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British Shorthair: cosa sapere sul gatto britannico tra i più amati al mondo

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 14 Febbraio, 2023

British Shorthair: tutte le caratteristiche

Il British Shorthair o “gatto British Blue”, è una razza a pelo corto e taglia medio-grande tra le più desiderate e amate al mondo, ed è facile immaginare il motivo.

Dal suo aspetto alla sua personalità, il British Cat, per dirla all’inglese, è il gatto da compagnia che si adatta bene a qualsiasi contesto familiare, in particolare è il compagno di vita ideale per le persone che amano gli animali tranquilli e rilassanti. 

Il suo pelo morbido, la sua intelligenza, il suo carattere mite e amichevole rendono molto piacevole vivere con questo gatto in casa. Scopriamo di più.

La storia del Gatto British Shorthair

Originaria della Gran Bretagna, è una delle razze tra le più antiche d’Europa, che esiste da centinaia di anni. La storia dei gatti risale infatti all’epoca dell’Antica Roma. 

La leggenda vuole che il British Shorthair sia nato a partire dal Gatto Selvatico Europeo, una specie diffusa in epoca romana, probabilmente importata dall'Egitto e usata per dare la caccia ai topi nelle stalle e nelle case.

Furono proprio i Romani a portarla sulle isole britanniche, dove nel tempo è diventata sempre più popolare come animale da compagnia, soprattutto nelle famiglie più ricche.

Nel 19° secolo la razza era ormai famosa in tutta Europa, conosciuta come British Blue, al punto da presenziare alle esposizioni presso tante mostre feline. E, ancora oggi, il gatto britannico è una delle razze più amate al mondo. 

Il suo aspetto e il suo temperamento lo rendono un ottimo animale da compagnia, adatto a ogni ambiente domestico.

Il primo allevamento British Shorthair

Il primo allevatore professionista dei gatti di questa razza fu Harrison Wier, conosciuto come il “padre della razza” che sancì le regole per la prima esposizione di gatti (Gran Bretagna, 1871). 

Harrison raccolse il gatto di strada che trasformò nella razza con pedigree ‘British Shorthair’, dopo un programma di allevamento molto intenso. 

Nel 20° secolo, dopo la Seconda Guerra Mondiale, si fecero degli incroci tra il gatto English Shorthair e il Persiano, per modificare la linea fisica dello Shorthair conferendogli maggiore robustezza e varietà di colori del mantello, incluso il ‘colorpoint’. 

Ad oggi si contano oltre un centinaio di varietà riconosciute e il gatto britannico, un tempo chiamato come British Blue per il suo colore, è presente nei registri dei gatti di tutto il mondo come ‘British’ o ‘British Shorthair’, proprio perché disponibile in una vasta gamma di colori.

Aspetto e caratteristiche dei gatti British Shorthair

Come riconoscere un gatto razza British? Alcuni dettagli del gatto Shorthair:

  • taglia medio-grande con un peso tra i 4 e i 6 kg (adulti)
  • corporatura ben proporzionata, robusta e muscolosa 
  • testa grande e tonda con un muso corto e tondeggiante, orecchie piccole
  • zampe corte e robuste
  • pelo spesso e morbido di diversi colori a seconda della varietà, che tende a crescere durante l’inverno
  • coda folta.

La razza di questi gatti ha l'aspetto che aveva in origine, ovvero quello di un gatto che doveva tenere i piccoli e insidiosi roditori fuori dalla stalla e dalla casa.

Da considerare, inoltre, che esiste anche una razza British Longhair, a pelo lungo, che presenta le stesse caratteristiche dello Shorthair. 

Colore del pelo

Il gatto razza British può avere una varietà di colori.

Il mantello dello Shorthair può essere di diversi colori, ma quello più diffuso è il blu. Per questo motivo all’inizio veniva chiamato "British Blue".

I Brits oggi esistono in una grande varietà di colori di pelo

  • bianco, 
  • nero, 
  • marrone, 
  • grigio, 
  • argento, 
  • rosso, 
  • cannella, 
  • lilla, 
  • crema, 
  • cioocolato, 
  • fawn.

Il pelo può essere: tinta unita, tartaruga, bicolore, tricolore/calico, soriano, fumé, sfumato, a strisce, a macchie.

British Shorthair: carattere e personalità

I gatti britannici sono una razza conosciuta per la loro indole mite e affettuosa nei confronti della famiglia che li accoglie in casa, inoltre, sono molto socievoli anche con i bambini e con gli altri animali domestici. Tuttavia non amano essere presi troppo in braccio.

Sono anche gatti molto intelligenti e giocherelloni, con un forte istinto per la caccia.

Anche se richiedono attenzioni quotidiane, come coccole, giochi per gatti o interazione, non sono poi così energici e attivi come tante altre razze feline, anzi, amano godersi lunghi pisolini durante il giorno. 

Inoltre, questa razza non si diletta in miagolii inopportuni o nella ricerca eccessiva di contatto.

Dunque, chi sta cercando un gatto di bell'aspetto ma con un carattere gentile e tranquillo, può scegliere un bell'esemplare di British Shorthair.

Cure del pelo e igiene

Prendersi cura dello Shorthair è semplice perché questo gatto è molto pulito e il suo pelo corto e soffice si lascia spazzolare con molta facilità (almeno un paio di volte a settimana), per mantenerlo morbido ed evitare il groviglio di nodi. 

Ciò è importante soprattutto durante la primavera e quando nel periodo di muta invernale. 

In caso vi fossero dei nodi, si possono sciogliere con le dita oppure usando un pettine a denti larghi.

Dunque, prendersi cura dello Shortair richiede:

  • spazzolarlo regolarmente dal collo lungo il corpo con movimenti delicati e lenti 
  • fare un bagnetto ogni 3-4 mesi 
  • controllare occhi, orecchie, unghie.

Alimentazione e salute

Se ben curato, il gatto Shorthair British può vivere anche fino a 14-20 anni. Tuttavia, è importante seguire sempre le indicazioni con un veterinario di fiducia, fare le vaccinazioni, le visite di controllo, il controllo dei parassiti, curare la loro alimentazione con una dieta mirata.

È importante, inoltre, assicurare a questi gatti una dieta equilibrata con due pasti al giorno contenenti tutti i nutrienti essenziali. Quindi, cibo secco o umido adatto alla loro età, preferibilmente con un alto contenuto proteico, vitamine e minerali, e con una percentuale adeguata di grassi in relazione all’attività fisica.

Inoltre, non deve mai mancare una ciotolina piena di acqua fresca, soprattutto se mangia cibo secco. 

Come anche per gli altri gatti, il rischio per i British Shorthair è quello dell'obesità. Soprattutto per gli esemplari di età più adulta che fanno poco movimento. 

Ecco perché è importante stabilire insieme al veterinario il regime alimentare più corretto e sollecitare il gatto al movimento con giochi e intrattenimenti durante il giorno.

Malattie genetiche 

Per quanto riguarda la salute, in genere i gatti British Shorthair sono sani ma possono essere soggetti ad alcune malattie genetiche e sviluppare patologie che possono colpire anche altri gatti in età più adulta, come per esempio i più comuni problemi articolari o la displasia dell'anca. 

A questo proposito, così come per l'obesità, è bene tenere il gatto allenato con giochi e interazioni che possono stimolarne il movimento quotidiano.

Tra le altre malattie comuni che possono colpire anche questa razza si possono menzionare: la cardiomiopatia ipertrofica (HCM) e l'emofilia B, malattia ereditaria del sangue.

Visto l'incrocio con i Persiani, la razza British Shorthair potrebbe soffrire di PKD, la malattia del rene policistico che provoca problemi ai reni a causa di cisti già presenti al momento della nascita. 

Per scongiurare questa probabilità è consigliabile eseguire un test genetico agli allevatori e informarsi presso di loro delle condizioni di salute del gatto.

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Valerio Guiggi
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