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Con Omicron 2 anche vomito e diarrea? Differenze da Omicron 1 e sintomi a cui prestare attenzione

Redazione

Ultimo aggiornamento – 17 Marzo, 2022

Covid 19: Omicron 2

Omicron 2 è arrivata anche in Italia e, soprattutto negli ultimi giorni, la sua presenza è quanto mai evidente. Già, pare infatti che si stia assistendo a una nuova risalita dei contagi, con una percentuale di infezioni legate a quest'ultima variante che supera il 50%. Risultato? Con un'alta probabilità, entro Pasqua, dovremmo aspettarci una nuova ondata, la sesta. 

Ma cosa sappiamo di Omicron 2 (e 3)? Facciamo il punto. 

Omicron 2 è più infettiva?

Sì, ancora una volta, la capacità infettiva della nuova Omicron è più alta della precedente e può colpire tutti, soggetti vaccinati compresi, con le dovute distinzioni in termini di gravità. Sembra, infatti, avere un più 30% di velocità di infezione e sfuggire agli anticorpi. 

Chi ha, infatti, completato il quadro vaccinale, con la dose booster, ha una maggiore protezione, con meno rischio di ospedalizzazione per un periodo di almeno 4-5 mesi dall'ultima dose. 

Chi è più colpito da Omicron 2, secondo gli ultimi dati?

Bambini e adolescenti sono i soggetti più colpiti e, di conseguenza, veicolo prediletto del nuovo virus. 

Scambi relazionali sommati a un ciclo vaccinale assente o incompleto rendono i giovanissimi un terreno feritile per la propagazione di Omicron 2. E, questa volta, i sintomi appaiono un tantino differenti. 

Omicron 2 e Omicron 1: le differenze 

Nella variante BA1 (Omicron originale) la sintomatologia che si accusa è più simile al Coronavirus "consueto", ovvero disturbi a carico delle alte vie respiratorie e della gola. 

Omicron 2 (e 3), invece, apre la strada ad ulteriori sintomi di natura gastroenterica, ovvero nausea, vomito, diarrea, secondo le ultimissime segnalazioni. Restano, poi, sempre presenti: 

  • Febbre 
  • Debolezza eccessiva 
  • Mal di testa
  • Naso che cola e mal di gola 

Cosa fare in questi casi?

La raccomandazione è di effettuare quanto prima un tampone e comunicare l'esito - se positivo - al medico di base. L'isolamento è l'attenzione alla propria salute sono necessari. 

Più in generale, pensando alla situazione attuale, è bene mantenere ancora le mascherine nei luoghi chiusi e le Ffp2 sui trasporti pubblici. 

Omicron: dopo quanto ci si può reinfettare?

Secondo gli esperti, guardando in particolare all'Inghilterra "non è stata rilevata alcuna reinfezione da BA.2 confermata dalla sequenza a seguito di un'infezione da BA.1", almeno nel breve periodo. 

Uno studio svolto dal Medical Center di Boston afferma che sino a che BA.2 non sarà la variante dominante, la possibilità di contrarre nuovamente lo stesso virus è quasi impossibile.

In ogni caso, le risposte non sono assolutamente certe e, quindi, la raccomandazione è di prestare massima attenzione. 

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Revisionato da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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