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Incontinenza urinaria: ecco cosa c’è da sapere

Alessandra Lucivero

Ultimo aggiornamento – 09 Marzo, 2015

L’incontinenza urinaria, o la perdita di controllo della vescica, è un problema frustrante per milioni di persone. Non sapere quando e dove si potrebbe manifestare lo spiacevolissimo sintomo di incontinenza può influenzare tutto, dal lavoro alla vita sociale e personale. L’incontinenza urinaria colpisce indistintamente uomini e donne, ma è più comune nel gentil sesso. Gli studi dimostrano che almeno la metà delle donne anziane possono avere una qualche forma di incontinenza. Ma perché? Ecco i punti chiave che vi permetteranno di capire meglio l’origine del disturbo, e qualche consiglio per affrontarlo.

I sintomi

Il sintomo principale di incontinenza è uno stimolo alla minzione e la perdita di urina. La perdita può avvenire quando si ride, si tossisce, starnutisce, fa jogging, o si solleva qualcosa di pesante. Questo perché un qualsiasi sforzo non consente più di controllare adeguatamente la vescica, anche quando si è più giovani.

Per quale ragione?

L’incontinenza da sforzo si verifica quando i muscoli e il tessuto intorno all’apertura della vescica diventano deboli. Quando vi è più pressione contro la vescica e l’apertura non rimane chiusa, si verificano delle perdite. La pressione causata dalla tosse o da una risata può bastare a causare incontinenza. Un infortunio sportivo o gravidanze, nelle donne molto giovani, provocano queste perdita di elasticità vescicale. A volte, si può avvertire un improvviso, travolgente bisogno di fare pipì che potrebbe essere causato da spasmi muscolari della vescica. Questi spasmi possono avere origine da nervi o muscoli danneggiati. In alcuni casi, il danno può provenire da una malattia, come un ictus o una infezione o infiammazione della vescica.

…e quando la vescica si dice iperattiva?

Ci sono casi in cui parliamo di vescica iperattiva: un altro nome per l’incontinenza da urgenza. Si ha una vescica iperattiva quando lo stimolo alla minzione è frequente. Ma non tutte le persone con vescica iperattiva soffrono di incontinenza. Molte donne sono in grado di “trattenere”. Invece delle perdite di urina, il grosso problema per loro è quello di dover costantemente fermare quello che stanno facendo per andare in bagno.

Quando la colpa è dei farmaci

Questi due tipi di disturbi possono essere legati all’assunzione di farmaci. Nelle donne, ad esempio, alcune pillole per la pressione alta possono rilassare i muscoli della vescica. Alcuni tipi di antidepressivi, inoltre, causano incontinenza. Non vanno dimenticati, poi, i diuretici o le “pillole dell’acqua” per creare più urina e perdere i liquidi in eccesso.

Disturbi a parte, quali sono i rischi?

Si parla tanto di incontinenza, ma meno dei rischi. Beh, a dirla tutta, non ce ne sono di gravi. L’incontinenza non è pericolosa, ma può provocare un abbassamento dell’umore. Uno studio mostra che le donne con incontinenza hanno una minore autostima, una vita sessuale meno attiva, e più elevati livelli di depressione rispetto a quelle con vesciche sane. Si potrebbe desiderare di rimanere a casa e nascondersi, ma non deve essere così. L’incontinenza può essere gestita o addirittura curata.

La prima strada verso la cura: la diagnosi

Il primo passo è quello di scoprire esattamente di che tipo di incontinenza si tratta. Per una diagnosi sicura, il medico chiederà la storia clinica del paziente e probabilmente un campione di urina per controllare l’eventuale presenza di infezioni delle vie urinarie. Un altro esame consiste nel far tossire, in modo da rilevare l’incontinenza da stress. Può essere anche utile tenere un diario che dimostra quanto si beve, quanto si fa pipì e quanto spesso si hanno le perdite.

Ci sono poi numerosi esami consigliati:

  • immagini a ultrasuoni per mostrare come la vescica e l’uretra cambino quando si fa pipì o si tossisce;
  • stress test della vescica;
  • cistometria per misurare la pressione della vescica e aiutare a diagnosticare l’incontinenza da urgenza;
  • risonanza magnetica.

Una volta riscontrato il disturbo che fare?

Riscontrato il problema, si passa all’azione. Molte donne con incontinenza lieve possono fermare le perdite semplicemente bevendo meno. Anche stare lontano da caffè, tè, bibite gassate e caffeina aiuta. La caffeina può, infatti, creare più di urina. Un’altra strategia è quella di svuotare la vescica regolarmente, ogni due-quattro ore. Inoltre, siccome l’incontinenza da sforzo è causata da muscoli pelvici deboli, si può cercare di rafforzare i muscoli. Lo si può fare con gli esercizi di Kegel: stringendo la vescica per 10 secondi, per poi rilassarsi. È bene fare tre o quattro set ogni giorno.

Quando gli aggiustamenti nello stile di vita non aiutano, potrebbe essere necessario parlare con il medico. Se si soffre di incontinenza da sforzo, un pessario può aiutare. Questo è un dispositivo che può essere messo nella vagina per aiutare a ridurre le perdite. Si può indossare continuamente o solo se necessario, ad esempio durante un duro allenamento.

In alcuni casi, i medici suggeriscono farmaci anticolinergici. Queste pillole o cerotti bloccano alcuni dei nervi nel muscolo della vescica. Iniezioni di botox nel muscolo della vescica possono rilassare e permette di tenere più urina. Le iniezioni di Botox non sono permanenti, ma possono durare fino a otto o nove mesi.

Quando cedere alla chirurgia?

La chirurgia per l’incontinenza da stress è una procedura ambulatoriale. Un medico può impiantare un dispositivo che stimola i nervi vicino alla vescica e controlla gli spasmi con segnali elettrici. Per l’incontinenza da stress, i medici possono inserire nella vescica un “sling” – un pezzo di tessuto o di materiale che contiene la vescica e previene le perdite. Un’altra procedura consiste nel tirare la vescica fino a una posizione più normale, senza un’imbracatura.

Un’alternativa alle cure

Se si sceglie di convivere con l’incontinenza, non si può che utilizzare prodotti come salvaslip, pannolini per adulti e biancheria intima in plastica rivestita. Esistono anche protezioni per la biancheria da letto.

E se la si volesse solo prevenire?

Di certo, la prevenzione è la miglior cura. Ci sono diversi modi per ridurre il rischio di incontinenza. Tra questi:

  • mantenere un peso sano
  • fare esercizi quotidiani di Kegel
  • non fumare
  • bere meno caffè

Vi consigliamo di seguirli, non si sa mai.

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Scritto da Alessandra Lucivero

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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