Cos’è il linfoma non Hodgkin, il tumore che ha colpito Jane Fonda

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Mattia Zamboni

Data articolo – 05 Settembre, 2022

Scopriamo cosa è il Linfoma non Hodgkin

Attraverso i suoi canali social Jane Fonda, attrice americana vincitrice di due Premi Oscar, ha comunicato ai suoi tantissimi fan di soffrire di una particolare forma di tumore maligno: il linfoma non Hodgkin (LNH).

Vediamo, più nel dettaglio, in cosa consiste.

Linfoma non Hodgkin: di cosa si tratta

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Il linfoma non-Hodgkin (LNH) è un tumore maligno del sistema linfatico, la rete ghiandolare che percorre tutto il corpo – passando anche per milza, tonsille e timo.

All’interno dei canali linfatici scorre la linfa che trasporta due tipi di liquidi in eccesso, responsabili di contrastare le infezioni

  1. materiali di scarto;
  2. linfociti, cellule del sangue appartenenti ai globuli bianchi.

Il sistema linfatico, quindi, ha due compiti principali:

  1. difendere l’organismo dalle malattie;
  2. assicurare una corretta circolazione dei liquidi.

Il linfoma non Hodgkin può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo quando i linfociti iniziano a moltiplicarsi in modo anomalo e, quindi, non presentando più le caratteristiche necessarie per combattere le infezioni.

La causa scatenante del linfoma non Hodgkin è sconosciuta, ma il rischio di svilupparlo è maggiore in presenza di

  • condizioni che indeboliscono il sistema immunitario; 
  • presenza di terapia a base di immunosoppressori;
  • esposizione al virus di Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi infettiva;
  • familiarità.

Nonostante possa manifestarsi in qualunque età, la fascia più a rischio è quella superiore 65 anni – con gli uomini maggiormente a rischio.

Esistono due tipologie di linfoma non Hodgkin:

  1. LNH indolente, o a basso grado di malignità: si sviluppa lentamente e ci si può convivere per molti anni senza sintomi. Solitamente non richiedono un trattamento immediato, ma sono più difficili da curare completamente;
  2. linfoma non Hodgkin aggressivo, o ad alto grado di malignità: si sviluppa rapidamente e in modo aggressivo. Deve essere curato subito e tende a rispondere meglio ai trattamenti – curandosi del tutto.

Sintomi e percentuale di sopravvivenza del linfoma non Hodgkin

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Il sintomo più comune del LNH (linfoma non Hodgkin) è il gonfiore indolore di un linfonodo situato: 

  • nel collo; 
  • nelle ascelle;
  • nell'inguine.

Per quanto riguarda la fase avanzata di questo disturbo, possiamo osservare sintomi come: 

  • inspiegabile perdita di peso.
  • prurito;
  • difficoltà a respirare (raro); 
  • tosse;
  • febbre;
  • affaticamento;
  • sudorazioni notturne.

Altri sintomi possono differire e seconda di dove compaiono i linfonodi ingrossati, ad esempio: 

  • se si trovano nell’addome, è possibile sentire dolore o senso di indigestione
  • se sono presenti nel midollo osseo, è possibile provare stanchezza persistente, facilità al sanguinamento e maggiore vulnerabilità alle infezioni.

Secondo recenti stime, nonostante i nuovi casi di linfoma non Hodgkin siano in aumento (circa 7.000 casi all’anno negli uomini e 6.000 nelle donne) la mortalità è stabile: la sopravvivenza, a 5 anni, è del 72%.

Questo significa che sono stati ottenuti progressi importanti nella medicina e che le terapie attualmente disponibili sono più efficaci delle precedenti.

Il linfoma non Hodgkin può essere trattato con:

  • chemioterapia;
  • trapianto di cellule staminali;
  • steroidi;
  • radioterapia;
  • anticorpi monoclonali.

Il messaggio dell’attrice

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Credits: IG janefonda


La leggendaria attrice di Hollywood Jane Fonda ha reso noto, attraverso i suoi canali social, di aver iniziato la chemioterapia contro il linfoma non Hodgkin.

Nel suo messaggio si può leggere che si tratta di un cancro molto trattabile: l'80% delle persone sopravvive, quindi mi sento molto fortunata.

L’attrice approfitta della sua situazione per lanciare un appello:

Sono molto fortunata anche perché ho un'assicurazione sanitaria e accesso ai migliori medici e trattamenti. 

Mi rendo conto, ed è doloroso, che sono una privilegiata in questo: quasi ogni famiglia, in America, ha avuto a che fare col cancro in un modo o nell'altro e troppe persone non hanno accesso alla qualità del servizio sanitario che sto ricevendo, e questo non è giusto.

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