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Una madre in esercizio avrà figli senza problemi al cuore

Paolo Pate | Blogger

Ultimo aggiornamento – 20 Aprile, 2015

Secondo un recente studio condotto sui topi, una madre che si mantiene in esercizio fisico durante la gravidanza riduce i rischi di dare alla luce figli con disturbi cardiaci. Questa scoperta può avere importanti implicazioni anche per l’uomo.

Piccoli disturbi cardiaci

Molti biologi hanno da tempo stabilito come il cuore sia il primo organo embrionale che si sviluppa in un feto, di solito già 10 settimane dopo il concepimento.

Spesso però, questo sviluppo non avviene al meglio: molti piccoli, infatti, nascono con difetti cardiaci congeniti, senza che si riesca ancora a determinarne bene la causa. La maggior parte di questi disturbi sono lievi, ma alcuni richiedono un intervento chirurgico invasivo subito dopo la nascita.

I cardiologi vorrebbero essere in grado di intervenire nel grembo materno, prima che questi difetti si manifestino, ma lo sviluppo precoce del cuore lo impedisce. Spesso, infatti, “il danno avviene prima ancora di sapere che esista”, rivela il dottor Patrick Y. Jay, professore associato di pediatria e genetica presso la Washington University School of Medicine che ha curato questo nuovo studio.

Madri anziane oppure ovuli anziani?

Alcuni ricercatori hanno così iniziato a studiare i fattori che potrebbero abbassare i rischi di difetti congeniti, concentrandosi principalmente sulle madri, che forniscono l’ambiente in cui il feto cresce. Nell’uomo come negli animali, madri più anziane hanno più probabilità di avere figli con problemi cardiaci. Tuttavia, non si sa ancora se questo sia dovuto all’età della madre o a quella dei suoi ovuli.

In questo nuovissimo studio, pubblicato su Nature, il dottor Jay e la sua equipe hanno eseguito un esperimento intuitivo, riunendo topi femmina (sia giovani, sia anziani) con alte probabilità genetiche di generare cuccioli con problemi cardiaci. Gli scienziati hanno poi trapiantato ovaie giovani nei topi anziani ed ovaie vecchie nei topi giovani.

È risultato che l’età delle ovaie non ha avuto alcun ruolo nel rischio di generare cuccioli con problemi cardiaci: quello che realmente incideva era l’età delle madri. Secondo il dottor Jay, questo risultato ha notevolmente incoraggiato i ricercatori, perché se la natura di un ovulo non è modificabile, alcuni aspetti di una madre invece sì.

Il metabolismo e l’esercizio fisico

Il principale sospetto è caduto sul metabolismo materno che invecchiando diventa meno efficiente. Gli scienziati hanno provato a modificare l’alimentazione di alcuni topi fornendo loro più zuccheri da sintetizzare, senza che però cambiasse nulla: la dieta non aveva importanza. Così si è arrivati a considerare l’esercizio fisico, che interessa il metabolismo come molti altri aspetti del corpo materno, sostiene il dottor Jay.

I ricercatori hanno posizionato alcune ruote nelle gabbie di topi femmina (sia giovani sia vecchie) geneticamente predisposti ad avere cuccioli con problemi cardiaci. Un altro gruppo di topi identico è stato invece lasciato senza ruote.

Al momento della nascita si è appurato come le madri più anziane che avevano fatto esercizio fisico durante la gravidanza hanno poi generato molti meno cuccioli con problemi di cuore rispetto ai topi anziani che non avevano a disposizione la ruota nella propria gabbia.

Circa il 10% dei giovani topi ha avuto cuccioli malati, indipendentemente dall’esercizio fisico. Circa il 10% dei topi anziani che correvano ha avuto cuccioli malati. Più del 20% delle madri sedentarie ha generato cuccioli con problemi cardiaci.

Quale futuro per questa scoperta?

Gli scienziati non sanno ancora come l’esercizio fisico possa aver alterato le cose, anche se si sospetta che i cambiamenti metabolici all’interno dell’utero siano coinvolti. L’esercizio fisico, infatti, è noto per la capacità di modificare il funzionamento di alcuni geni attraverso sostanze che provengono da muscoli e altre cellule. Queste sostanze, circolando nel sangue materno, possono raggiungere il feto ed il suo cuore in via di sviluppo, rivela il dottor Jay.

Al momento, però, si tratta soltanto di ipotesi, anche perché non è detto che quel che avviene nei topi si verifichi allo stesso modo anche in un corpo umano.

In ogni caso, il dottor Jay raccomanda alle donne in gravidanza di mantenersi sane e fisicamente attive: “Esistono così tanti potenziali benefici per la salute, sia della madre sia del bambino, e soltanto pochi svantaggi noti”.

Prima di iniziare qualsiasi allenamento durante la gravidanza è meglio consultare il proprio medico.

E non c’è da preoccuparsi se non si ha molta voglia o si fa troppa fatica: l’esercizio della ruota per un topo è l’equivalente di una camminata veloce per l’uomo.

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Scritto da Paolo Pate | Blogger

Scrittura, volontariato, lettura, sport, viaggi… sono davvero tante le passioni che possono descrivermi. In ognuna di queste cerco di mettere tutto me stesso per non smettere mai di crescere, cercare la mia strada ed essere felice.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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