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Vaccini: definitivamente escluso il rischio di autismo

Alessandra Lucivero

Ultimo aggiornamento – 29 Aprile, 2021

Un nuovo e importante studio, made in USA, sembra aver escluso con certezza il legame tra vaccini e autismo. La ricerca scientifica, mossa dall’obiettivo di porre chiarezza ai dubbi che preoccupano milioni di genitori in tutto il mondo, è partita dal lavoro dei ricercatori, che negli ultimi 15 anni hanno sempre escluso ogni correlazione.

L’indagine

I numeri dell’indagine ne rendono ben chiara l’importanza. Sono stati esaminati ben 95mila bambini con fratelli più grandi (anche autistici), dimostrando che il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia non provoca l’insorgere del disturbo autistico. Lo studio, finanziato dal National Institute of Mental Health, dai National Institutes of Health e dal U.S. Department of Health and Human Services, è stato pubblicato in questi giorni sulla nota rivista scientifica Jama.

Gli obiettivi

Gli obiettivi sono stati chiari dal primo momento. Togliere ogni sospetto e rassicurare i genitori che, senza certezze scientifiche, hanno mostrato negli ultimi anni diffidenza verso i vaccini, come già raccontato in un articolo pubblicato sul blog di Pazienti e firmato da Jennifer Raff.

I rischi causati dalla mancata vaccinazione si sono dimostrati, poi, più concreti di ogni ipotetica minaccia. Epidemie di morbillo sono scoppiate negli Stati Uniti, con tutte le complicazioni del caso. Inoltre, è emerso che soprattutto laddove si era in presenza di due figli, di cui uno con autismo, le famiglie per timore hanno più spesso negato la possibilità del vaccino al paziente sano.

Cosa si è dimostrato

Coerentemente con gli studi su altre popolazioni, non abbiamo osservato alcuna associazione tra la vaccinazione morbillo-parotite-rosolia e aumento del rischio di autismo. Non abbiamo trovato alcuna prova, inoltre, che ricevere 1 o 2 dosi di vaccino sia associato a un aumentato rischio di autismo tra i bambini con fratelli maggiori già malati“, affermano gli autori dello studio.

La dimostrazione è stata resa possibile, partendo dalle famiglie più a rischio con casi di autismo già diagnosticati. Se il vaccino fosse realmente responsabile del disturbo, l’incidenza dell’autismo sarebbe molto più alta tra i fratelli sani vaccinati. Ma così non è.

Da dove nasce il pregiudizio?

L’origine del pregiudizio è da ricondursi a uno studio “bufala” pubblicato sulla rivista Lancet dal medico Andrew Wakefield. L’indagine affermava che, dopo aver analizzato i casi di 12 bambini autistici, il legame tra vaccino e questo tipo di disturbo fosse autentico. Nonostante nel 2010, la stessa rivista ha rinnegato il valore della ricerca e Wakefield sia stato radiato dall’ordine dei medici inglesi, la paura e le perplessità hanno continuato a esistere, rafforzandosi con gli anni.

Oggi, finalmente, grazie a questo nuovo super studio speriamo sia affermi una volta per tutte la verità, soffocando quel pregiudizio che ha causato migliaia di reali problemi di salute.

Per saperne di più ascolta il podcast sull'autismo.

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Alessandra Lucivero
Scritto da Alessandra Lucivero

Amo scrivere, leggere e parlare. Pazienti.it è più di un lavoro, è l'idea concreta che la salute sia un valore da trasmettere a tutti.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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