Per alcune persone il Covid-19 non cessa dopo qualche settimana, quando il tampone restituisce esito negativo e la febbre scende. Alcuni sintomi, infatti, perdurano nel tempo. Si parla di long Covid: del Covid che dura a lungo e si trascina per mesi. Ma cosa si intende esattamente e quali sono i suoi sintomi?
Long Covid: cosa significa
Anche se la maggior parte delle persone che si è ammalata di Covid-19 migliora nel giro di qualche settimana o mese di malattia, in alcuni casi la condizione si cronicizza. Il long Covid è, appunto, un Covid dalla degenza lunghissima, che si protrae per mesi. Tende a manifestarsi più nelle donne che negli uomini e più i giovani che gli anziani.
Uno studio svedese pubblicato su Jama cerca di studiarne le caratteristiche, a partire da una campionatura di 2.100 impiegati ospedalieri: il 20% di loro aveva avuto il Covid e aveva sviluppato gli anticorpi contro SARS-CoV-2. Dopo otto mesi dalla prima infezione, il 26% di chi si era infettato lamentava ancora la presenza di sintomi, spesso presenti da ben sei mesi.
Alcuni di questi sintomi hanno fortemente impattato sullo stato psicologico, lavorativo e sociale dei soggetti, come i classici perdita di gusto e olfatto, difficoltà respiratorie e affaticamento.
Long Covid: sintomi
I sintomi del long Covid possono dunque durare settimane o mesi a seguito della prima infezione da virus che causa Covid-19. Il long Covid può verificarsi in chiunque abbia già avuto Covid-19, anche se la malattia si era presentata in forma blanda o asintomatica.
Le persone con long Covid sperimentano diverse combinazioni dei seguenti sintomi:
- Stanchezza o affaticamento
- Difficoltà a pensare o concentrarsi (nota anche come "brain fog")
- Mal di testa
- Perdita di olfatto e gusto
- Vertigini
- Aumentato battito cardiaco e palpitazioni
- Dolore al petto
- Difficoltà respiratorie o mancanza di respiro
- Tosse
- Dolori articolari o muscolari
- Depressione o ansia
- Febbre
- Sintomi che peggiorano dopo attività fisiche o mentali
Ci si chiede a questo punto se vi possono essere delle conseguenze neurologiche e se il vaccino anticovid contrasterà anche questa forma di Covid prolungato. Regno Unito e Stati Uniti si stanno già attrezzando per porre rimedio alla situazione, stanziando rispettivamente 20 milioni di sterline e 1,5 miliardi di dollari per sostenere assistenza e ricerca in modo da riuscire così a gestire gli strascichi del Covid.