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Eritrociti bassi: cosa significa? Tutte le cause

Redazione

Ultimo aggiornamento – 03 Giugno, 2020

eritrociti bassi: cause e sintomi

La conta dei globuli rossi, detti anche eritrociti, è un esame del sangue che attesta – appunto – il numero dei globuli rossi che, come sappiamo, svolgono un ruolo fondamentale nel trasporto di ossigeno ai tessuti.

Dunque, il numero di globuli rossi può influire sul corretto funzionamento dei tessuti in base alla quantità di ossigeno che questi ricevono. Ma cosa accade e perché si riscontrano eritrociti bassi?

Eritrociti bassi: come accorgersi?

Nel caso di eritrociti bassi nel sangue, potremmo avvertire alcuni sintomi, quali:

  • Fatica
  • Mancanza di respiro
  • Debolezza e vertigini
  • Aumento della frequenza cardiaca
  • Mal di testa
  • Pallore

La conta degli eritrociti viene effettuata tramite un emocromocitometrico completo (comunemente detto emocromo), cioè un’indagine globale del sangue. Questo test misura il numero di tutti i componenti del sangue, tra cui:

  • Globuli rossi
  • Globuli bianchi
  • Emoglobina
  • Ematocrito (percentuale del volume sanguigno degli eritrociti)
  • Piastrine (che consentono alle ferite di guarire e prevenire un’eccessiva emorragia)

L’emocromo è un test di routine che indica lo stato di salute generale, che può essere prescritto quando il medico evidenzia i sintomi di una bassa ossigenazione del sangue, quando si assumono particolari farmaci o per indagare la presenza di eventuali patologie, quali la leucemia e le infezioni del sangue.

Ma quali sono valori normali degli eritrociti nel sangue?

  • Uomini – La conta degli eritrociti è compresa tra 4,7 e 6,1 milioni di cellule per microlitro
  • Donne – Per le donne che non sono in gravidanza, la conta dovrebbe essere compresa tra 4,2 e 5,4 milioni di cellule per microlitro
  • Bambini – Per i bambini, invece, i valori nella norma sono compresi tra 4,0 e 5,5 milioni di cellule per microlitro

Eritrociti bassi: qual è la causa e cosa fare?

Se il numero di globuli rossi è basso, le cause potrebbero essere di svariata natura:

  • Anemia
  • Problemi al midollo osseo
  • Deficit di eritropoietina come causa primaria dell’anemia in pazienti con malattia renale cronica
  • Emolisi o distruzione dei globuli rossi causata da trasfusioni e lesioni dei vasi sanguigni
  • Emorragia interna o esterna
  • Leucemia, che compromette la capacità del midollo osseo di produrre piastrine e globuli rossi
  • Malnutrizione
  • Mieloma multiplo, ovvero tumore delle plasmacellule nel midollo osseo che impedisce la normale produzione di anticorpi
  • Carenze nutrizionali, comprese carenze di ferro, rame, acido folico e vitamine B-6 e B-12
  • Gravidanza
  • Disturbi della tiroide
  • Assunzione di farmaci, quali chemioterapici, cloramfenicolo (per infezioni batteriche), chinidina (per trattare battiti irregolari), idantoine (per trattare l’epilessia e gli spasmi muscolari)

Nel caso in cui la conta degli eritrociti risulti anomala, il medico saprà indirizzare il paziente verso dei test più specifici, come per esempio l’analisi dello striscio di sangue al microscopio, utile a rivelare delle anomalie a carico delle cellule del sangue (come l’anemia falciforme), i disordini dei globuli bianchi come la leucemia e la presenza di parassiti circolanti nel sangue, come nel caso della malaria. Se con l’emocromo o lo striscio di sangue la diagnosi continua a essere incompleta, può essere effettuata una biopsia del midollo osseo che consente di avere una visione più completa e dettagliata della salute del paziente.

Attenzione, però. Valori bassi degli eritrociti non sempre celano patologie di natura grave. Modifiche e accorgimenti dello stile di vita possono infatti influire positivamente sul conteggio dei globuli rossi. Dunque, è necessario seguire una dieta sana ed evitare carenze vitaminiche, esercitarsi regolarmente e, come sempre, smettere di fumare. Non dimenticate, infine, di mettere in tavola  alimenti ricchi di ferro come gli spinaci, aumentando al contempo l’apporto di rame – presente in molluschi, pollame e noci – e di vitamina B-12, di cui sono ricche le uova, le carni e i cereali fortificati.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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