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Le vaccinazioni da fare prima di partire per le vacanze: quali sono?

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Ultimo aggiornamento – 28 Giugno, 2017

Le vacanze estive si avvicinano e qualcuno potrebbe avere in mente qualche destinazione esotica. Oltre ad assicurarsi di aver messo in valigia scarpe comode, calzoncini, costume, crema solare, pinne e occhiali, è bene controllare di essere in regola con tutte le vaccinazioni per i viaggi all’estero previste dal programma nazionale, ed eseguire quelle consigliate per le specifiche mete estere.

I vaccini costituiscono delle efficaci misure preventive contro i patogeni, ma ciò non toglie che si possa contrarre ugualmente l’infezione, anche se con una sintomatologia più lieve. Pertanto, non devono mai venire meno le ulteriori accortezze volte ad evitare il contagio.

Vediamo insieme quali sono le vaccinazioni obbligatorie per l’Africa, Asia, Sud-America… senza dimenticare anche quelle per alcune particolari zone dell’Europa!

Quali sono le vaccinazioni raccomandate per un viaggio?

Come previsto dal programma nazionale, le vaccinazioni prima di partire per un viaggio (ma anche in generale) con cui è bene essere in regola sono:

  • Difterite
  • Tetano
  • Poliomielite
  • Epatite B
  • Parotite
  • Rosolia,

E ancora:

  • Varicella
  • Meningococco
  • Haemophilus influenzae tipo B
  • Pertosse
  • Morbillo
  • Influenza
  • Pneumococco

Nelle zone del mondo in cui le condizioni igieniche sono scarse, la difterite e il tetano rappresentano seri problemi sanitari. Entrambe sono malattie acute che, se non adeguatamente trattate, possono condurre a morte. La difterite è provocata dal batterio Corynebacterium diphtheriae, che si trasmette per via aerea e per contatto con un individuo malato o portatore sano. Il periodo d’incubazione è di pochi giorni, e si manifesta con febbre, astenia, nausea e vomito. Se non trattata causa complicanze cardiache, renali e nervose.

Il tetano, invece, è provocato dalla tossina prodotta dal bacillo Clostridium tetani, che trova il terreno fertile di crescita nelle ferite contaminate da terriccio, metalli, legno, soprattutto se profonde. Il periodo di incubazione varia da pochi giorni a qualche settimana, e i sintomi includono febbre, dolore nel sito della ferita, spasmi muscolari dolorosi. Nei casi gravi, gli spasmi interessano tutti i muscoli e si sviluppano insufficienza respiratoria e aritmie.

La poliomielite è causata da un virus contratto ingerendo acqua o cibi contaminati. I sintomi sono a carico del sistema gastroenterico e, talvolta, di quello nervoso. Se si viaggia verso zone endemiche o in cui sono stati registrati dei focolai di malattia, occorre vaccinarsi. A chi non è stato vaccinato nell’infanzia o lo ignora, viene somministrato un ciclo completo. Diversamente, a chi ha già eseguito un ciclo primario, viene somministrata la dose di richiamo.

Anche l’epatite B è di origine virale e si manifesta con inappetenza, nausea, vomito, ittero. Si contrae principalmente per via sessuale, per contatto con sangue e fluidi infetti o con strumenti contaminati. Pertanto, se si prevede di permanere per medio-lungo termine in un Paese endemico o di entrare in stretto contatto con la popolazione locale, la vaccinazione è consigliata.

Parotite, rosolia e morbillo sono malattie acute causate da un virus, e si trasmettono per via aerea. Si raccomanda la vaccinazione (vaccino trivalente) ai bambini non ancora vaccinati e ai giovani adulti.

Contro il meningococco, in Italia sono disponibili il vaccino singolo contro il sierotipo C e quello quadrivalente contro i sierotipi A, C, W, Y. Il batterio provoca la meningite meningococcica, che esordisce improvvisamente con febbre, cefalea, nausea, vomito e rigidità della nuca. La trasmissione avviene per via aerea. Per chi viaggia in Paesi endemici o con focolai di malattia, soprattutto se sono previsti contatti con la popolazione locale, è importante aver eseguito la vaccinazione.

Quali sono i vaccini consigliati per i viaggi all’estero?

I vaccini consigliati per i viaggi all’estero dipendono dalla destinazione, e in alcuni casi sono obbligatori (occorre mostrare il certificato per poter partire). Per alcune mete, infatti, le vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro la febbre gialla, la poliomielite e la meningite.

Per le zone endemiche per la malaria, va eseguita la chemioprofilassi specifica per il livello di farmacoresistenza dei parassiti che si trovano in ciascuna regione.

Le informazioni sulle vaccinazioni raccomandate e obbligatorie, le profilassi e tutte le altre misure preventive, sono disponibili sul sito del Ministero della Salute, su quello dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e vengono anche fornite dagli Ambulatori per i viaggiatori internazionali.

Quali sono le vaccinazioni per l’Africa e l’America del Sud?

Vaccinazioni obbligatorie per l'africa

Se si parte per i Paesi dell’area tropicale, le vaccinazioni raccomandate sono volte a proteggere prevalentemente da febbre gialla, febbre tifoide, epatite A, e rabbia.

Se si viaggia con destinazione Africa equatoriale e America del Sud, è raccomandato vaccinarsi contro la febbre gialla. La patologia è trasmessa da un virus ed è potenzialmente mortale, anche perché non esiste una terapia specifica. Il virus viene veicolato da una zanzara che punge nelle ore diurne. I sintomi vanno da lievi (simil-influenzali) a gravi (epatite e febbre emorragica). Chi viaggia deve eseguire il vaccino almeno 10 giorni prima di partire ed è protetto per 10 anni.

Il batterio Salmonella typhi produce l’infezione che causa la febbre tifoide, i cui sintomi sono febbre alta, astenia, cefalea, riduzione della frequenza cardiaca, tosse secca, stipsi (o, talvolta, diarrea). Il batterio viene ingerito con alimenti e bevande contaminati, oppure trasmesso tra gli individui. La vaccinazione è opportuna soprattutto se si viaggia nelle zone endemiche. Non vanno mai dimenticate le norme di igiene alimentare e personale, sia nelle zone endemiche sia in quelle non endemiche.

L’epatite A è trasmessa da un virus, ingerito con cibi e bevande contaminate o introdotto nell’organismo per contatto con individui portatori. È la più diffusa forma di epatite, perciò non solo chi è diretto ai tropici dovrebbe essere vaccinato. Infatti, l’epatite A è diffusa anche in Asia, Paesi del Bacino del Mediterraneo e Medio Oriente. I sintomi sono: febbre, astenia, nausea, ittero. Il suo decorso è di 1-2 settimane, ma può protrarsi per mesi nei casi gravi e nei soggetti di età più avanzata.

Le manifestazioni cliniche della rabbia interessano il sistema nervoso, e sono potenzialmente mortali. Il responsabile della malattia è un virus trasmesso attraverso morsi, graffi e saliva degli animali infetti. Quando si entra in contatto con un animale sospetto, bisogna fare rapidamente ricorso al vaccino.

Perciò, se si viaggia verso zone in cui esso non è immediatamente disponibile o in zone endemiche, è bene vaccinarsi prima di partire. La vaccinazione preventiva è indicata anche per chi lavora per brevi periodi in Paesi dove la rabbia è diffusa, soprattutto se l’attività espone al rischio di contrarla.

La vaccinazione deve iniziare un mese prima della partenza, perché il vaccino è somministrato in più dosi. In ogni caso, chi entra in contatto con un animale sospetto deve recarsi presso una struttura sanitaria per il trattamento post-esposizione.

Quali sono le vaccinazioni raccomandate per viaggiare in Asia?

Per chi viaggia in Asia, soprattutto se fuori dai centri urbani e per periodi medio-lunghi, è raccomandato il vaccino per proteggersi dall’encefalite giapponese. Il virus che trasmette la malattia si trova soprattutto in India, Cina, Giappone e nel sud-est asiatico, e viene veicolato da una zanzara che punge principalmente da dopo il tramonto fino all’alba, e da maggio a settembre. Anche se vaccinati, non bisogna mai dimenticarsi di attuare tutte le misure di protezione disponibili.

Inoltre, per gli operatori dei gruppi umanitari (anche quelli diretti in Africa, America) è raccomandato anche il vaccino contro il colera, una malattia batterica acuta che si sviluppa a seguito di ingestione di cibo o acqua contaminata. Il sintomo principale è la diarrea profusa. Per i turisti vi è un basso rischio di infezione, sempre se si adottano le adeguate misure d’igiene.

Quali sono le vaccinazioni raccomandate per viaggiare in Europa?

In particolare per chi viaggia in Austria, Lettonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca, Ungheria, Federazione Russa e nell’area nord-orientale italiana, è importante prestare attenzione, attuando le dovute misure preventive, verso l’encefalite da zecche (Tbe). Per chi si sposta nelle aree endemiche e sa di essere a rischio per la puntura di zecca, è consigliato il vaccino.

Detto fatto! Ora siete pronti per partire per le vostre vacanze.

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Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche
Scritto da Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Da sempre interessata alla divulgazione scientifica e con un'implacabile sete di conoscenza che vorrei condividere, sono Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche. Svolgo sia attività libero professionale di Biologo Nutrizionista sia attività di ricerca, presso l’Università "La Sapienza" di Roma.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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