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Disturbi ai reni? I campanelli di allarme

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

danni ai reni: i sintomi

L’insufficienza renale è quella condizione in cui i reni non riescono più a svolgere la funzione di regolazione dell’equilibrio idrico e salino, con l’eliminazione di acidi e scorie dall’organismo.

Si distingue tra insufficienza renale acuta e insufficienza renale cronica. La differenza sta nelle tempistiche d’insorgenza e permanenza della condizione.

Quando l’insufficienza renale si sviluppa rapidamente, infatti, si parla di “acuta” e a volte letale, se non trattata in tempo. Quando invece l’insufficienza renale si sviluppa lentamente (nel corso di mesi o anni), viene definita come cronica.

Mentre molti individui non riconoscono i segni perché alcuni sintomi dell’insufficienza renale sono attribuiti ad altre condizioni, altri segnali, da ricondurre a malattie renali, sono più evidenti. Una diminuzione della produzione di urina, che potrebbe indicare una condizione di blocco renale, per esempio, è un segno immediatamente riconoscibile che può indurre il paziente ad allarmarsi e consultare il medico.

Fattori di rischio sono pressione alta (ipertensione), diabete, storia familiare di insufficienza renale, età superiore a 60 anni.

Soggetti che presentano questi fattori di rischio dovrebbero eseguire, una volta all’anno, i test di laboratorio specifici per scongiurare malattie a carico dei reni, come insufficienza renale acuta o insufficienza renale cronica

Nonostante l’unico modo per sapere con certezza se si hanno malattie renali sia quello di eseguire esami del sangue, è possibile riconoscere dei segnali che, dunque, non vanno sottovalutati.

10 segnali di insufficienza renale

Ecco 10 segni di insufficienza renale, che sarebbe bene non trascurare:

  1. Stanchezza. Un grave riduzione della funzione renale può causare un accumulo di tossine e impurità nel sangue. Ciò può causare astenia, debolezza e incapacità di concentrazione. Un’altra complicazione della malattia renale è l’anemia, che può causare debolezza e affaticamento.
  2. Difficoltà a dormire. Quando i reni non filtrano correttamente, le tossine non vengono espulse attraverso l’urina, ma rimangono nel sangue. Questo può rendere difficile dormire.
  3. Pelle secca e prurito. I reni sani rimuovono rifiuti e liquidi in eccesso dal corpo, contribuiscono alla formazione di globuli rossi, aiutano a mantenere le ossa forti e a mantenere la giusta quantità di minerali nel sangue. Pelle secca e prurito possono essere un segno che i reni non sono più in grado di mantenere il giusto equilibrio di minerali e sostanze nutritive nel sangue.
  4. Necessità di urinare più spesso. Se si sente il bisogno di urinare più spesso, soprattutto di notte, questo può essere un segno di malattia renale. I filtri renali danneggiati possono causare un aumento del bisogno di urinare. A volte, questo può anche essere un segno di un’infezione delle vie urinarie o ingrossamento della prostata negli uomini.
  5. Sangue nelle urine. I reni sani non permettono il passaggio di globuli rossi nelle urine ma, quando i filtri del rene sono stati danneggiati, le emazie possono bypassare il filtro renale passando nelle urine. Oltre alla segnalazione malattie renali, la presenza di sangue nelle urine può essere indice di tumori, calcoli renali o infezioni delle vie urinarie.
  6. Urina schiumosa. Quando l’urina risulta schiumosa può indicare la presenza di proteine (proteinuria). Questa schiuma può apparire come la schiuma che si vede quando si montano le chiare d’uovo, infatti, così come nelle uova, anche nelle urine si potrebbe trovare l’albumina.
  7. Gonfiore persistente intorno agli occhi. La presenza di proteinuria è un segno precoce che filtri dei reni sono stati danneggiati, permettendo la perdita di proteine nelle urine. Il gonfiore intorno agli occhi può essere dovuto al fatto che i reni stanno perdendo grandi quantità di proteine attraverso le urine.
  8. Le caviglie e i piedi sono gonfi. La diminuzione della funzione renale può portare a ritenzione idrica che causa gonfiore alle caviglie e ai piedi. Il gonfiore alle estremità inferiori può anche essere un segno di malattie cardiache, malattie del fegato e problemi cronici alle vene delle gambe.
  9. Scarso appetito. Un accumulo di tossine derivanti dalla ridotta funzionalità renale potrebbe esserne la causa.
  10. Crampi muscolari. Gli squilibri elettrolitici possono derivare dalla funzione renale compromessa. Ad esempio, bassi livelli di calcio e fosforo possono contribuire alla manifestazione di crampi muscolari.

Prendersi cura dei propri reni nei centri della NephroCare

Nei 41 centri della NephroCare in Italia, oltre alla cura della malattia renale cronica si fa anche prevenzione.

Il 9 marzo sarà distribuita una brochure informativa della Società Italiana di Nefrologia (SIN) assieme all’opuscolo “Conoscere i Reni” della Fondazione Italiana del Rene (FIR), per favorire un’informazione capillare su come accorgersi precocemente dell’insorgenza di eventuali problemi renali.

Nei 41 centri della NephroCare, per la Giornata Mondiale del Rene, saranno intraprese attività per la prevenzione
della Malattia Renale Cronica, con l’idea che «la prevenzione si fa tra la gente», come spiega Attilio Di Benedetto, Direttore Medico di NephroCare Italia che, con i suoi Nefrologi, è da sempre impegnato nella diagnosi precoce e nella cura delle malattie renali, con il trapianto e la dialisi ad alta efficienza.

L’opuscolo della FIR «Conoscere i reni» descrive in modo chiaro quali sono i sintomi delle patologie renali, con indicazione dei sintomi precoci e del checkup da eseguire. «La prevenzione si fa tutti i giorni», afferma il General Manager di NephroCare in Italia, Fabrizio Cerino, «la Giornata Mondiale del Rene è uno dei 365 giorni dell’anno, per noi la prevenzione inizia il 1 gennaio e finisce il 31 dicembre. Il 9 marzo non facciamo altro che applicare il protocollo quotidiano che ha portato oltre 2000 pazienti a scegliere per la cura della Malattia Renale Cronica NephroCare, da sempre impegnata nei suoi 41 ambulatori territoriali presenti in 8 regioni, nello screening dei suoi segni iniziali al fine di renderne precoce la diagnosi e il rallentamento della sua progressione con costi sostenibili per la sua cura».

*Contenuto di informazione pubblicitaria.

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