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Gravidanza a 65 anni: come è possibile?

Alessandra Lucivero

Ultimo aggiornamento – 11 Maggio, 2015

È possibile una gravidanza dopo i 50 anni? La risposta è sì, e non solo. Pare, infatti, che si sia stabilito un nuovo record, quello dei 65 anni.

La protagonista della storia, che muove non poche discussioni, è Annegret Raunigk, 65enne futura mamma di 4 gemelli. Incredibile, ma vero. La donna, che dice di sentirsi in piena forma, è stata la prima di questa età ad avere la prospettiva di un parto del genere, ma non la più vecchia a portare a termine una gravidanza gemellare. A batterla, infatti, Maria del Carmen Bousada Lara, che nel 2006, alla veneranda età di 66 anni, ha dato alla luce 2 bambini.

Ma come è possibile avere un bambino “fuori tempo” massimo?

Con il progresso, anche in campo medico, i tempi della fertilità pare si siano dilatati grazie a qualche aiutino speciale. Vediamo quali sono.

Uova giovani da donatrici sane

Le donne che hanno raggiunto l’età della menopausa, non possono restare incinta senza aiuto. Ma niente paura, la gravidanza è possibile (ovviamente dipende dai casi), utilizzando le uova di donatrici. È tutta una questione di uova, infatti.

Il potere degli ormoni

Prima che l’uovo fecondato del donatore possa essere utilizzato, i medici devono assicurarsi che il grembo della donna sia pronto a ricevere e nutrire.
Per questa ragione, si consigliano brevi cicli di terapia con estrogeni per addensare il rivestimento del grembo e preparare l’ambiente per l’embrione.
Una volta che l’ovulo fecondato è stato trasferito nell’utero, la donna dovrà prendere più ormoni per sostenere la gravidanza perché, a differenza delle giovani donne con le ovaie pienamente funzionanti, non sarebbe in grado di produrre la giusta quantità di ormoni da sola.

Un attento monitoraggio

Le donne incinte anziane hanno bisogno di un attentissimo controllo perché sono a più alto rischio di complicazioni legate alla gravidanza, come la pressione alta e il diabete gestazionale. Ma i rischi potrebbero diminuire se le donatrici di ovuli sono molto giovani.

Uno studio americano di 101 future mamme sui 50 anni ha, infatti, riscontrato che i rischi di complicazioni della gravidanza per le donne over 50 sono simili a quelli delle donne più giovani, che concepiscono nello stesso modo. In definitiva, si tratta di come fisicamente è in forma la madre e non solo la sua età.

Probabilmente, il fattore di rischio più importante nella gravidanza della sig.ra Raunigk è il numero di bambini che porta in grembo. Le gravidanze multiple sono sempre considerate più ad alto rischio da parte dei medici: aumenta la probabilità di un parto prematuro e di bambini con un peso inferiore alla nascita.

Il parto cesareo

Portare quattro bambini significa che è improbabile che la sig.ra Raunigk partorirà naturalmente. Il parto cesareo sarà la soluzione.

Il post-partum: la forza delle mamme

Come ogni nuovo genitore, per i primi mesi la signora Raunigk dovrà affrontare la sfida di far fronte con poco sonno a un sacco di pannolini da cambiare. Poi ci sarà il futuro da pianificare.

Il dottor Avery, esperto di fertilità presso il Birmingham Women’s Fertility Centre, sostiene che: “anche se si è in forma, non si ha la stessa energia, all’età di 45 come a 25, figuriamoci a 65 anni“. Continua, dicendo che il punto è “considerare il benessere del bambino quando si prende una decisione del genere“.

Un buon argomento su cui riflettere, tenendo conto che a ogni età e in ogni situazione i veri protagonisti sono i bambini e il loro stare bene.

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Scritto da Alessandra Lucivero

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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