Social Media: l’uso eccessivo può allontanarci dal corpo? Ecco la scoperta

Alessandra Familari | Autrice e divulgatrice informazione sanitaria
A cura di Alessandra Familari
Autrice e divulgatrice informazione sanitaria

Data articolo – 15 Dicembre, 2025

Una persona davanti ai social media.

L’uso costante e intenso dei social media può modificare il modo in cui una persona percepisce il proprio corpo e le proprie sensazioni fisiche? Una nuovissima ricerca sembra dare una risposta affermativa.

Il nuovo studio italiano pubblicato sul Journal of Behavioral Addictions, analizza per la prima volta la direzione del legame tra social network e distacco dalla corporeità.

Ma vediamo cosa significa e quali sono le evidenze specifiche.

Quando il corpo passa in secondo piano

La ricerca, condotta su 216 studenti universitari italiani tra i 18 e i 33 anni, ha seguito i partecipanti per quattro mesi, valutando il rapporto tra uso dei social media, attenzione alle sensazioni corporee e tendenza alla dissociazione. 

Oltre la metà dei giovani coinvolti ha riferito di trascorrere almeno due ore al giorno sui social, con Instagram come piattaforma più utilizzata, seguita da TikTok.

Il dato più rilevante emerso dallo studio è che non è il disagio corporeo a spingere verso un uso problematico dei social, ma avviene il contrario: è l’esposizione intensa e continuativa ai social network a favorire, nel tempo, una maggiore distanza dalla percezione del proprio corpo.

Social “appearance-based” e dissociazione corporea

Secondo i risultati dello studio, ad assumere il ruolo principale nella dissociazione dal corpo sono le piattaforme basate sull’immagine, in particolare quelle che incentivano la costruzione e la modifica dell’aspetto fisico. 




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L’uso ripetuto di filtri, ritocchi e contenuti visivi orientati all’apparenza può portare a una progressiva trasformazione del modo in cui una persona si rappresenta e si osserva.

In questo processo, il corpo tende a essere vissuto più come un oggetto da guardare dall’esterno che come una fonte di sensazioni interne. Nel tempo, questa prospettiva può tradursi in una riduzione dell’attenzione verso segnali corporei fondamentali, vediamo quali:

  • fame;
  • stanchezza;
  • tensione;
  • rilassamento.

Ma quali sono i principali effetti osservati dallo studio?

L’analisi longitudinale ha evidenziato che un uso problematico dei social media è associato a molteplici conseguenze.

Ecco quali:

  • maggiore dissociazione corporea, ovvero la sensazione di essere distanti dal proprio corpo;
  • ridotta attenzione alle sensazioni fisiche quotidiane;
  • aumento dell’assorbimento immaginativo, la tendenza a perdersi in mondi mentali e fantasie;
  • minore consapevolezza dell’ambiente reale e di ciò che accade intorno.

Questi effetti non si rivelano immediati, essi si sviluppano in modo graduale, suggerendo un impatto silenzioso e oltremodo rilevante sulla salute psicofisica.

I social media allontanano dal corpo: conseguenze per la salute mentale

Il distacco dalla corporeità è un aspetto spesso sottovalutato, ma centrale per il benessere mentale. La capacità di riconoscere e interpretare le sensazioni fisiche è infatti legata alla regolazione emotiva, alla gestione dello stress e alla percezione di sé. 

Un indebolimento di questo legame può rendere più difficile ascoltare i segnali del corpo e rispondere in modo adeguato ai propri bisogni.

Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di promuovere un uso più consapevole dei social media, soprattutto tra i giovani, tenendo conto non solo degli effetti sull’autostima o sull’umore, ma anche delle possibili conseguenze sul rapporto con il corpo e con l’esperienza fisica.

Dai risultati emerge l'esigenza di capovolgere le proprie abitudini in relazione ai social media: ripensarne l’utilizzo, evidenza dopo evidenza sembra essere quantomai fondamentale per un reale benessere psicofisico. 

Si rivela evidente, dunque, come la riduzione di una esposizione compulsiva, diversificare i contenuti e mantenere un contatto attivo con il proprio corpo attraverso attività fisiche, pause digitali e attenzione alle sensazioni può rappresentare una strategia concreta per proteggere il benessere mentale in un era dominata da abitudini digitali.


Fonti:

PubMed -  A 2-wave study on the associations between dissociative experiences, maladaptive daydreaming, bodily dissociation, and problematic social media use

 

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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