icon/back Indietro Esplora per argomento

Sindrome di Tourette? Un nuovo trattamento per migliorare i sintomi

Camilla Mantegazza | Web Editor e Social Media Manager a Pazienti.it

Ultimo aggiornamento – 29 Gennaio, 2018

sindrome di tourette e stimolazione cerebrale profonda

Da molti anni, i neuroscienzati si sono concentrati sullo studio del cervello umano di pazienti affetti dalle più disparate condizioni neurologiche. E degli ottimi risultati sono stati raggiunti grazie a quel trattamento chirurgico noto come stimolazione cerebrale profonda (DBS), tramite il quale si tenta di ridurre i sintomi motori di disturbi come il Parkinson, la distonia o il tremore essenziale.

Ora, la scienza sta per fare un nuovo passo avanti. Quest’approccio, infatti, si vorrebbe utilizzare per ridurre i sintomi dei pazienti che soffrono di sindrome di Tourette, un disturbo che interessa lo 0,05 per cento della popolazione e che si manifesta, sin dalla tenera età, con tic singoli o multipli che tendono a peggiorare col tempo, accompagnandosi inoltre a brontolii, sospiri rumorosi, grida, colpi di tosse, disturbi ossessivo-compulsivi e imprecazioni immotivate. Vediamo insieme quali sono le novità.

Stimolazione cerebrale profonda: una nuova cura per la sindrome di Tourette?

Che sia per la cura del Parkinson o per la cura della sindrome di Tourette, la stimolazione cerebrale profonda è un vero e proprio intervento chirurgico che prevede la perforazione del cranio in anestesia locale.

Il trattamento, infatti, consiste nell’impianto chirurgico di elettrocateteri in quelle aree del cervello deputate al controllo dei movimenti e di un dispositivo medico nei pressi della clavicola o della regione addominale. Quest’ultimo strumento, molto simile a un pacemaker cardiaco, invia degli impulsi elettrici agli elettrodi già situati nelle aree cerebrali, bloccando proprio quei segnali che provocano dei sintomi motori disabilitanti, dalla causa incerta. In questo modo, i pazienti riescono ad avere un vero e proprio miglioramento del proprio quadro clinico.

Il dr. Michael Okun, presidente di neurologia all’Università della Florida e coordinatore della ricerca sulla stimolazione cerebrale profonda per la cura della sindrome di Tourette, si è mostrato molto speranzoso, tanto più che la ricerca presenta un carattere collettivo. Gli studi, infatti, sono stati eseguiti in più cliniche e condivisi in un unico database, in modo tale da aumentare il numero dei dati, dei pazienti coinvolti e dei risultati tangibili.

Come migliorare i tic della sindrome di Tourette

I primi risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista JAMA Neurology. E sono molto incoraggianti. Su 171 pazienti provenienti da 31 istituti e 10 paesi, la stimolazione cerebrale profonda ha determinato una riduzione del 44% dei tic associati alla sindrome di Tourette.

Ovviamente, come sottolineato dallo stesso Okun, la via chirurgica non è e non deve essere la prima opzione per chi soffre di questa sindrome.

«L’utilizzo di questo dispositivo non è adatto a tutti ha affermato – Chi soffre di sindrome di Tourette dovrebbe tentare tutte le terapie farmacologiche e comportamentali prima di sperimentare l’opzione chirurgica anche se, in quest’ultimo caso, il trattamento potrebbe essere più efficiente e personalizzato».

Ad oggi, infatti, è possibile alleviare i sintomi tramite la somministrazione di farmaci e una cura psicologica e comportamentale. Ed è vero, interventi terapeutici migliorano sensibilmente la qualità della vita dei giovani pazienti, in particolare quando sono afflitti da forme gravi della malattia. Fino ad oggi, la chirurgia è sempre stata considerata una opzione dall’esito in certo. Ma i risultati del team di Okun sembrano essere alquanto incoraggianti.

Condividi
Camilla Mantegazza | Web Editor e Social Media Manager a Pazienti.it
Scritto da Camilla Mantegazza | Web Editor e Social Media Manager a Pazienti.it

Con Pazienti.it ho l’occasione di “impugnare la penna” ogni giorno, costruire piani editoriali su misura dei lettori e rispondere attraverso i contenuti a tutte le curiosità di salute di chi ci segue. Il blog e i social rappresentano un canale di comunicazione immediato e ricco di stimoli, che cerco di cogliere pienamente.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Nervo trigemino
Dolore al nervo trigemino: cosa causa l'infiammazione e come alleviarla

Dolore al nervo trigemino: quali sono le cause e perché la vitamina B12 può essere d'aiuto? Lo spieghiamo in questo approfondimento.

mascherina-per-dormire-su-sfondo-azzurro-con-stelline
L’impatto dell’insonnia sulla nostra vita: ecco cosa dicono gli esperti

Non si può vivere bene di giorno se non si dorme bene di notte. Gli esperti ci spiegano perché l’insonnia cronica impatta fortemente sulla vita delle persone che ne soffrono. 

icon/chat