Con l’emergenza Covid-19 in corso, quest’anno la raccomandazione a difendersi contro i virus influenzali è ancora più forte. Come ricordano gli esperti, l’importanza della vaccinazione risiede nella determinazione delle diagnosi differenziali rispetto al Coronavirus, nella riduzione dei ricoveri ospedalieri e - non per ultimo - nell’impatto che la stessa influenza ha in termini di sofferenza sulla popolazione globale.
Un occhio di riguardo sarà rivolto alle persone fragili, dunque alle cosiddette categorie a rischio. Per questo motivo, le Regioni hanno acquistato 17 milioni di dosi, quasi il doppio del fabbisogno medio che si aggira sui 10 milioni.
Ma chi avrà diritto al vaccino gratuito? E quanto costa il vaccino per le categorie non a rischio?
A chi spetta il vaccino antinfluenzale gratuito
Da chi si partirà con le iniezioni per prevenire l'influenza? Il Ministero della Salute indica le categorie da tutelare per prime, per le quali il vaccino è gratuito, così come stabilito dalla Circolare del 4 giugno 2020 "Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021"
- Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in stato di gravidanza (in qualsiasi trimestre) e nel periodo postpartum.
- Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età con patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (tra queste malattie a carico malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, diabete mellito, obesità, insufficienza renale/surrenale cronica, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori e in corso di trattamento chemioterapico, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, epatopatie croniche)
- Soggetti di età pari o superiore ai 65 anni di età
- Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico
- Individui ricoverati presso strutture per lungodegenti, indipendentemente dall’età
- Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze
- Addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
- Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che potrebbero trasmettere l'influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali.
- Forze di polizia e vigili del fuoco
- Personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, come allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori, veterinari pubblici e libero-professionisti
- Donatori di sangue
Per questa stagione influenzale 2020-2021, vi sono però delle novità: il Ministero ha infatti dato la possibilità di allargare le maglie della gratuità anche ai 60-64enni. Lo faranno varie Regioni, come il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l’Abruzzo, l’Emilia-Romagna.
Non solo. La raccomandazione è estesa anche ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni e, anche in questo caso, è tradotta diversamente dalle autorità sanitarie. Il Piemonte, per esempio, suggerisce la vaccinazione solo per i bambini considerati fragili, la Lombardia la offre gratuitamente ai minori dai 2 ai 5 anni, l’Emilia, invece, ha previsto il pagamento.
A parte vi è il caso del Lazio, che ha reso obbligatoria (e non raccomandata) l’antinfluenzale e l’antipneumococcica per gli over 65 e il personale sanitario. Ai trasgressori sarebbe stato vietato l’accesso a luoghi come centri d’incontro e RSA (nel caso degli anziani) o continuare a lavorare (per medici e infermieri). Una decisione contro cui sono stati presentati diversi ricorsi: il Tar ne ha accolto uno, annullando di fatto l’ordinanza. In Sicilia invece l’obbligo riguarda soltanto il personale sanitario.
Dove si fa il vaccino gratuito
Sul territorio nazionale, la somministrazione gratuita del vaccino antinfluenzale potrà avvenire negli ambulatori vaccinali delle aziende sanitarie locali diffusi sul territorio.
Qualche differenza, su base regionale, potrà invece emergere nell'offerta e somministrazione da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Infatti, i medici di famiglia che decideranno di non aderire alla campagna vaccinale, non avranno la profilassi a disposizione. Ma potranno comunque somministrarlo (gratuitamente o meno, secondo una loro decisione) ai pazienti che avranno acquistato l'antidoto in farmacia.
Il consiglio, in generale, è di rivolgersi al proprio medico o pediatra, per ottenere tutte le informazioni necessarie per procedere con la vaccinazione.
Quanto costa il vaccino antinfluenzale
Ovviamente, chiunque potrà decidere di sottoporsi alla profilassi influenzale, al di là delle categorie a cui la vaccinazione sarà offerta in maniera gratuita.
Dunque, se non si appartiene a nessuno dei gruppi sopra citati, sarà necessario acquistare il vaccino in farmacia (disponibile da ottobre a gennaio) per poi farselo somministrare dal proprio medico di base. Il consiglio è di procedere con la vaccinazione entro fine novembre, in quanto sono necessarie circa 2 settimane per sviluppare gli anticorpi di protezione dal virus influenzale.
Il costo del vaccino è variabile: in ogni caso, il prezzo dovrebbe essere compreso tra i 14 e i 25 euro a dose.