Con l’arrivo dell’estate, è naturale per un genitore portare il proprio figlio al mare e guardarlo giocare con la sabbia. Molto spesso capita di vedere bambini mangiare piccoli granelli di sabbia, chi per sbaglio, chi di proposito. Ad ogni modo, la sabbia delle nostre spiagge è, spesso, esposta alle feci di cani e gatti randagi e può quindi ospitare migliaia di batteri, che possono far ammalare i piccoli, che sono più esposti al rischio di infezioni virali.
La maggior parte delle infezioni virali dei bambini interessano le vie respiratorie (raffreddore, mal di gola) e il tratto gastrointestinale (nausea e diarrea). Ci sono poi infezioni più serie, come il morbillo, fortunatamente diventato meno diffuso grazie alle campagne di vaccinazione. Nella maggior parte dei casi, i bambini tendono a guarire senza trattamenti specifici. In genere, il medico prescrive farmaci comuni, come ibuprofene e paracetamolo. Altre volte, può essere necessaria l’assunzione di antibiotici per il trattamento di quelle infezioni causate da batteri.
La sabbia, quindi, rappresenta l’ambiente perfetto per la diffusione di infezioni di vario tipo, se contaminata da batteri. Vediamo quali sono.
Batteri fecali nella sabbia
Può spesso capitare che le feci di animali in spiaggia facciano proliferare una moltitudine di batteri fecali. Mentre l’acqua del mare è costantemente monitorata, molta meno attenzione è rivolta alla sabbia. Si è, infatti, notato come in realtà la quantità di batteri fecali sia effettivamente superiore di 40 volte rispetto a quella registrata in mare.
Alcuni batteri fecali, come E. Coli, possono contaminare facilmente la sabbia. Questi batteri sono presenti un po’ ovunque, ma la presenza nei granelli sulla spiaggia espone i bambini a maggiori rischi di sviluppare infezioni gastrointestinali, i cui sintomi principali sono nausea e diarrea.
Questi disturbi tendono a trasmettersi mediante il contatto orale con la sabbia.
Toxoplasmosi nella sabbia
Le feci dei gatti posso causare la toxoplasmosi, un’infezione che può avere effetti devastanti per le donne in gravidanza, perché può causare malformazioni al feto. I bambini sani che si ammalano di toxoplamosi sviluppano soltanto un leggero gonfiore linfonodale. Tuttavia, i piccoli con basse difese immunitarie possono andare incontro a gravi danni cerebrali.
Per chi ha la fortuna di avere in giardino un piccolo spazio occupato dalla sabbia, è importante fare in modo che durante la notte non sia utilizzato dagli animali come una zona dove fare i propri bisogni. Se la sabbia appare bagnata, è consigliabile aspettare che si asciughi, perché l’umidità rappresenta un buon mezzo per la proliferazione batterica.
In ogni caso, è bene assicurarsi che i bambini si lavino accuratamente le mani dopo aver giocato all’aperto.
Non bisogna quindi lasciarsi spaventare e privare i propri figli della gioia di ammirare i castelli di sabbia costruiti con le loro mani. La sabbia può essere un veicolo di infezioni di vario tipo, ma bastano piccoli accorgimenti per ridurre al minimo i rischi!