Virus Zika: una nuova minaccia per la salute

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Alessandra Lucivero

Data articolo – 26 Gennaio, 2016

Una nuova minaccia per la salute sembra stia scuotendo le preoccupazioni di tutti: da Nord a Sud degli Stati Uniti, partendo dal Brasile, il virus Zika si è già fatto strada in ben 21 Stati, diffondendosi a macchia d’olio e con grande rapidità.

Ma cosa è il virus Zika?

Noto anche anche ZIKV, il virus appartiene alla famiglia dei Flaviviridae e prende il suo nome dalla foresta dell’Uganda dove, per la prima volta, fu riconosciuto e isolato nell’ormai lontano 1947. Il virus si diffonde con una semplice puntura di zanzara, quelle tropicali (Aedes aegypti) per intenderci.

Lo scorso maggio, dopo anni di assopimento, Zika ha fatto la sua ricomparsa in Brasile, infettando oltre 1 milione di persone, a casa della scarsa immunità.

I sintomi?

I sintomi compaiono solo in 1/5 delle persone infettate e si presentano con:

  • febbre
  • eruzioni cutanee
  • occhi rossi
  • dolori muscolari e alle articolazioni
  • debolezza

Ma, la cosa più preoccupante, non è la manifestazione esplicita del virus, ma i rischi che comporta per le donne in gravidanza. Zika, infatti, causa un aumento dei casi di microcefalia nel feto, ovvero una riduzione della crescita e dello sviluppo del cranio e del cervello, con gravi problemi a livello neurologico. Il virus, inoltre, è associato a malattie autoimmuni, come la sindrome di Guillain-Barré, che può portare alla paralisi.

In Brasile, dopo la comparsa del virus, i casi di microcefalia sono aumentati del 2.500% e, pochi giorni fa, i ricercatori del Centres for Disease Control and Prevention (CDC) hanno dichiarato di aver trovato il virus nei feti morti con microcefalia.

Come si cura?

I ricercatori stanno lavorando a un vaccino, ma in questo caso i tempi saranno lunghi perché si parte da zero con ingenti investimenti. Per questa ragione, la soluzione più immediata è l’eliminazione delle zanzare portatrici, che solitamente si moltiplicano lungo le acque più stagnati.

Non essendoci cure specifiche, intanto gli specialisti consigliano l’utilizzo di antipiretici e riposo.

I rischi per l’Europa

Come ovvio, anche l’Europa potrebbe essere a rischio. Si parla già di 4 possibili casi in Italia e 3 in Gran Bretagna, di persone contagiate durante i loro viaggi. Se le zanzare tigre, inoltre, riusciranno a portare il virus, il contagio potrebbe moltiplicarsi notevolmente. La trasmissione potrebbe essere anche sessuale o legata al sangue.

 

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