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Smemorati, ci siete? La vostra intelligenza è sopra la media

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 28 Agosto, 2019

Dimenticare le cose è sinonimo di intelligenza

Diciamocelo: da sempre gli smemorati vivono nell’incubo di aver dimenticato date importanti, di non ricordare i nomi o cosa sia successo anche solo un attimo prima. Spesso vengono anche derisi per questo loro difetto.

Se vi siete riconosciuti nel profilo sopra descritto, abbiamo (finalmente!) una buona notizia per voi. Scordarsi le cose dimostra una spiccata intelligenza.

Le cause della perdita di memoria

Da oggi dimenticare facilmente le cose può essere quasi un vanto. Certo, i motivi per cui si dimenticano possono essere davvero svariati. Può capitare di dimenticare le cose a causa dello stress o di una qualche patologia specifica caratterizzata da un decadimento cognitivo.

Certamente, indagare le cause che portano ai vuoti di memoria è sempre importante, per verificare che essi non siano sintomo di un malessere più grave.

Tuttavia, se siete da sempre degli smemorati cronici, sappiate che un nuovo studio conferma che avete un quoziente intellettivo superiore alla media.

Gli smemorati sono i più intelligenti, una ricerca lo prova

Ma com’è possibile che dimenticanza e intelligenza vadano a braccetto? Sempre più, negli ultimi anni, è emersa la necessità di diventare multitasking, compiere azioni e intraprendere decisioni in un breve lasso di tempo, specie nel mondo del lavoro.

Frequentemente, dunque, capita di scordarsi qualche dettaglio, di un appuntamento stabilito o di un cliente da chiamare a causa di un sovraccarico mentale. Non si tratta di un fattore d’età: può capitare di dimenticare le cose anche a 20 anni. Niente paura, però: chi ha problemi di memoria può tirare un sospiro di sollievo, poiché la scienza afferma che ciò è sintomo di intelligenza.

Stando ai risultati di uno studio condotto presso l’Università di Glasgow, in Scozia, chi ha problemi di memoria è più propenso ad imparare nuove nozioni. Spesso gli smemorati sono tacciati di distrazione o di non essere sufficientemente attenti, ma l’essere più intelligenti rispetto alla media non può certo essere considerato un difetto.

Secondo il dr. Edwin Robertson la mancanza di memoria denota, nei soggetti che ne soffrono, una maggiore flessibilità e una più grande capacità di apprendimento. Se la vostra mente non riesce a memorizzare alcuni dettagli, è perché è impegnata a pensare ad altro e progettare mille idee.

Lo studio sulla dimenticanza

Il “dimenticare”, secondo gli studiosi, è una vera e propria funzione cerebrale, utile e necessaria per apprendere nuove informazioni, ma anche al fine di collegare le nozioni tra loro. Ciò si traduce in una maggiore capacità di problem-solving e nell’essere multitasking, proprio come richiede la frenetica società di oggi.

Lo studio ha esaminato un campione a cui è stato chiesto di memorizzare alcune parole, ciascuna delle quali collegata a una sequenza digitale (simile a quella effettuata digitando il pin di un bancomat). Ogni numero, premuto, corrispondeva a un suono diverso e le parole che avevano un suono più simile a quello ottenuto con la digitazione erano ricordate più facilmente. Chi, dopo qualche ora, aveva scordato la lista di parole era stato chi meglio aveva eseguito l’esercizio di collegamento tra la parola e il PIN (se lettura e digitazione avvenivano l’una di seguito all’altra).

Per concludere, la memoria instabile facilita l’apprendimento. Se infatti il cervello è colmo di informazioni, riuscirà a immagazzinarne di nuove con più difficoltà. Tale compito invece, sarà facilitato in chi ha molto spazio da poter riempire. Il dimenticare ha un forte impatto anche nella capacità di analisi: chi si scoda le informazioni più in fretta è anche chi riesce a connettere meglio cause ed effetto.

Tutto ciò, ad ogni modo, non significa che gli smemorati dimentichino tutto ciò che imparano, ma che riescono a eliminare informazioni secondarie e superflue per lasciar spazio a nuove e importanti nozioni che possano servir loro.

Dunque, non preoccupatevi né spaventatevi se la vostra memoria non è sufficientemente buona e se gli altri ricordano più di voi e più a lungo… da oggi, sapete di avere una marcia in più, nella vita e nel mondo del lavoro!

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Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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