icon/back Indietro Esplora per argomento

Dolori vari: quando applicare il caldo e quando il freddo?

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 29 Gennaio, 2020

Impacchi caldi o freddi: quando preferire l'uno o l'altro?

La termoterapia, ossia l’applicazione di impacchi caldi, e la crioterapia, cioè impacchi freddi, sono spesso consigliate per alleviare i dolori muscolari o articolari.

In alcuni casi, alternare impacchi caldi e freddi può aiutare, perché lo shock termico permette di aumentare il flusso sanguigno nella zona interessata. Ma vediamo in quali occasioni sono maggiormente consigliati gli impacchi caldi o freddi?

Termoterapia e crioterapia in breve

Ecco alcuni punti chiave sul trattamento degli impacchi caldi e freddi:

  • La crioterapia permette di alleviare l’infiammazione, riducendo il flusso sanguigno, se gli impacchi vengono eseguiti fino a 48 ore dopo la lesione.
  • Al contrario, la termoterapia aumenta il flusso sanguigno inducendo un rilassamento muscolare, ed è spesso consigliata per i dolori cronici.
  • Alternare impacchi caldi e freddi permette di ridurre il dolore muscolare da esercizio fisico.
  • È altamente sconsigliato utilizzare il calore estremo, così come non si deve mai applicare il ghiaccio direttamente sulla pelle, per evitare in entrambi i casi di procurarsi delle ustioni cutanee.

Per infiammazioni e traumi: preferite impacchi freddi

Per comprendere meglio quando utilizzare gli impacchi caldi o freddi è necessario saper distinguere tra i vari tipi di dolore.

Le lesioni muscolari, per esempio, possono essere di due tipologie: dolore da infiammazione o da tensione muscolare. In genere, i dolori causati da un’infiammazione sono la conseguenza di un trauma, e si possono distinguere dai sintomi, quali:

  • Immediato gonfiore
  • Arrossamento della zona infiammata
  • Dolore improvviso

In questo caso, la crioterapia è decisamente più consigliata, perché non solo riduce il flusso sanguigno e l’infiammazione, ma tende anche a ostacolare la formazione di ematomi, oltre ad avere un effetto “sgonfiante”. Le zone maggiormente esposte a infiammazioni e traumi sono tendini e articolazioni, in particolare:

  • Spalle
  • Ginocchia
  • Caviglie
  • Polsi
  • Gomiti

Per sfruttare gli effetti benefici della crioterapia, è sufficiente applicare degli impacchi di ghiaccio, al fine di abbassare la temperatura della zona lesionata.

Per tensione muscolare e dolore cronico: meglio il caldo

Un altro tipo di dolore è invece quello provocato dalla tensione muscolare, indotto cioè dall’irrigidimento dei muscoli.

I sintomi più evidenti della tensione sono spasmi e crampi muscolari improvvisi e hanno diverse cause, come:

  • Postura errata
  • Sforzo intenso
  • Colpo d’aria
  • Ciclo mestruale
  • Stress

Le parti del corpo facilmente soggette alla tensione muscolare sono:

  • Schiena
  • Collo
  • Spalle
  • Polpacci

Inoltre, non bisogna dimenticare che l’irrigidimento dei muscoli di spalle e collo può essere fonte di mal di testa. Chi soffre di tensione muscolare prova un forte dolore nella zona interessata ed è fortemente limitato nei movimenti.

In questi casi, è consigliabile sfruttare la termoterapia, perché aumentando la circolazione sanguigna, favorisce l’ossigenazione dei tessuti, riducendo di gran lunga i tempi di ripresa. Inoltre, gli impacchi caldi migliorano l’elasticità di muscoli, tendini e legamenti, proprio perché il calore induce un forte rilassamento delle fibre.

Per utilizzare la termoterapia è sufficiente applicare una borsa di acqua calda sulla zona interessata, oppure un sacchetto di cotone pieno di semi, precedentemente riscaldato al microonde.

Ad ogni dolore la giusta terapia

Per riassumere, è consigliabile applicare la terapia del calore per dolori cronici o da tensione, che colpiscono maggiormente:

  • Zona cervicale
  • Trapezi
  • Zona lombare
  • Zona dorsale
  • Zona addominale
  • Artrosi

Mentre è ideale la terapia del freddo per:

  • Gomito del tennista
  • Tendine di Achille
  • Dolori alle articolazioni
  • Dolori al ginocchio
  • Muscoli della spalla
  • Articolazioni di polso e mano

In caso di dubbi, è sempre bene affidarsi al proprio medico e richiedere una visita, specie se il dolore dopo un trauma persiste a lungo.

Condividi
Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

Revisionato da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Roberta Nazaro
Roberta Nazaro
in Salute

346 articoli pubblicati

Revisionato da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati