La situazione Covid-19 in Italia vede un calo dei contagi rispetto alle settimane precedenti, con cambiamenti e aggiornamenti da parte del Governo dei provvedimenti in merito alle regole da seguire nei prossimi giorni.
Ma a che punto siamo con i vaccini e quali sono gli ultimi sviluppi? È prevista una quarta dose?
Facciamo il punto.
Vaccini e copertura vaccinale: a che punto siamo?
Ad oggi, in Italia, sono state somministrate circa 132 milioni di dosi di vaccini.
Circa il 90% delle persone sopra i 12 anni ha completato il ciclo vaccinale, mentre sono state somministrate più di 32 milioni di terze dosi “booster”. A riportarlo, è il sito del Governo che è in continuo aggiornamento.
Sempre dal report, si evince che ci sono quasi 2 milioni di italiani che risultano essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi, ma che non si sono sottoposti a vaccinazione.
Nel frattempo, continuano ad emergere studi e ricerche per cercare raccogliere sempre più informazioni dettagliate sul Coronavirus e sulla durata dell’efficacia dei vaccini, soprattutto per il sopraggiungere delle nuove varianti dall’inizio della pandemia.
Ci sarà una quarta dose?
Com’è noto, uno dei primi Paesi a procedere con la somministrazione di una quarta dose di vaccino è stato Israele; inoltre, anche alcuni Paesi europei hanno deciso di destinare una ulteriore dose ai soggetti più fragili di salute.
In Italia, cosa dicono gli esperti?
L’ipotesi di una quarta dose di vaccino, almeno per gli immunodepressi, è al vaglio degli esperti. In questo senso, per i vertici dell’Agenzia Italiana del Farmaco, si dovrà intendere come un richiamo vaccinale, da somministrare annualmente.
Tuttavia, anche da parte dell’Ema la parola chiave al momento sembra essere cautela, in attesa di avere ulteriori prove cliniche per rendere concreta l’opzione di una quarta dose.
Dunque, nonostante l’attenzione massima, l’ipotesi di una quarta dose in Italia al momento sembra essere in stallo. In ogni caso, è importante mantenere alta la guardia.
Covid-19 e varianti: c’è il rischio di una nuova mutazione?
Come riportato dai media internazionali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità non esclude la possibilità della presenza di ulteriori varianti del Covid-19.
Dunque, non ci sono garanzie per il futuro. Ciò che conta è continuare, come sempre, ad agire per limitare il contagio anche attraverso i vaccini, come sostenuto dagli esperti.
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In arrivo un vaccino per contrastare tutte le varianti? Cosa ci dice il nuovo studio dell’Istituto Superiore di Sanità
Al momento, la questione Covid-19 è ormai all’ordine del giorno e non esente da studi approfonditi.
L’ultimo è stato condotto proprio dall’Istituto Superiore di Sanità, nell’ambito della ricerca di un vaccino che possa essere in grado di contrastare le varianti del Coronavirus e basato sulla proteina N che, a differenza della proteina Spike, non presenta mutazioni tra le varianti.
Le osservazioni sperimentate sugli animali sembrano registrare esiti entusiasmanti, poiché in grado di generare una memoria immunitaria a livello polmonare efficace e una risposta ottimale da parte delle vie respiratorie.
Si spera che questo nuovo approccio possa funzionare anche nei test sull’uomo.
Non ci resta che rimanere in attesa di ulteriori notizie.