Il tè verde è conosciuto per le sue tantissime proprietà, su cui regna quella drenante, che ne fa una bevanda inserita spesso nelle diete.
Anche se è indubbio che consumare questa sostanza faccia bene, ci sono però delle situazioni in cui il suo utilizzo può diventare dannoso. Proprio così. Esistono anche controindicazioni del tè verde.
Eccole.
Cos’è il tè verde
Importato dall’Oriente, il tè verde è una bevanda assolutamente popolare in Occidente, grazie soprattutto alle sue molteplici proprietà. Ne esistono molte varianti – come quella cinese o la qualità vietnamita -, accomunate tutte dall’essere utilizzate come drenanti.
Se eliminare i liquidi in eccesso è positivo, è bene comunque fare attenzione. Infatti, troppo tè verde nella dieta potrebbe portare anche a delle fastidiose controindicazioni.
Controindicazioni del tè verde
Se andate matti per il tè verde, sappiate che un suo consumo eccessivo potrebbe far insorgere alcuni problemi, a cui è meglio stare alla larga. Le principali controindicazioni del tè verde sono:
- Insonnia – Per chi ha problemi a riposarsi, il tè verde non è consigliato. Tra i suoi effetti collaterali, c’è la possibilità di provocare insonnia. Tra tutte le varanti è il tè verde giapponese il più “pericoloso”, soprattutto se consumato alla sera o prima di andare a dormire.
- Problemi allo stomaco – Nel tè verde è contenuta caffeina, una sostanza che può causare dolore allo stomaco. Il motivo è semplice: se questa si trova in quantità elevate fa aumentare la quantità di acidi all’interno dello stomaco.
- Pressione – Nel tè verde troviamo i flavonoidi. Questi vengono assorbiti dall’organismo in modo molto rapido, ma associati alla caffeina possono portare ad un aumento del livello di pressione sanguigna. A convalidare questa teoria ci sono parecchi studi, che sconsigliano, a chi soffre di ipertensione, di consumare tè verde.
- Vomito – È sempre la concentrazione di caffeina, insieme ai polifenoli, a provocare questa conseguenza. Questi ultimi sono all’origine anche di stress ossidativo.
- Osteoporosi – Il consumo di caffeina ostacola il corretto assorbimento di calcio, ma può anche far aumentare il tasso di escrezione nel corpo. Tutto ciò è negativo per le ossa: un consumo prolungato (ma, soprattutto, esagerato) di tè verde potrebbe portare all’insorgere dell’osteoporosi.
- Carenza di ferro – Un’altra controindicazione legata al consumo eccessivo di tè verde è legata alle difficoltà riguardanti l’assorbimento del ferro. Consumarlo durante i pasti può portare addirittura all’anemia. Non è un caso che gli esperti consiglino di bere tè verde mezz’ora dopo i pasti.
- Problemi alla vescica – Bere tè verde stimola la diuresi, è innegabile. Ma se si soffre di infezioni alle vie urinarie potrebbe essere dannoso, e i bruciori provocati abbastanza forti. Vi sono anche donne nelle quali il tè verde causa irritazioni alla vescica e persino perdite urinarie.
- Problemi ai denti – Per chi ama denti bianchissimi il tè verde è sconsigliato. Contiene infatti tannini, sostanze di natura acida che possono rovinare la brillantezza del sorriso macchiando i denti.
Ricordiamo, inoltre, che tutto ciò che mangiamo o beviamo crea delle conseguenze per il nostro organismo. Per questo motivo va fatta ancora più attenzione se stiamo assumendo farmaci. Nel tè verde, infatti, vi sono dei componenti che interagiscono con farmaci a base di sibutramina. Insomma, è importante leggere sempre il foglio illustrativo! E se non si è convinti, meglio chiedere un consiglio al proprio medico.
Inoltre, il tè verde è pressoché vietato alle donne in gravidanza o in fase di allattamento. Meglio trovare un altro modo per drenare i liquidi che si possono accumulare durante questo meraviglioso momento della vita!
Ovviamente, bere una tazza di tè al mattino o la sera per rilassarsi prima di andare a dormire è del tutto indicato. Le controindicazioni del tè verde nascono solo quando vi è un abuso!