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Cosa vuol dire ripartire dalla propria pelle: un focus sulla dermatite atopica

Redazione

Ultimo aggiornamento – 22 Dicembre, 2023

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L’eczema atopico, o dermatite atopica, è una patologia cronica della pelle di natura infiammatoria caratterizzata da manifestazioni cutanee più o meno evidenti come secchezza, papule, vescicole ed eritema spesso essudante (condizione definita come eczema). L’insorgenza della dermatite atopica è dovuta ad una serie di fattori concomitanti, genetici, immunologici e anche ambientali. Inoltre, le stagioni fredde ed umide ed i periodi di intenso stress psicofisico accendono la patologia e ne potenziano l’aggressività. Proprio a causa dei segni e sintomi tipici, come desquamazione e prurito, la dermatite atopica può diventare un impedimento per la vita sociale e lavorativa di chi ne è affetto. Infatti, come ribadisce anche Mario Picozza, Presidente ANDeA – Associazione Nazionale Dermatite Atopica “la dermatite atopica dura il più delle volte per tutta la vita e oltre a essere costosa dal punto di vista della sua gestione, può essere considerata a tutti gli effetti una malattia invalidante e limitante di alcune attività quotidiane, lavorative, sociali e relazionali”.

Dermatite atopica e sintomi

La patologia colpisce diverse aree della cute e può essere concentrata in una zona limitata e circoscritta o in un’area maggiormente estesa. I segni e sintomi principali con cui la dermatite atopica si manifesta sono: pelle secca, lesioni di diverso tipo ed un intenso prurito che può rendere difficile persino il sonno o lo svolgimento di normali attività quotidiane. Ci sono alcuni fattori che peggiorano il prurito rendendolo ancora più intenso, tra cui:

  • Indossare lana e abiti ruvidi;
  • Utilizzare saponi e creme aggressive;
  • Esporsi al freddo o al caldo intenso;
  • Lavaggi troppo frequenti.

Le manifestazioni della dermatite atopica variano in base all’età dei pazienti. Nei neonati, ad esempio, la dermatite si manifesta maggiormente sulle guance e sul cuoio capelluto. Nei bambini, durante l’infanzia, si è soliti riscontrare delle chiazze eczematose sulle aree flessorie di gomiti e ginocchia, ma anche sui polsi e sulle caviglie. In età adulta invece la dermatite atopica si manifesta su mani e piedi, ma anche sul viso in particolare su contorno occhi e contorno bocca.

Il trattamento di questa patologia cronica non è volto alla cura ma a un miglioramento della sintomatologia e al controllo della malattia. In caso il dermatologo riscontri la presenza di dermatite atopica prescriverà una terapia farmacologica che varia in base all’estensione e alla gravità dei segni e dei sintomi, che può includere: 

  • Terapia topica a base di corticosteroidi;
  • Fototerapia;
  • Trattamento sistemico.

Quando la terapia topica si rivela non sufficiente, lo specialista dermatologo potrebbe prescrivere delle sedute di fototerapia o dei farmaci sistemici immunomodulanti.

Oltre ai farmaci, per ridurre i segni e sintomi della dermatite atopica è buona norma adottare una serie di comportamenti e buone abitudini e ridurre la tendenza a grattarsi.

Ecco le principali pratiche per ridurre il prurito:

  • Idratazione e detersione corretta;
  • Attenzione a polveri e peli animali;
  • Attenzione nella scelta dei tessuti dei propri capi.

La detersione e l’idratazione della pelle secca e con eritema richiede particolare cura in ogni momento, anche quando la malattia non si manifesta in fase acuta. Sempre meglio optare per prodotti dermatologici specifici e chiedere consiglio allo specialista dermatologo, che saprà indicare una crema emolliente in grado di ripristinare il naturale equilibrio della cute, lenendo le irritazioni. Buona abitudine è anche non lavarsi con acqua troppo calda o troppo a lungo.

Allo stesso modo occorre prestare attenzione alla composizione del proprio abbigliamento evitando lana e tessuti sintetici e prediligendo capi larghi e comodi preferibilmente in cotone che evitino una sudorazione eccessiva. Chi soffre di dermatite atopica dovrebbe poi ventilare costantemente i propri ambienti e stare lontano da potenziali allergeni (polline, pelo animale, polvere, profumi) e da sostanze irritanti. Da evitare anche il fumo di sigarette e tutti gli ambienti in cui si può incorrere in fumo passivo. L’esposizione solare non è sempre sconsigliata perché può avere anche un effetto benefico sulla cute affetta ma non bisogna mai esagerare, la moderazione in questi casi è d’obbligo per evitare rischi successivi. Chi soffre di dermatite atopica può praticare attività sportiva ma anche in questo caso bisogna evitare di sudare eccessivamente: il sudore attiva la patologia e innesca un circolo vizioso tra la sensazione di prurito e l’istinto a grattarsi.

Dermatite atopica e microbiota: esiste una correlazione?

Ricerche recenti hanno messo in luce il ruolo del microbiota intestinale e cutaneo come uno dei possibili fattori coinvolti nell'insorgenza della dermatite atopica.
Alcuni meccanismi, che causano l’infiammazione tipica delle malattie croniche della pelle, sarebbero proprio legati a una disbiosi, cioè a squilibri tra le diverse popolazioni di batteri presenti sia nell’intestino che nella pelle.
Nell'organismo il microbiota intestinale è coinvolto nel processo digestivo, degradando alcuni componenti del cibo consentendo di assimilarne i nutrienti. Ha anche la funzione di barriera che filtra le sostanze, proteggendoci da quelle potenzialmente nocive. Inoltre, influisce direttamente sul nostro sistema immunitario.
Nelle persone con dermatite atopica lo squilibrio del microbiota intestinale (ossia, quando si verifica la prevalenza di alcuni batteri su altri) causa un aumento della permeabilità della barriera intestinale lasciando le porte aperte ad agenti infettivi e patogeni che, a loro volta, provocano un’attivazione della risposta immunitaria, innescando un'infiammazione. Il microbiota cutaneo ha un ruolo nella funzione di barriera cutanea e anche in questo caso le variazioni e gli squilibri nella comunità batterica della pelle sarebbero associate all’insorgenza della dermatite atopica.

L’impatto della dermatite atopica sulla quotidianità

La dermatite atopica condiziona in maniera importante la qualità di vita delle persone, mettendo a dura prova il benessere sia mentale che fisico. Uno degli effetti della dermatite atopica che maggiormente condiziona l’esistenza di chi ne soffre è l’impossibilità di dormire bene e in maniera riposante. La privazione di sonno è molto limitante e condiziona le normali attività sia personali che lavorative del giorno successivo.

La cura della dermatite atopica richiede meticolosità, costanza ed anche tanto tempo per poter idratare la pelle più volte al giorno con creme e unguenti. Anche a causa di quest’altro stress, oltre che per la sintomatologia e per le manifestazioni impattanti, le persone con dermatite atopica possono sviluppare più facilmente ansia e depressione. 

Diventa allora fondamentale per i pazienti prendere consapevolezza della propria patologia e trasformare il momento in cui ci si prende cura del proprio corpo in un’occasione di relax e distensione abbinando ad esempio l’idratazione a qualcosa di piacevole, come ad esempio guardare una serie tv o ascoltando della musica.

Nel caso la gestione della patologia risulti complessa, si può chiedere aiuto a uno psicoterapeuta con cui intraprendere un percorso di consapevolezza per liberarsi dall’ansia e dal disagio.

La campagna "Riparti dalla tua Pelle" di Pfizer e ANDeA

"Dermatite Atopica: riparti dalla tua pelle" è la nuova campagna informativa di Pfizer realizzata in collaborazione con ANDeA - Associazione Nazionale Dermatite Atopica Onlus.

Per lunghi anni la dermatite atopica, è stata sottovalutata e non ha avuto risonanza nell’opinione pubblica. 

Parlare di dermatite atopica oggi è un passo avanti, parlarne in maniera completa e consapevole è già una conquista. Fondamentale, per i pazienti con dermatite atopica è rivolgersi a uno specialista per capire come gestire la patologia e quali sono i comportamenti quotidiani che possono ridurre la sintomatologia, migliorando di conseguenza la qualità di vita. Questo il focus principale della campagna realizzata da Pfizer e ANDeA che invitano le persone ad approfondire meglio la patologia sulla pagina dedicata, offrendo anche un decalogo di informazioni utili e quiz per imparare a conoscere meglio la dermatite atopica.


Quanto scritto sopra è da considerarsi informazione divulgativa e qualunque modalità di gestione e terapia è da intraprendersi solo ed esclusivamente dietro indicazione medica.


Bibliografia

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a cura di Dr. Stefano Messori
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