I linfonodi reattivi sono pericolosi? E quando preoccuparsi?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 26 Settembre, 2024

medico visita linfonodi paziente

I linfonodi sono formazioni reattive così chiamate perché reagiscono a qualcosa che sta accadendo nel corpo. Il linfonodo reattivo, infatti, è il segnale che il sistema immunitario sta lavorando per combattere un'infezione o un'altra condizione patologica. Rappresentano una reazione organica che contrasta l'azione di batteri, virus o altri agenti patogeni, una risposta normale e salutare del corpo a potenziali minacce. 

Di solito, i linfonodi reattivi si manifestano solo in una parte del corpo. In questo caso, le formazioni linfonodali non sono il sintomo di condizioni gravi, e possono risolversi da sé, senza alcuna necessità di intervenire. In alcune persone, poi, i linfonodi si gonfiano più facilmente anche senza presentare altri sintomi. 

Se, invece, il linfonodo non dovesse risolversi dopo la guarigione, allora è necessario rivolgersi al parere medico.

Cosa sono i linfonodi reattivi

Cosa significa linfonodo reattivo o linfonodo immunoreattivo? I linfonodi di tipo reattivo sono ghiandole che si gonfiano quando è in corso un'infezione, anche un semplice raffreddore. Questa condizione può essere definita anche linfadenopatia reattiva.

I linfonodi reattivi si ingrossano e si infiammano in risposta a infezioni o altre patologie, segnalando un'attivazione del sistema immunitario. Questa reattività è essenziale per intrappolare e neutralizzare agenti patogeni come virus e batteri.

Linfonodi vascolarizzati

Per svolgere questa funzione, i linfonodi devono essere vascolarizzati, cioè ben forniti di sangue. La vascolarizzazione fornisce i nutrienti e l'ossigeno necessari per sostenere le cellule immunitarie al loro interno. Le arterie entrano nel linfonodo attraverso l'ilo e si dividono in vasi più piccoli che si distribuiscono all'interno, assicurando una buona circolazione sanguigna.

I linfonodi si trovano in tutto il corpo

In tutto il corpo sono presenti gruppi di centinaia di piccoli linfonodi che ricordano la forma di fagiolo. I linfonodi appartengono al sistema linfatico, che è anche parte del sistema immunitario, e si trovano nel collo, sotto le ascelle (linfonodo ascellare), nel torace, nell'addome e nell'inguine. Il sistema linfatico svolge la funzione di combattere le infezioni e impedirne la diffusione.

Nella maggior parte dei casi, i linfonodi reattivi sono quelli che si trovano nel collo, all'inguine e sotto le ascelle, e sono innocui, causati da condizioni banali e non da infezioni o da malattie più gravi.

La formazione linfonodale può riguardare:

  • linfonodi ascellari reattivi (mono o bilaterali);
  • linfonodi reattivi inguinali;
  • linfonodi ovalari reattivi;
  • linfonodi inguinali reattivi. 

Quando invece è il caso di preoccuparsi e quando rivolgersi al medico?

L'ingrossamento dei linfonodi può verificarsi in una sola area del corpo o anche in più sedi. In genere, si può aspettare 1-2 settimane per vedere se i sintomi scompaiono da soli. In altri casi è bene rivolgersi al medico, in particolare quando:

  • i linfonodi ingrossati sono sparsi in tutto il corpo (potrebbe essere il segnale di una grave infezione sistemica o anche di alcuni tipi di cancro);
  • i linfonodi ingrossati compaiono dopo una lesione della pelle;
  • il bimbo molto piccolo presenta linfonodi ingrossati;
  • la febbre accompagna i linfonodi ingrossati;
  • se il linfonodo si presenta in una consistenza dura o con un diametro superiore a 1,5 cm.

I sintomi

Il sintomo più evidente del linfonodo reattivo è il gonfiore, che può interessare anche l'area circostante il linfonodo. Il suo aspetto, in presenza di infezione o lesione, avrà queste caratteristiche:

  • diametro inferiore a 1,5 centimetri;
  • morbido e mobile al tatto. 

Altri sintomi che accompagnano i linfonodi reattivi, a infezioni o ad altra causa scatenante, possono essere:

  • naso che cola;
  • mal di gola;
  • febbre;
  • dolore;
  • arrossamento;
  • gonfiore;
  • malessere generale.

Quali sono le cause dei linfonodi reattivi

Come premesso, la comparsa dei linfonodi reattivi indica che l'organismo sta lottando contro batteri, virus o altri agenti patogeni dannosi per evitare che l'infezione si diffonda ad altre parti del corpo. Può trattarsi anche della reazione a malattie autoimmuni come il lupus. Condizioni che coinvolgono il sistema immunitario responsabile di attaccare i tessuti del corpo.

I linfonodi reattivi compaiono spesso nei bambini quando il loro organismo entra in contatto con germi ancora sconosciuti, anche in assenza di infezione.

Alcune infezioni batteriche o infezioni dovute a virus che possono causare la reattività dei linfonodi sono:

  • infezioni (della pelle, dell'orecchio, infezioni sinusali);
  • gola da streptococco;
  • carie o ascesso ai denti;
  • infezioni a trasmissione sessuale;
  • mononucleosi.

Altre cause:

Localizzazione dei linfonodi reattivi e possibili cause

La sede dei linfonodi reattivi può aiutare a comprenderne la causa. Per esempio, l'ingrossamento dei linfonodi del collo può essere dovuto a un'infezione delle vie respiratorie superiori. Linfonodi nell'area della mascella possono indicare un'infezione ai denti. L'HIV, la mononucleosi e i disturbi del sistema immunitario possono causare l'ingrossamento dei linfonodi in tutto il corpo.

Raramente i linfonodi ingrossati sono causati dal cancro. Quando lo sono, in genere sono legati a un linfoma o a una leucemia, che coinvolgono entrambi il sistema linfatico. Tuttavia, l'ingrossamento dei linfonodi può anche essere il sintomo di altri tipi di cancro metastasico, come quello al seno, che si diffonde dalla sua sede originaria ai linfonodi; la sepsi, un tipo di infezione sistemica che può anche essere letale.

Diagnosi dei linfonodi

Come vengono diagnosticati i linfonodi reattivi? Il medico inizia con  un esame fisico per valutare alcuni parametri vitali di base, indagando la presenza di eventuali altri sintomi e tastando i linfonodi per vedere se fanno male.

A seconda dei sintomi e di quanto riscontrato durante l'esame fisico, lo specialista potrebbe ritenere necessario prescrivere:

  • esame del sangue;
  • esame di diagnostica per immagini, come una ecografia linfonodale o una risonanza magnetica;
  • biopsia di un linfonodo per prelevare un piccolo campione di tessuto e analizzarlo alla ricerca di eventuali segni di cancro. 

Trattamento dei linfonodi

Il trattamento per i linfonodi ingrossati dipende dalla causa scatenante. In assenza di sintomi di infezione, il gonfiore spesso scompare da solo. In questi casi, non vi è necessità di intervenire in alcun modo.

Alcune infezioni virali di minore importanza, come l'influenza, devono solo fare il loro corso naturale. Mentre per quanto riguarda le infezioni virali, queste non possono essere trattate con gli antibiotici. Al contrario, le infezioni batteriche possono richiedere la prescrizione di antibiotici o di altri farmaci.

Per aiutare i linfonodi dolorosi durante la guarigione, si possono utilizzare questi metodi:

  • applicare un impacco caldo e umido sulla zona gonfia;
  • assumere antidolorifici da banco o antiinfiammatori contenenti bromelina;
  • riposare e mantenersi idratati.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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