Perché il vaccino contro l’influenza è essenziale per chi soffre di problemi al cuore

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Tania Catalano

Data articolo – 15 Novembre, 2019

Vaccino antinfluenzale per chi soffre di malattie al cuore

È ormai nota a tutti l’importanza della vaccinazione antinfluenzale. E in tal senso, i medici di famiglia sono il punto di riferimento fondamentale.

Insomma, per chi ha un cuore fragile la stagione invernale rappresenta un vero pericolo. Le temperature rigide aumentano le probabilità di infarto, l’inquinamento agisce negativamente sulla possibilità di sviluppare malattie dei bronchi, dei polmoni e del sistema cardiovascolare. Il cuore, in queste condizione, soffre.

Il vaccino antinfluenzale può aiutare a ridurre il rischio di andare incontro non solo all’influenza ma anche alle sue complicanze, che ricadono sul cuore e sulle arterie. Ecco cosa è emerso da un importante studio.

Chi soffre di cuore dovrebbe vaccinarsi contro l’influenza

In un nuovo studio pubblicato nei giorni scorsi, i ricercatori hanno riferito che quasi 1 persona con malattie cardiache su 3 non hanno ricevuto una vaccinazione contro l’influenza nell’anno precedente. La ricerca sarà presentata alle sessioni dell’American Heart Association 2019 a Filadelfia.

Un numero significativo di persone muore a causa dell’influenza e si tratta, per la maggior parte, di persone di età superiore ai 65 anni” – ha affermato il dr. Albert Rizzo,  direttore medico dell’American Lung Association – Che si tratti di malattie cardiache, malattie polmonari o diabete sappiamo che quegli individui, in particolare quelli più anziani, hanno un rischio maggiore di contrarre influenza e sviluppare complicanze che possono influire sulla qualità della vita, sui tassi di ricovero e può aumentare la mortalità – ha continuato Rizzo – Le complicazioni da influenza possono essere letali”.

Per le persone con malattie cardiovascolari, l’American Heart Association afferma che il vaccino antinfluenzale può ridurre il rischio di ricovero in ospedale e altri importanti eventi sanitari, come infarti o ictus e morte.

Questo è il motivo per cui i medici raccomandano il ricorso alla vaccinazione. “L’influenza può essere una malattia molto grave per le persone affette da malattie croniche – ha confermato anche il dr. Lynne T. Braun – Può indebolire il corpo al punto da non poter più recuperare. Ciò è particolarmente vero negli adulti più anziani”.

Non solo. Secondo la fonte fidata dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), la vaccinazione antinfluenzale annuale può ridurre il rischio di ospedalizzazione del 37% e ridurre il rischio di ricovero in terapia intensiva dell’82 percento.

Quindi?

Chi soffre di problemi cardiaci dovrebbe vaccinarsi contro l’influenza non appena si ha la disponibilità del vaccino: in autunno, quindi da metà ottobre a fine dicembre. Ricordiamo, poi, che in genere il picco di influenza si verifica fra novembre e gennaio, ed è questo il periodo in cui la vaccinazione potrebbe dare il massimo effetto protettivo. Da gennaio, invece, la possibilità di contagio diventa meno probabile, quindi il vaccino meno indicato.

Ma dove fare il vaccino? Non dal cardiologo, come si potrebbe pensare. È infatti il medico di famiglia a dover dare tutte le indicazioni e l’iniezione può essere somministrata dal medico, negli Istituti di Igiene, in alcuni ospedali. Il vaccino si può acquistare anche in farmacia, ma è sempre bene che si chieda prima il consiglio del proprio medico, che dovrebbe conoscere a fondo il nostro stato di salute e valutare rischi e benefici del vaccino stesso.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Paziente sdraiato sul lettino mentre entra nel macchinario della risonanza magnetica, accompagnato da un medico.
Risonanza magnetica: fa male? Tutto quello che è importante sapere

La risonanza magnetica è sicura? Ecco cosa dicono gli esperti su gravidanza, contrasto ed effetti su occhi e corpo. Scopri di più cliccando qui.

medico di famiglia con pazienti
Il ritorno del medico di famiglia: la fiducia che resiste all’era digitale

Secondo l’Osservatorio Salute 2025 IQVIA, il medico di famiglia è ancora la fonte più autorevole per il 59% degli italiani e per il 78% degli over 60.