Idropulsore dentale: cos’è e a cosa serve?

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 07 Marzo, 2025

ragazza utilizza Idropulsore dentale

L’idropulsore dentale è un dispositivo che utilizza un getto d’acqua pulsante al fine di rimuovere la placca tra denti e gengive – nelle zone più difficili da raggiungere.

Utile a fornire una pulizia completa, questo strumento non va però inteso come sostituto dello spazzolino, bensì come supplemento alla pulizia.

Cerchiamo di scoprire di più sui suoi utilizzi – ricordano di rivolgersi sempre ad uno specialista dell’igiene dentale prima di approcciarne l’uso.

Cosa sono gli idropulsori per denti?

L’idrogetto dentale costituisce una valida alternativa al filo interdentale e consiste in dispositivi che spruzzano un getto d’acqua ad alta pressione che rimuove i residui di cibo e la placca tra i denti.

Sono in molti a trovarli utili, soprattutto se si porta l’apparecchio o si hanno ponti o gengive delicate, perché puliscono bene senza dover "forzare" come con il filo interdentale.

Si tratta di uno strumento che, tramite un motore, aspira l’acqua del serbatoio e la fa fuoriuscire da una piccola punta, la cui gittata e intensità può essere regolata.

Per utilizzarli basta aggiungere acqua nel serbatoio, regolare l’intensità e puntare il getto lungo la linea gengivale; bisogna, però, ricordare che questi strumenti non sostituiscono lo spazzolino, ma aiutano ad arrivare dove quest’ultimo – o il filo interdentale – non arrivano, specialmente nei punti più difficili.

Sempre più dentisti lo consigliano per integrare la routine di pulizia quotidiana, soprattutto per chi è più soggetto a gengiviti o accumulo di placca. Non è un rimedio miracoloso, ma è un piccolo aiuto che, con l'uso costante, può fare la differenza sulla salute delle gengive.

Idropulsore per denti: perché usarlo?

Utilizzando un getto d'acqua mirato, l’idropulsore dentale può raggiungere spazi stretti tra i denti e sotto la linea gengivale, dove spesso il normale spazzolino non arriva.

Un altro vantaggio importante risiede nel fatto che gli idropulsori sono molto più delicati sulle gengive rispetto a spazzolini o fili interdentali: se si soffre di gengiviti o si hanno gengive sensibili, questo strumento può rivelarsi un alleato prezioso per mantenere la salute orale senza irritazioni.

Inoltre, l'uso regolare di un idropulsore dentale può aiutare a combattere l'alito cattivo rimuovendo residui di cibo che potrebbero altrimenti fermentare.

Infine, come detto, si tratta di un dispositivo ideale per chi indossa apparecchi ortodontici, che possono essere difficili da pulire correttamente con i metodi tradizionali.

Va sempre ricordato che l’idropulsore dentale non è in grado di rimuovere completamente la placca batterica e i residui di cibo dai denti (come farebbe una pulizia professionale dal dentista).

Idropulsori dentali: come scegliere quelli giusti

Scegliere correttamente questo apparecchio per pulizia denti dipende da alcuni fattori fondamentali.

Prima di tutto, occorre valutare le proprie esigenze personali: se si hanno gengive sensibili o si è alle prime armi con questi dispositivi, è bene cercare un modello che offra diverse impostazioni di pressione; in questo modo si potrà scegliere l’intensità giusta, iniziando magari con un getto più morbido per adattarsi.

Un altro fattore da considerare è la praticità: se si viaggia spesso o si ha poco spazio in bagno, un modello portatile potrebbe essere la soluzione migliore – si tratta di dispositivi compatti, leggeri e facili da usare anche durante le trasferte.

Se invece si opta per un dispositivo da usare a casa, un modello da tavolo potrebbe offrire maggiore potenza e un serbatoio più grande, che permette di utilizzarlo per un tempo più lungo senza interruzioni.

Infine, può essere utile verificare la qualità e la durata del dispositivo: un buon idropulsore dovrebbe essere resistente, facile da pulire e durevole.

Non bisogna mai dimenticare di controllare la disponibilità di testine intercambiabili che permettono di adattare l'idropulsore alle proprie necessità (per esempio, testine per pulire gli spazi interdentali o per chi ha apparecchi ortodontici) e che abbia una buona lunghezza del cavo di alimentazione.

Esistono diversi tipi di idropulsori dentali:

  • portatili: leggeri e compatti, possono essere facilmente portati ovunque;
  • con serbatoio incorporato;
  • con serbatorio separato e collegato al corpo tramite un tubicino;
  • regolabili: permettono di regolare la il getto e la pressione dell’acqua in base alle proprie esigenze;
  • con accessori intercambiabili: hanno punte di diverse dimensioni che ci adattano alle necessità di ciascuno;
  • a ultrasuoni: per una pulizia più profonda.

Irrigatore dentale: quando usarlo?

L’irrigatore dentale è utile in molte occasioni, ad esempio:

  • dopo ogni pasto, questi apparecchi per pulizia denti possono rimuovere rapidamente i residui di cibo tra i denti. Quando si consumano cibi che tendono a rimanere incastrati, come semi o cibi appiccicosi, un idropulsore dentale può aiutare a tenere pulita la bocca in modo efficace e veloce;
  • se si hanno apparecchi ortodontici o protesi, un irrigatore dentale è una risorsa fondamentale per mantenere una buona igiene orale;
  • quando si soffre di gengiviti o altre malattie gengivali: stimolando le gengive con il getto d’acqua, l’irrigatore dentale aiuta a ridurre l'infiammazione e a prevenire ulteriori problemi.

La pulizia con l’idropulitrice è più profonda rispetto a quella che puoi ottenere con un semplice spazzolino, aiutando a rimuovere la placca e prevenire l’accumulo di tartaro.

Se si notano gonfiore o sanguinamento gengivale, questo strumento potrebbe essere un valido supporto nel trattamento quotidiano.

Idropulsore per pulizia denti: come usarlo al meglio?

Per ottenere i migliori risultati dagli idropropulsori dentali, ci sono alcune semplici ma efficaci linee guida da seguire.

Prima di tutto, occorre scegliere acqua tiepida per evitare di irritare le gengive; qualora si desiderasse una pulizia più approfondita, è possibile aggiungere al serbatoio il collutorio o una soluzione salina – assicurandosi di non esagerare per non danneggiare il dispositivo.

Durante l’uso, posizionare il beccuccio dell’idropulsore all’ingresso della bocca e punta il getto d’acqua verso le gengive e tra i denti; poi, muoverlo lentamente passando in ogni zona della bocca per una pulizia più accurata.

Un buon trucco è cominciare con una pressione bassa, per poi aumentarla gradualmente man mano che ci si abitua al dispositivo.

Infine, dopo aver utilizzato l’idropulsore, è consigliabile completare la routine con uno spazzolino e un buon collutorio: questo aiuterà a rimuovere eventuali batteri residui e a rinfrescare ulteriormente l’alito.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Christian Raddato
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