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Far mangiare verdura ai bambini? Ecco come fare

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 18 Ottobre, 2016

verdura: cosa mangiare

Eravate dei mangiatori schizzinosi da bambini? La società ha sempre avuto la tendenza a incolpare i genitori del fatto che il loro bambino sia disposto o meno a provare nuovi cibi, spesso accusandoli di assecondare i loro piccoli tesori a ogni capriccio.

La risposta è nel DNA

Ora i ricercatori hanno scoperto che le cose potrebbero essere un po’ più fuori dal controllo genitoriale: sembra infatti che una parte della responsabilità sia della genetica, che può avere una colpa pari a quella dei genitori, e in alcuni casi maggiore, in merito a quanto un bambino sia schizzinoso nel mangiare.

Individuare una sostanziale influenza genetica su questi tratti, potrebbe essere un bel sollievo per i genitori, che spesso si sentono giudicati o si sentono in colpa per le esigenti richieste sul mangiare dei loro figli“, ha spiegato Andrea Smith dell’University College di Londra, che ha condotto la ricerca pubblicata sul Journal of Child Psychology and Psychiatry.

Smith ha aggiunto: “Capire che questi tratti sono in gran parte innati, potrebbe aiutare a contrastare il senso di colpa genitoriale“. I ricercatori hanno studiato quasi 2.000 coppie di gemelli dell’età di 16 mesi e hanno esaminato i fattori che influenzavano se i loro palati fossero o meno difficili da accontentare.

Questi bambini sono stati divisi in due gruppi di gemelli identici, e ai genitori sono stati dati dei questionari sulle abitudini alimentari dei loro figli.

I ricercatori hanno scoperto che l’ambiente domestico e i comportamenti dei genitori hanno avuto un ruolo nella questione, ma in alcuni casi sono sembrati essere meno importanti rispetto alle influenze genetiche del bambino.

All’età di 16 mesi, circa il 46% della variazione collegata al modo schizzinoso di mangiare del bambino potrebbe essere spiegata con differenze nei geni, mentre il 58% della variazione sul fatto che un bambino voglia provare nuovi cibi o meno, potrebbe essere spiegata con il loro DNA.

Perché l’educazione alimentare è comunque importante?

Questo può assolvere i genitori da una certa responsabilità ma, come sempre, non ne forma il quadro completo: i fattori ambientali, come la vita domestica, possono e devono influenzare i bambini, così come le azioni dei genitori.

I geni non sono il nostro destino“, ha detto il dr. Clare Llewellyn, un altro co-autore della ricerca, che ha anche affermato: “Sappiamo di molti tratti con una forte base genetica, che possono tuttavia essere modificati, come il peso. Sarebbe utile per la ricerca futura identificare i fattori ambientali responsabili della pignoleria sul cibo e della neofobia [la paura di provare cose nuove] nei bambini, in modo che possano essere modificati per ridurre questi comportamenti“.

Il consiglio generalmente accettato per prevenire che i vostri figli sviluppino palati troppo esigenti è abbastanza semplice: si tratta di introdurli a nuovi alimenti nella fase iniziale, per continuare a provare cose nuove (anche se inizialmente rifiutano) ma senza costringerli a mangiare qualcosa che non vogliono.

Gli esperti ritengono che, in media, un bambino avrà bisogno di provare un nuovo cibo per almeno 15 volte prima di volerlo mangiare; quindi, anche se un bambino ha rifiutato qualcosa per la quarta o quinta volta, non significa necessariamente che il genitore dovrebbe smettere di farglielo provare, o che al bambino non potrà mai piacere.

I trucchi per far mangiare cose nuove a vostro figlio

Non è sempre facile far accettare a vostro figlio l’idea di provare nuovi cibi; in particolare le verdure possono rappresentare un vero e proprio problema in questo senso. Perché tante difficoltà sui nuovi alimenti? “Nessuno lo sa veramente”, afferma la pediatra Jennifer Shu.

La vita frenetica di un bambino potrebbe essere la risposta; i più piccoli trascorrono gran parte delle loro ore a padroneggiare nuove abilità, come camminare e parlare. I più piccoli, spesso, sono così consumati dalle nuove esperienze da tollerare poco nuove sorprese nei loro piatti, specialmente quando sono stanchi.

Gli esperti raccomandano di gestire la fase della resistenza al cibo nuovo armati di buon umore e di alcune strategie di sopravvivenza infallibili per far mangiare i bambini:

  • Servire un cucchiaio di un nuovo alimento nella prima parte della giornata, quando i bambini tendono a essere più energici e meno stanchi
  • Offrire nuovi alimenti senza far pressione. È importante evitare di supplicare o minacciare i bambini di mangiare
  • Coinvolgere i bambini. Quando è possibile, lasciate che i figli vi aiutino a preparare i cibi che volete che assaggino
  • Essere un modello positivo. I bambini, anche quelli più piccoli, sono altamente suggestionabili. Se desiderate che il vostro bambino mangi i broccoli, allora dovreste farlo anche voi
  • Evitare di cucinare solo i piatti preferiti dal vostro bambino. Servire solo panini, hamburgers, hot dog, pasta in bianco e bocconcini di pollo quando sono ancora piccoli, implica che vorranno solo quei cibi anche quando saranno più grandi
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Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Ludovica Cesaroni
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