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Epatite infettiva del cane: cosa sapere

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 09 Maggio, 2023

Scopriamo come trattare l'epatite infettiva nel cane

L'epatite infettiva canina è una patologia acuta contagiosa causata da un virus, che si manifesta con diversi sintomi da conoscere e riconoscere in tempo, per curarla ed evitare spiacevoli conseguenze.

L'epatite virale non può essere trasmessa alle persone, ma solo tra cani e per contatto con sangue, urina, feci e saliva di altri cani infetti. Il virus colpisce il fegato e i polmoni, i reni, la milza, il rivestimento dei vasi sanguigni.

Da precisare, inoltre, che l'epatite nel cane è diversa dall'epatite che colpisce le persone, ma in entrambi i casi il fegato resta un organo fondamentale per la salute.

In questo articolo vediamo cos'è l'epatite, come capire se il cane ha contratto questa malattia infettiva, quali sono i sintomi da osservare, come si può curare.

Cos'è l'epatite infettiva canina

L'epatite nel cane è una malattia infiammatoria del fegato che può avere diverse cause tra infezioni virali, batteriche o sostanze tossiche, intossicazioni alimentari, assunzione di farmaci o malattie autoimmunitarie, con ripercussioni su tutto l'organismo.

Come negli esseri umani, il fegato del cane svolge molte funzioni vitali per la salute del corpo, tra cui la produzione di bile, la sintesi di proteine, la regolazione del metabolismo e la depurazione del sangue da sostanze tossiche. Pertanto un malfunzionamento del fegato può causare diverse patologie. 

L'epatite infettiva è una delle forme di epatite che può colpire il cane, non l'unica. Ce ne sono altre due che presentano anche sintomi diversi, l’epatite e l’epatite autoimmune.

La causa dell’epatite  risiede nell’ingestione o nel contatto di sostanze tossiche o di medicinali e insetticidi responsabili delle patologie a carico del fegato.

L’epatite autoimmune (o malattia epatica autoimmune) è la conseguenza di una reazione anomala del sistema immunitario del cane che attacca le cellule del fegato confondendoli con agenti patogeni.

Epatite infettiva nel cane

Infine, l’epatite infettiva è una infiammazione del fegato molto contagiosa, causata dall’adenovirus canino di tipo 1 (CAV-1). È una malattia virale e acuta che può essere trasmessa attraverso urina, acqua e oggetti contaminati. Il virus coinvolto è molto resistente, capace di permanere nell'ambiente per diverse settimane o anche mesi.

È conosciuta anche come Malattia di Rubarth perché fu lo scienziato tedesco Richard Friedrich Johannes Rubarth a descrivere l’epatite virale del cane nel 1947, chiamandola epatite infettiva. 

In alcuni casi, i cani possono sviluppare una grave epatite cronica che non può essere curata, ma che deve essere monitorata per permettere al cane di condurre una buona qualità della vita.

Questa forma di epatite può colpire i cani di tutte le età, ma interessa perlopiù i cani giovani e i cuccioli al di sotto dei 12 mesi.

Non vi è una razza più predisposta di un’altra.

È fondamentale scoprire questa patologia in tempo per poterla curare. Ecco perché è bene conoscere e riconoscerne i sintomi, potendo così rivolgersi a un veterinario per una terapia. In caso contrario, le conseguenze possono essere anche irreversibili e provocare la morte del cane.

Epatite canina: i sintomi

L'infezione avviene per contaminazione orale con materiale infetto, feci o urine. Una volta entrato nel corpo, il virus replica nelle tonsille diffondendosi nell’organismo, andando a intaccare organi come fegato, reni, polmoni, milza. Il periodo d'incubazione può andare dai 2 ai 5 giorni. 

Tra i sintomi dell'epatite infettiva nel cane, che possono essere diversi e variare da lievi a gravi, dobbiamo osservare i seguenti:

  • febbre
  • vomito e diarrea
  • dolore addominale
  • ascite (accumulo di liquido nella cavità addominale)
  • dolori al fegato
  • muco e lacrime 
  • letargia (debolezza e mancanza di energia)
  • inappetenza
  • difficoltà respiratorie
  • infiammazione transitoria dell'occhio 
  • aumento della minzione e della sete
  • linfonodi ingrossati
  • sanguinamento delle mucose
  • convulsioni / epilessia
  • colorito giallognolo della pelle e delle mucose e del bianco degli occhi (ittero) dovuto all'eccesso di bilirubina nel sangue.

Da precisare che in base ai sintomi, si distingue tra epatite iperacuta che si manifesta più raramente, ma che può causare la morte rapida del cane soprattutto se cucciolo e non vaccinato, epatite acuta e lieve. Nei casi più gravi si può manifestare tonsillite e rigonfiamento addominale.

La forma iperacuta colpisce principalmente i cuccioli di età inferiore a 3 settimane, solitamente quelli che non possono contare sul normale sviluppo del sistema immunitario a causa della precoce separazione dalla mamma.

Diagnosi dell'epatite infettiva

Dai sintomi che si manifestano il veterinario può già avere un quadro piuttosto chiaro, quindi capire che la causa è l'epatite infettiva canina. 

Tuttavia per confermare la diagnosi sono necessari esami di laboratorio insieme ad anmnesi e visita clinica .. Può accadere dagli esami ematici di routine emerga un'epatite cronica, consentendo così di fare una diagnosi prima che si sviluppino i sintomi.

Quando il cane inizia a manifestare i sintomi di una malattia del fegato, spesso questa è già in una fase molto avanzata. La diagnosi definitiva può essere fatta con una biopsia epatica, che determinerà la gravità e il tipo di malattia epatica di cui sta soffrendo il cane.

A seconda dei risultati della biopsia, il veterinario può consigliare una terapia antibiotica, farmaci antinfiammatori o immunosoppressori.

Come si guarisce l'epatite del cane?

Dopo averla diagnosticata attraverso esami di laboratorio (sangue e urine), diagnostica per immagini e biopsia, il veterinario può iniziare il trattamento ritenuto più opportuno.

Sebbene non esista una cura specifica per l'epatite virale canina, il veterinario può prescrivere un trattamento in base ai sintomi, alle cause e alla gravità della malattia.

Tra i vari rimedi:

  • fluidi intravenosi, farmaci anti-nausea e antidolorifici
  • terapia antibiotica per trattare le infezioni batteriche secondarie (se la causa è un'infezione batterica)
  • terapia antivirale (se l'epatite è causata da un'infezione virale)
  • terapia antinfiammatoria
  • terapia nutrizionale per ripristinare la funzione epatica (il veterinario può consigliare una dieta speciale per ripristinare la funzione epatica. 
  • farmaci immunomodulatori (se si tratta di epatite autoimmune).
  • eventuali trasfusioni di sangue e\o plasma

È importante tenere presente che l'epatite nel cane può colpire sia i cani randagi sia quelli domestici, e può essere una malattia grave e potenzialmente letale, soprattutto nei cuccioli non vacciati.

Pertanto, se si sospetta che il cane abbia l'epatite perché mostra sintomi di problemi epatici, è importante consultare immediatamente un veterinario per una diagnosi e un trattamento adeguati.

In ogni caso, la prevenzione è la chiave per evitare l'epatite nel cane, a partire dalla vaccinazione con il richiamo opportuno, solitamente integrato già nelle prime vaccinazioni previste per i cani appena nati. La prevenzione passa anche per l'igiene accurata del cane e dei suoi spazi per prevenire infezioni.

Tutte le cause del malfunzionamento del fegato nei cani

Il fegato può andare incontro a diversi problemi a causa di molteplici condizioni, tra queste:

  • Malattie infettive: le infezioni batteriche, virali o fungine possono causare danni al fegato del cane
  • Intossicazione da sostanze tossiche e farmaci: il fegato è responsabile della depurazione del sangue da sostanze tossiche
  • Malattie autoimmuni 
  • Malattie metaboliche come il diabete mellito e l'ipotiroidismo
  • Alcune malattie ereditarie, come la malattia epatica porto sistemica e la shunt epatico congenito, possono causare danni al fegato del cane
  • L'obesità può causare steatosi epatica, ovvero l'accumulo di grasso nel fegato del cane.
  • Traumi.
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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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