sud e il Sud America. I ceppi sequenziati nelle zone del mondo risultano essere abbastanza simili nelle regioni interne, ma differenti tra i Paesi: forse, tali diversità potrebbero portare a pensare che il fungo si sia diffuso nello stesso momento.
A metà gennaio 2021, secondo quanto riportato sul sito di CDC, sono emersi casi di Candida auris in: Austria, Belgio, Brasile, Cile, Costa Rica, Egitto, Grecia, Iran, Norvegia, Polonia, Taiwan, Thailandia e Emirati Arabi Uniti.
Ancora più casi in Australia, Bangladesh, Canada, Cina, Colombia, Francia, Germania, India, Israele, Giappone, Kenya, Kuwait, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Oman, Pakistan, Panama, Perù, Qatar , Russia, Arabia Saudita, Singapore, Sud Africa, Corea del Sud, Spagna, Sudan, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Venezuela.
Casi statunitensi sono stati riscontrati in pazienti che hanno avuto soggiornato in ospedali in Egitto, India, Kenya, Kuwait, Pakistan, Sud Africa, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti e Venezuela. In Italia, ad oggi, non è stato segnalato alcun caso.
Sintomi della Candida auris: quali sono?
Riconoscere la Candida auris è importante e farlo in tempo ancora di più. Quali sono i sintomi? Parliamo di gravi infezioni del sangue. Seppur isolato anche nelle urine e nei polmoni, non è noto se causi infezioni polmonari o al tratto urinario.
Nel caso di dubbi, si procede - come sempre per la candida - con la coltura di sangue e di fluidi. Un problema è la difficile diagnosi; spesso, infatti, il fungo può essere confuso con altri tipi di lieviti, come la Candida haemulonii.
Chi sono i soggetti più a rischio
L'infezione può essere pericolosa a ogni età, ma va posta particolare attenzione a neonati e anziani, spesso in ospedale o attaccati a tubi e cateteri.
Niente allarmismi, comunque, ma è giusto parlarne in ottica di prevenzione. Si è lontani da una pandemia, ma non è più il caso di abbassare la guardia.