Achille Polonara, cestista della Virtus Bologna e della Nazionale, è stato colpito da una forma di leucemia mieloide: ora è ricoverato nel reparto di Ematologia dell’Ospedale Sant’Orsola Malpighi.
Vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta.
Leucemia mieloide acuta: cos’è
La leucemia mieloide acuta (LMA) è un tumore del sangue che colpisce le cellule mieloidi, ovvero quelle che, all’interno nel midollo osseo, si trasformano in globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Le cellule colpite (blasti) vanno a rimpiazzare il normale tessuto midollare, generando un’anomala produzione di cellule del sangue.
Esistono due forme principali di leucemia mieloide:
- acuta: a rapida evoluzione, colpisce maggiormente le persone più giovani e richiede un trattamento immediato e aggressivo. Si sviluppa rapidamente e provoca un accumulo di cellule immature nel sangue e nel midollo osseo, impedendo la formazione normale di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine;
- cronica: più frequente dopo i 70 anni e ha un decorso più lento e progredisce nel tempo. È causata da una mutazione genetica che rende le cellule mieloidi anormali e capaci di proliferare in modo incontrollato, ma procede più lentamente rispetto alla forma acuta.
Questo tipi di tumore può avere origini rapide e inattese – senza riscontrare anomalie precedenti durante gli esami del sangue – oppure si può sviluppare dopo qualche anno da trattamenti chemioterapici per altri tumori.
Può anche derivare da altre malattia del sangue, come le sindromi mielodisplastiche o le malattie mieloproliferative.
I sintomi
Solitamente, la leucemia mieloide acuta si manifesta con:
- dolori osteoarticolari;
- colorito pallido della pelle;
- dispnea;
- febbre;
- frequente rischio di infezioni;
- stanchezza;
- malessere generale;
- perdita di peso;
- sudorazione eccessiva.
La riduzione del numero di cellule sanguigne sane porta alla comparsa di emorragie in diverse zone del corpo, causando:
- petecchie;
- perdita di sangue dal naso o dalle gengive;
- lividi sottocutanei.
Si tratta di sintomi piuttosto generici e comuni a diverse altre malattie, ma che non vanno comunque sottovalutati: in presenza di una o più di queste manifestazioni è bene rivolgersi il prima possibile al proprio medico.
Diagnosi e terapia per la leucemia mieloide acuta
Per individuare correttamente la leucemia mieloide, il medico prescriverà un emocromo completo, ovvero un prelievo del sangue in grado di valutare il numero e le caratteristiche dei globuli rossi, bianchi e delle piastrine.
Si possono anche eseguire ulteriori accertamenti:
- biopsia del midollo osseo;
- analisi del sangue periferico.
Questo permette di determinare il sottotipo, le caratteristiche e lo stadio di sviluppo della leucemia.
Infine, è possibile anche ricorrere a esami strumentali al fine di verificare le condizioni degli organi e l’insorgenza di eventuali complicazioni. Ecco quali:
La terapia, invece, varia in base alle condizioni di salute del paziente, alla sua età, al sottotipo di leucemia e alla gravità della situazione: se la leucemia mieloide acuta è stata diagnosticata solo in fase avanzata, il trattamento farmacologico può non essere sufficiente. In questi casi è necessario ricorrere alla radioterapia e al successivo trapianto di midollo o di cellule staminali. Il trattamento principale rimane, comunque, la chemioterapia.
Le probabilità di guarigione dipendono dallo stadio della malattia (se è circoscritta o se è diffusa ad altri organi), dall'età e dalle condizioni generali di salute del paziente.