Cos’è la leucemia mieloide che ha colpito il cestista Achille Polonara

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano
A cura di Mattia Zamboni
Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Data articolo – 17 Giugno, 2025

Un medico mostra i risultati degli esami ad una paziente seduta su un lettino di ospedale

Achille Polonara, cestista della Virtus Bologna e della Nazionale, è stato colpito da una forma di leucemia mieloide: ora è ricoverato nel reparto di Ematologia dell’Ospedale Sant’Orsola Malpighi.

Vediamo, nel dettaglio, di cosa si tratta.

Leucemia mieloide acuta: cos’è

La leucemia mieloide acuta (LMA) è un tumore del sangue che colpisce le cellule mieloidi, ovvero quelle che, all’interno nel midollo osseo, si trasformano in globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

Le cellule colpite (blasti) vanno a rimpiazzare il normale tessuto midollare, generando un’anomala produzione di cellule del sangue.

Esistono due forme principali di leucemia mieloide:

  • acuta: a rapida evoluzione, colpisce maggiormente le persone più giovani e richiede un trattamento immediato e aggressivo. Si sviluppa rapidamente e provoca un accumulo di cellule immature nel sangue e nel midollo osseo, impedendo la formazione normale di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine;
  • cronica: più frequente dopo i 70 anni e ha un decorso più lento e progredisce nel tempo. È causata da una mutazione genetica che rende le cellule mieloidi anormali e capaci di proliferare in modo incontrollato, ma procede più lentamente rispetto alla forma acuta.

Questo tipi di tumore può avere origini rapide e inattese – senza riscontrare anomalie precedenti durante gli esami del sangue – oppure si può sviluppare dopo qualche anno da trattamenti chemioterapici per altri tumori.

Può anche derivare da altre malattia del sangue, come le sindromi mielodisplastiche o le malattie mieloproliferative.

I sintomi

Solitamente, la leucemia mieloide acuta si manifesta con:

  • dolori osteoarticolari;
  • colorito pallido della pelle;
  • dispnea;
  • febbre;
  • frequente rischio di infezioni;
  • stanchezza;
  • malessere generale;
  • perdita di peso;
  • sudorazione eccessiva.

La riduzione del numero di cellule sanguigne sane porta alla comparsa di emorragie in diverse zone del corpo, causando:

  • petecchie;
  • perdita di sangue dal naso o dalle gengive;
  • lividi sottocutanei.

Si tratta di sintomi piuttosto generici e comuni a diverse altre malattie, ma che non vanno comunque sottovalutati: in presenza di una o più di queste manifestazioni è bene rivolgersi il prima possibile al proprio medico.

Diagnosi e terapia per la leucemia mieloide acuta

Per individuare correttamente la leucemia mieloide, il medico prescriverà un emocromo completo, ovvero un prelievo del sangue in grado di valutare il numero e le caratteristiche dei globuli rossi, bianchi e delle piastrine.

Si possono anche eseguire ulteriori accertamenti

  • biopsia del midollo osseo;
  • analisi del sangue periferico.

Questo permette di determinare il sottotipo, le caratteristiche e lo stadio di sviluppo della leucemia.

Infine, è possibile anche ricorrere a esami strumentali al fine di verificare le condizioni degli organi e l’insorgenza di eventuali complicazioni. Ecco quali:

La terapia, invece, varia in base alle condizioni di salute del paziente, alla sua età, al sottotipo di leucemia e alla gravità della situazione: se la leucemia mieloide acuta è stata diagnosticata solo in fase avanzata, il trattamento farmacologico può non essere sufficiente. In questi casi è necessario ricorrere alla radioterapia e al successivo trapianto di midollo o di cellule staminali. Il trattamento principale rimane, comunque, la chemioterapia.

Le probabilità di guarigione dipendono dallo stadio della malattia (se è circoscritta o se è diffusa ad altri organi), dall'età e dalle condizioni generali di salute del paziente. 

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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