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I rischi delle punture di zecche: la malattia di Lyme

Valerio Gestri | Blogger

Ultimo aggiornamento – 09 Giugno, 2022

Esistono moltissime malattie trasmesse da zanzare, zecche e pulci nel mondo Occidentale. La Borrelia burgodoferi è il batterio responsabile della malattia di Lyme, che è stata riconosciuta per la prima volta negli Stati Uniti nei primi anni ‘70 nel Connecticut.

Il  morbo di Lyme  è molto pericoloso: la minaccia che rappresenta è diventata sempre più evidente negli ultimi anni. Le stime indicano che più di 300.000 persone contraggono questa malattia ogni anno negli Stati Uniti e più di 65.000 casi vengono diagnosticati in Europa. Tuttavia, il vero numero di persone colpite è probabilmente sottostimato a causa delle limitazioni dei test diagnostici attuali.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Quali sono gli effetti di questa malattia causata da una puntura di zecca? Vediamolo insieme.

Cos'è la malattia di Lyme?

Come accennato in precedenza e riportato anche dal Center for Disease Control and Prevention, la Borrelia burgdorferi è il batterio che provoca la malattia di Lyme.

Si tratta di una spirocheta (batterio spiraliforme) che si compone di più di 20 sotto-specie, cinque dei quali possono causare malattie negli esseri umani. Borrelia può prosperare all’interno della zecca, dove migrano dall’intestino alle ghiandole salivari.In questo modo, possono penetrare la pelle umana. 

Le zecche (in particolare, del genere Ixodes) rappresentano il vettore della patologia: il batterio è “raccolto” dalle zecche, che, succhiando il sangue degli animali infetti, lo trasmettono attraverso il morso all’uomo.

Inoltre, le zecche possono anche trasmettere altri batteri patogeni e virus, quindi può essere difficile da diagnosticare la malattia di Lyme tra il numero potenzialmente elevato di infezioni che possono essere state contratte a seguito della puntura di zecca.

Ma non è solo delle zecche ci si deve preoccupare: anche pidocchi, pulci e zanzare possono contenere la Borrelia, che può essere trasmessa da persona a persona attraverso: la saliva, i trapianti di organi, le trasfusioni di sangue, il contatto sessuale o il latte materno. Addirittura, si pensa che la malattia di Lyme possa essere trasferita a un feto attraverso la placenta, ma questo è ancora da dimostrare.

Gli effetti della puntura

puntura zecca

Alcuni individui sviluppano un gonfiore, chiamato migrans Erythma, nel punto della puntura della zecca, da 3 a 30 giorni dopo l’infezione. Appena l’infezione si è diffusa, la Borrelia può colpire anche:

  • altri siti della pelle;
  • il sistema nervoso;
  • le articolazioni;
  • il cuore. 

L’infezione del cervello è una complicanza rara ma potenzialmente grave. Questa può anche causare danni neurologici permanenti.

Per la trasmissione del microrganismo che causa la malattia di Lyme è necessario che la zecca rimanga attaccata per un periodo prolungato, superiore alle 24- 36 ore. Quindi, la rimozione dell’insetto è fondamentale e dev’essere effettuata il prima possibile.

A causa di questa vasta gamma di sintomi non specifici, i pazienti spesso non hanno una chiara visione delle diagnosi o del trattamento. Quando si sospetta una persona abbia la malattia di Lyme, devono essere effettuati dei test di laboratorio per la ricerca di anticorpi specifici contro la Borrelia burgdorferi

Alcuni pazienti, circa il 10-20%, è in grado di sviluppare una condizione cronica debilitante, chiamata post-trattamento della sindrome della malattia di Lyme, con sintomi che includono:

  • l’artrite;
  • la stanchezza;
  • i dolori muscolari;
  • i disturbi cognitivi lievi, come il mal di testa e i disturbi del sonno.

Purtroppo, non esiste attualmente alcun vaccino disponibile contro la malattia di Lyme. Tuttavia, ci sono misure che possono ridurre il rischio di infezioni, tra cui il fatto di evitare le zone infestate dalle zecche, indossando metodi di protezione personali e l’uso di trattamenti antimicrobici a seguito di una puntura di zecca.

Il trattamento tempestivo per la malattia di Lyme è fondamentale per prevenire la malattia ed evitare i sintomi di lunga durata.

Le prime fasi della malattia di Lyme possono essere efficacemente trattate con antibiotici, ma i pazienti con la variante cronica possono richiedere mesi o anche anni di trattamento prima di risolvere il problema. Purtroppo, alcuni medici vedono ancora gli antibiotici come l’unica soluzione a questa malattia, ma i pazienti con infezioni croniche necessitano di assistenza multidisciplinare per affrontare tutte le infezioni simultanee, fornendo un aiuto per il sistema immunitario e per la gestione di altre eventuali complicazioni di salute.

Complicazioni della malattia di Lyme

Con il trattamento e il tempo, i sintomi della malattia di Lyme, causati da una puntura di zecca, di solito migliorano. 

Se viene diagnosticata questa malattia, vengono dati degli antibiotici per 2-4 settimane. Se i sintomi dovessero persistere ben oltre il tempo standard del trattamento, è possibile effettuare un post-trattamento.

Circa 1 persona su 10 ha dei sintomi persistenti, che possono andare avanti per mesi. Alcuni chiamano la malattia di Lyme “il grande imitatore”, perché i suoi sintomi tendono a imitare quelli di molti altri problemi. I sintomi principali del disturbo comprendono:

  • Fatica: segnali più comuni riguardano una sensazione di stanchezza, spossatezza e fatica, che si manifesta insieme ai dolori muscolari diffusi e ai forti mal di testa. I sintomi sono simili a quelli della sindrome da fatica cronica o della condizione dolorosa chiamata fibromialgia.
  • Artrite e dolori articolari: almeno la metà delle persone affette dalla malattia di Lyme ha una forma di artrite. Spesso possono essere avvertiti dolori e rigidità articolare in tutto il corpo o in una sola articolazione, come ad esempio quella del ginocchio. Di solito l’artrite se ne va dopo un po’ di tempo, ma potrebbe anche continuare.
  • Problemi a livello cerebrale: molte persone con questa patologia hanno hanno forti mal di testa e lamentano problemi della memoria a breve termine e del pensiero.
  • Intorpidimento: questa malattia può anche portare formicolii, dolori lancinanti o una perdita di sensibilità che possono colpire le braccia, il viso, le mani o le gambe.
  • Paralisi di Bell: quando la malattia di Lyme cronica colpisce i nervi del viso faccia, siamo in presenza della paralisi di Bell, che potrebbe anche andare a colpire l’udito o la vista.
  • Problemi di cuore: raramente la malattia di Lyme causa danni agli organi. Il cuore potrebbe però battere in modo irregolare o troppo lentamente e anche i polmoni potrebbero essere colpiti.
  • Depressione e lo stress: la malattia di Lyme per sé non causa depressione, tuttavia, far fronte a sintomi che persistono a lungo dopo la fine del trattamento può essere difficile. Questo può comportare stress, ansia e depressione, perciò si consiglia di rivolgersi ad uno specialista.

Dunque, è importante non sottovalutare le conseguenze della malattia di Lyme e di consultare il medico.

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Scritto da Valerio Gestri | Blogger

Laureato in Lettere Moderne, ho una pluriennale esperienza nella redazione di contenuti. Dopo aver lavorato come redattore cartaceo e multimediale, collaboro come freelance, coltivando le mie passioni: la scrittura e l'informazione!.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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