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7 situazioni che compromettono l’efficacia della pillola anticoncezionale

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 02 Marzo, 2016

La pillola anticoncezionale è un metodo di controllo delle nascite che ha una percentuale di successo altissima. Ci sono però molti falsi miti che aleggiano intorno alla sua reale efficacia, ma si tratta per lo più di leggende.

Come agisce la pillola anticoncezionale?

Innanzitutto, va chiarito che esistono 2 tipi di contraccettivi orali:

  1. quelli a base di associazioni estro-progestiniche (pillola anticoncezionale combinata);
  2. i progestinici da soli (minipillola).

La più utilizzata è sicuramente la pillola anticoncezionale combinata. Nella maggior parte delle preparazioni estro-progestiniche (pillole anticoncezionali di seconda generazione), il componente estrogenico principale è l’etinilestradiolo. Il progestinico può essere il noretisterone, il levonorgestrel, l’etinodiolo o, nelle pillole di terza generazione, il desogestrel o il gestodene, dotati di una minore azione androgenetica.

La pillola combinata deve essere assunta per 21 giorni consecutivi, seguiti da 7 giorni di pausa. La pillola inibisce la secrezione delle gonadotropine (FSH ed LH) e, di conseguenza, blocca l’ovulazione.

I due ormoni nel loro insieme alterano l’endometrio in modo da sfavorire l’impianto dell’ovulo. Possono anche interferire con le contrazioni muscolari coordinate della cervice, dell’utero e delle tube di Falloppio, ritenute necessarie affinché si verifichino la fecondazione e l’impianto dell’ uovo.
Quando, dopo 21 giorni, cessa l’assunzione, la mancanza del progestinico determina la falsa mestruazione.

Sebbene la loro efficacia sia molto alta, esistono delle situazioni reali che possono metterne a rischio l’effetto.

Andiamo a vederne 7 insieme:

  1. La pillola anticoncezionale va presa ogni giorno. Saltarne una potrebbe esporci al rischio gravidanza, specialmente se si tratta di una delle prime del ciclo. La dottoressa Nikki Zite, dell’Università del Tennesee Graduate School of Medicina, afferma che saltare la pillola a metà o verso la fine della confezione potrebbe anche non creare problemi, ma saltare la prima potrebbe essere più pericoloso. Infatti, la prima settimana dell’assunzione della pillola è la più importante per fermare lo sviluppo dell’uovo. Se se ne salta una a metà si può rimediare prendendola appena possibile, ma nel caso in cui si dovesse dimenticare di assumerne due di seguito è meglio astenersi dal fare sesso non protetto.
  2. Chi soffre di infiammazioni intestinali o altri disturbi digestivi potrebbe non assorbire correttamente gli ormoni contenuti nella pillola anticoncezionale, andando così ad annullarne l’effetto. La Mayo Clinic afferma che se si è avuto diarrea o vomito forte per 2 giorni o più ci si deve comportare come se non si fosse assunto la pillola (si vomita entro le 2 ore successive alla assunzione del contracettivo, è come se non si è assunto nulla). Nel caso in cui si soffra di malattie croniche di questo genere è meglio scegliere un metodo contraccettivo diverso da quello orale.
  3. Gli effetti della pillola vengono alterati dall’assunzione di farmaci epilettici o per l’emicrania. La dottoressa Zite ci informa che ci sono dei farmaci che possono andare ad agire alterando gli effetti di questo metodo contraccettivo.
  4. Non è necessario prendere la pillola ogni giorno alla stessa ora, a meno che non si tratti di pillole di solo progestinico. Questi farmaci vengono usati durante l’allattamento o quando la donna non può assumere estrogeni. Sono prodotti che vanno ad agire, rendendo l’ambiente della cervice sfavorevole per gli spermatozoi.
  5. Ci sono alcune tipologie di antibiotici che possono andare a influire sull’efficacia della pillola anticoncezionale. Questi sono la rifampicina e la rifabutina, usati nel trattamento di meningite e tubercolosi.
  6. I farmaci per la cura dell’HIV possono compromettere l’efficacia della pillola. Gli inibitori della proteasi e gli inibitori della trascrittasi inversa non nucleosidici possono influire sul livello degli ormoni nel sangue.
  7. L’erba di San Giovanni, usata per curare ansia e depressione, può andare a interferire con gli estrogeni, quindi evitatene l’assunzione se usate la pillola come metodo contraccettivo.

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Simona Fenzi | Blogger
Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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