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Tosse da reflusso: cos’è e come si cura

Elena Turrini

Ultimo aggiornamento – 16 Agosto, 2023

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La tosse da reflusso è uno dei sintomi atipici che fanno parte della malattia da reflusso gastroesofageo e si manifesta assieme ai sintomi primari della malattia come ad esempio il bruciore allo stomaco e l’acidità. Spesso, la tosse da reflusso si dimostra essere resistente ai farmaci, risultando di fatto difficile da trattare. Ma come mai insorge? In questo articolo vediamo nel dettaglio perché viene la tosse da reflusso e come trattarla.

Cos’è la tosse da reflusso

La tosse da gastrite rientra tra i sintomi cosiddetti “atipici” del reflusso gastroesofageo e può manifestarsi come tosse grassa e persistente con produzione massiva di catarro, oppure come tosse secca e stizzosa.

Ma cosa c’entra la tosse con il reflusso?

Il reflusso gastroesofageo (RGE) è un disturbo che riguarda una grande percentuale di persone in tutto il mondo. Si stima che circa il 20% degli adulti soffra di RGE o ne abbia sofferto almeno una volta nella vita. Si tratta fondamentalmente di una condizione in cui si verifica una risalita del contenuto acido dallo stomaco attraverso l’esofago.

Il RGE provoca i cosiddetti sintomi tipici che includono la pirosi gastrica (comunemente detta “bruciore di stomaco” che si può avvertire a livello retrosternale) e il rigurgito acido. A questi si associano anche i sintomi definiti atipici come tosse, asma e dolore toracico (di origine non cardiaca).

I sintomi atipici si manifestano per due ragioni:

  • Come sistema di difesa che il corpo mette in atto durante la risalita dei succhi gastrici, i quali possono accidentalmente passare in forma di micro particelle dall’esofago alla laringe o ai bronchi. Si scatena quindi il meccanismo difensivo della tosse che, in questo caso, diventa utile per proteggere le vie aeree.
  • Come reazione di riflesso esofagobronchiale che si verifica spontaneamente al passaggio dell’acido all’interno dell’esofago.

Entrambe le versioni sono condivise dalla comunità medica, ma, non essendo ancora chiare le ragioni per cui si manifesta realmente la tosse, si tratta solo di ipotesi. 

Il sintomo della tosse in genere può essere sia tosse da reflusso grassa, ma anche tosse stizzosa da reflusso.

Occorre però fare una precisazione: non è detto che i pazienti che presentano reflusso e tosse abbiano anche bruciore e acidità, perché talvolta la tosse è l’unico sintomo presente nel RGE. In genere, questa casistica è la più difficile da trattare perché risponde meno alla terapia farmacologica.

Inoltre, spesso ci si chiede la tosse da reflusso quanto dura: in realtà non è un dato uguale per tutti i pazienti. Se la tosse compare dopo aver mangiato, durerà sicuramente per tutto il tempo della digestione, ma può anche avere degli strascichi nelle ore successive.   

Nei casi più gravi e cronici si può andare incontro anche a bronchite da reflusso e tracheite da reflusso

Come riconoscere la tosse da reflusso

Quando la tosse secca da reflusso (o più raramente grassa) è l’unico sintomo, oltre ad essere difficile da trattare, è anche più complicato risalire alla causa e quindi stabilirne la diretta correlazione con il reflusso.

Tuttavia, la tosse da reflusso gastroesofageo si scatena con modalità diverse rispetto ad altri tipi di tosse. Ecco come riconoscerla:

  • La tosse si presenta quando si mangia o dopo aver mangiato.
  • Viene esacerbata dal consumo di pasti abbondanti e a base di alimenti di difficile digeribilità.
  • Compare in maniera improvvisa quando ci si corica.
  • Può comparire anche durante la notte.
  • Si calma al mattino e quando si è a stomaco vuoto.
  • La tosse non si ferma anche dopo aver assunto farmaci antitussivi.

In alcuni casi tosse e reflusso sono accompagnati anche da altri sintomi quali:

Per poter stabilire con certezza che si tratta effettivamente di tosse da gastrite, gli esami da eseguire sono:

  • Esofagogastroduodenoscopia: si tratta di un esame strumentale piuttosto invasivo che viene effettuato introducendo un sondino munito di telecamera attraverso la bocca in direzione di esofago, stomaco e duodeno. Insieme a questo esame viene effettuata anche una biopsia tramite il prelevamento di campioni di tessuto per valutarne la morfologia e le caratteristiche. L’esofagogastroduodenoscopia serve al medico per escludere l’esofagite erosiva, l’esofago di Barrett, la stenosi esofagea, oppure neoplasie del tratto digestivo superiore.
  • Ph- impedenziometria esofagea delle 24h: come nella gastroscopia, vi è l’inserimento di una sondino che però viene introdotta nel naso e arriva fino all’esofago. Qui viene poi misurato il ph per rilevare il livello di acidità. Lo strumento rimane nel paziente circa 24 ore, durante le quali vengono fatte diverse misurazioni che rimangono registrate su un dispositivo. Questo esame consente di accertare la presenza di reflusso ed eventualmente la natura acida ma anche di valutare la funzione motoria dell’esofago.

Tosse da reflusso dopo i pasti: i rimedi

Trattandosi non di una malattia, ma di un sintomo associato ad un disturbo, per rimediare alla tosse da reflusso, occorre intervenire alla radice del problema, ovvero curare il RGE.

Nei casi di lieve entità, per rimediare alla tosse secca da reflusso, basterà apportare delle modifiche nello stile di vita e nella dieta, in particolare:

  • Ridurre i cibi grassi (fritture, salse, panna, olio, burro, ecc.).
  • Evitare cibi piccanti.
  • Limitare il consumo di latticini e carne rossa.
  • Ridurre il più possibile le sostanze eccitanti come the e caffè.
  • Evitare cibi acidi come gli agrumi, i pomodori e frutta come mele, pere, banane e ananas.
  • Alle bevande gassate preferire quelle lisce.
  • Eliminare il vizio del fumo.
  • Ridurre il consumo di alcool.
  • Non coricarsi nelle tre ore immediatamente successive ad un pasto.
  • Masticare tanto e non ingerire aria durante i pasti.
  • Evitare di masticare chewing-gum.
  • Consumare pasti contenuti e più frequenti (circa 5 pasti al giorno).

Nei casi più conclamati, tra i rimedi per la tosse da reflusso c’è la terapia farmacologica che prevede diverse tipologie di medicinali:

  • Farmaci antiacidi: che agiscono neutralizzando l’acidità presente all’interno dello stomaco.
  • Farmaci inibitori della pompa protonica: inibiscono direttamente la secrezione di acido da parte delle cellule parietali della muscosa gastrica 
  • Farmaci procinetici: velocizzano la digestione favorendo lo svuotamento dello stomaco 

Come anticipato, spesso le persone con tosse stizzosa e reflusso, che non manifestano altri sintomi come pirosi e rigurgito, gli inibitori di pompa protonica possono non essere risolutivi.

Ernia iatale e tosse da reflusso

Per curare la tosse da reflusso gastroesofageo nei soggetti che mostrano farmaco resistenza, può essere che i medici prendano in considerazione la via dell’intervento chirurgico mininvasivo. 

Con questa tipologia di intervento, si può correggere anche l’ernia iatale che è uno tra i fattori predisponenti della tosse da gastrite.

Alcuni studi hanno dimostrato che, tramite l’intervento chirurgico laparoscopico è possibile correggere la tosse stizzosa da reflusso nell’83% dei casi.

In ogni caso, prima di valutare l’intervento, se sono presenti gastrite e tosse, il medico di riferimento valuterà tutti i distretti corporei che potenzialmente potrebbero essere coinvolti nella tosse. Verrà quindi fatta una visita dall’otorinolaringoiatra e da un pneumologo che tramite spirometria valuterà la funzionalità polmonare.

Oltre a questi aspetti, è importante considerare ed escludere la presenza di Helicobacter pilory che può essere responsabile dei sintomi della tosse da gastrite. Per rilevare la presenza di questo batterio l’esame più indicato è la gastroscopia con biopsia

In alternativa si possono eseguire degli esami non invasivi sul sangue, sulle feci oppure il breath test sul respiro.

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Scritto da Elena Turrini

Web Content Editor e SEO Copywriter, laureata in Economia e specializzata in Neurocopywriting e Storytelling aziendale. Negli anni ha coltivato la sua passione nei confronti della salute e della scienza frequentando vari corsi.

a cura di Dr.ssa Emiliana Meleo
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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