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Tumore alla colecisti: sintomi e sopravvivenza

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 10 Agosto, 2023

tumore-colecisti

Il tumore alla colecisti è una patologia molto rara – ma, allo stesso tempo, altrettanto pericolosa – che può colpire l'organo deputato alla conservazione e alla concentrazione della bile.

Spesso, i sintomi del tumore alla colecisti possono essere simili a quelli di altre patologie, pertanto è necessario rivolgersi ad un medico specialista per una diagnosi corretta – se individuato tardivamente, infatti, la gravità della neoplasia aumenta.

Andiamo ad approfondire i sintomi del tumore alla colecisti, scoprendo anche quali sono le possibilità di sopravvivenza.

Quali sono i sintomi del cancro alla colecisti?

La colecisti, o cistifellea, è un organo dalle fattezze di una pera situato nella parte superiore dell'addome, sotto il fegato. La sua funzione principale è quella di immagazzinare la bile prodotta dal fegato e di liberarla nell'intestino tenue durante la digestione dei grassi.

Una neoplasia alla colecisti è particolarmente difficile da diagnosticare nelle sue fasi iniziali, dal momento che manifesta disturbi vaghi e poco specifici.

I sintomi sono molto generici e si manifestano attraverso:

  • dolore addominale;
  • nausea;
  • vomito;
  • indigestione;
  • senso di debolezza;
  • perdita di appetito e peso;
  • ittero (colorazione giallastra della pelle e della parte bianca degli occhi).

Questi sintomi possono essere confusi con una colecistite, ovvero un'infiammazione della colecisti.

L'ostruzione biliare causata dal cancro alla cistifellea può manifestarsi anche attraverso:

  • prurito cutaneo;
  • feci color argilla;
  • urina color cola.

In fase avanzata, invece, il cancro alla cistifellea può causare:

  • ascite (grave accumulo di liquidi a livello della pancia);
  • ostruzione intestinale, che indica la presenza di metastasi;
  • ingrandimento del fegato (epatomegalia);
  • presenza di massa palpabile addominale.

I soggetti con colangiocarcinoma intraepatico vedono comparire tardivamente sintomi come ittero e occlusione della via biliare; invece, nei colangiocarcinomi perilari e distali, questi sintomi compaiono più velocemente e si accompagnano a:

  • nausea;
  • perdita di peso;
  • dolore addominale diffuso.

Risulta importante prestare attenzione alla manifestazione di tali sintomi e sottoporsi a controlli medici regolari per individuare, in modo tempestivo, eventuali problemi alla cistifellea.

Il tumore alla colecisti può evolversi in adenocarcinoma e adenoma (che, inizialmente, è tumore epatico benigno ma, in rari casi, può rompersi e sanguinare o diventare maligno).

Diagnosi di tumore alla cistifellea

Spesso, la scoperta di un tumore alla cistifellea avviene durante un esame di routine o un intervento chirurgico per altre ragioni.

Per effettuare una corretta diagnosi di tumore della cistifellea, occorre prima valutare i sintomi e i fattori di rischio attraverso l'esame dei sintomi clinici come ittero, gonfiore addominale e ingrossamento degli organi; è importante anche verificare la presenza di familiarità con casi di tumore della cistifellea o delle vie biliari nella famiglia.

Lo specialista di riferimento valuterà i livelli di enzimi epatici nel sangue come:

  • fosfatasi alcalina;
  • transaminasi;
  • bilirubina;
  • gamma-GT.

Occorre sottolineare, però, che livelli elevati di marcatori tumorali come CEA e CA19-9 non confermano la diagnosi di neoplasia.

Per favorire la diagnosi dei tumori alle vie biliari, ci sono diversi strumenti diagnostici a disposizione del medico:

  • ecografia addominale;
  • risonanza magnetica;
  • tomografia computerizzata (TC).

Per confermare la diagnosi, inoltre, è possibile ricorrere a esami più invasivi come:

  • colangioecografia;
  • ecoendoscopia;
  • colangioscopia;
  • colangiografia retrograda endoscopica (ERCP);
  • colangiografia percutanea transepatica.

Nei soggetti non operabili, infine, la biopsia è fondamentale per identificare le caratteristiche specifiche del tumore e per scegliere la terapia non chirurgica più adatta.

Tumore della colecisti: le possibilità di sopravvivenza

In linea generale, la diagnosi di cancro di tumore alla colecisti è negativa e viene influenzata da fattori come:

  • l’operabilità;
  • la risposta alla chemioterapia;
  • lo stadio a cui viene scoperto il tumore;
  • la posizione specifica della neoplasia.

Secondo studi dell'American Cancer Society, la percentuale di sopravvivenza a 5 anni varia in base alla presenza di metastasi:

  • in assenza di diffusione metastatica, la possibilità è del 66%;
  • con una diffusione regionale è del 28%;
  • con diffusione a distanza si attesta al 2%.

Nel complesso, la sopravvivenza a 5 anni è stimata intorno al 19%.

Come si cura il cancro della colecisti

La cura per il cancro della colecisti dipende da diversi fattori, come:

  • il tipo di tumore;
  • lo stadio a cui si presenta;
  • le condizioni del soggetto.

Attualmente, la chirurgia è l'unico potenziale trattamento per curare i pazienti con tumori operabili, anche se solo il 20-40% dei pazienti è resecabile al momento della diagnosi – anche perché la maggior parte dei pazienti arriva alla diagnosi in uno stadio avanzato della malattia.

Il trattamento iniziale prevede:

  • una combinazione di gemcitabina con sali di platino;
  • 5-fluorouracile;
  • oxaliplatino.

La chemioterapia viene intrapresa nei pazienti che non possono essere operati o in cui la malattia si è ripresentata; la radioterapia, invece, può essere utilizzata dopo l'operazione o con intento palliativo per il controllo dei sintomi nella malattia avanzata.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr.ssa Emiliana Meleo
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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