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Castrazione del gatto: quando farla, costi e consigli

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 02 Novembre, 2022

Castrazione del gatto: cosa sapere?

Per castrazione del gatto si intende in genere l'operazione volta a impedire che l'animale possa riprodursi

Il termine castrazione si riferisce solo all'esemplare maschio (per la femmina si parla più propriamente di sterilizzazione), tuttavia spesso nel linguaggio comune si usa riferirsi alla castrazione come a quell'intervento che evita ai gatti, sia maschi che femmine, di andare in calore e, quindi, di riprodursi. 

Quand'è che bisogna far castrare il proprio amico a quattro zampe e che costi ha tale operazione? Esistono dei rischi per la salute dell'animale?

 Scopriamo come avviene la castrazione di un gatto maschio e tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.

Come avviene la castrazione del gatto maschio

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La castrazione del gatto maschio viene effettuata tramite un'operazione chirurgica. Essa può essere di due tipi:

  • la vasectomia (o deferentectomia): consiste nella legatura e nella resezione dei dotti che trasportano lo sperma. É un'operazione che i veterinari tendono a praticare raramente in quanto, sebbene il gatto non possa più riprodursi, può comunque essere interessato da tutti quei sintomi di ricerca sessuale che rendono poi difficile la convivenza domestica.
  • la orchiectomia: in questo caso il veterinario incide la sacca scrotale e chiude i funicoli spermatici; poi, asporta i testicoli. Si tratta di un intervento definitivo e poco invasivo che, oltre a rendere sterile l'animale, elimina anche tutte le manifestazioni di istinto sessuale. Con questa operazione, infatti, ai gatti maschi vengono asportati i testicoli in modo che essi non siano più in grado di produrre sperma.

Esiste poi una terza via non chirurgica per rendere sterile un gatto maschio, la quale si basa sulla somministrazione di farmaci. 

Tuttavia, in genere non viene praticata perché può aumentare il rischio che l'animale possa incorrere in malattie o infezioni.

Il decorso post operatorio dell'intervento

In genere, il decorso dell'operazione non presenta grandi complicazioni. 

É sufficiente che il gatto maschio sterilizzato stia a riposo in un luogo tranquillo e che non si lecchi la ferita, per questo si usa il collare Elisabettiano. 

Se quest'ultima, però, dovesse infettarsi e diventare gonfia, è consigliabile contattare il veterinario. É meglio non cercare di disinfettare la ferita in quanto il gatto non gradisce di essere toccato in quell'area.

Il veterinario può poi prescrivere l'uso di un particolare tipo di collare, detto collare elisabettiano, che serve per fare in modo che il gatto non si lecchi la ferita

Questo collare a forma di imbuto permette all'animale di mangiare, di bere e di muoversi ma consente anche alla ferita di rimarginarsi senza che essa venga contaminata dalla saliva.

É comunque importante tenere monitorato il decorso post operatorio e i sintomi legati all'intervento.

Castrare il gatto: perché farlo

La castrazione dei gatti è un argomento ancora dibattuto fra i proprietari di felini, i quali si dividono in favorevoli o contrari. 

Molti si chiedono, ad esempio, se sia giusto sterilizzare gli esemplari oppure se invece questa operazione non sia un'inutile crudeltà. Secondo quanto raccomandato dai veterinari, la castrazione dei gatti maschi che vivono in casa o comunque in contesti urbani, è fortemente consigliata in quanto grazie a questa pratica si riesce a contenere il numero di animali e, di conseguenza, a migliorare le loro condizioni di vita.

La castrazione felina, tuttavia, non ha come beneficio solo quello di rendere sterili gli animali, ma aiuta a prevenire la comparsa di patologie a carico dei testicoli (seppur molto rare nel gatto) e può rendere il gatto meno aggressivo

La causa di tale aggressività deriva dal fatto che l'esemplare, privato degli ormoni che ne determinano l'istinto sessuale, non è più soggetto alla frustrazione determinata dal mancato appagamento sessuale e, di conseguenza, è anche meno irritabile e inquieto. Dopo la castrazione scompaiono infatti alcune caratteristiche tipiche dell'istinto sessuale, come l'odore della marcatura, i miagolii e i versi che fungono da richiamo per le gatte femmine. 

Inoltre, i comportamenti dominanti che servono ad allontanare eventuali maschi in competizione, cessano di esistere.

Sterilizzare i gatti mediante la castrazione è molto importante perché limita le possibilità che nascano cucciolate di gattini indesiderati che nessuno è disposto ad accogliere e che, quindi, sono destinati alla soppressione. 

Inoltre, previene il rischio che l'animale possa incorrere in infezioni sessualmente trasmissibili o altri tipi di malattie

Un altro fenomeno che si riduce in seguito alla castrazione è la tendenza dei gatti maschi ad allontanarsi da casa durante il calore: ciò, oltre a ridurre il fenomeno delle scomparse feline, riduce anche le lotte tra maschi.

Quando castrare il gatto e quanto costa l'operazione

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In linea generale è consigliabile sottoporre il gatto maschio alla castrazione chirurgica durante la sua pubertà, ovvero quando raggiunge un'età compresa tra 6 e 12 mesi

É comunque meglio non anticipare troppo il momento dell'operazione e aspettare che l'animale raggiunge il suo pieno sviluppo psico-fisico, mentre, in caso di dubbi, è sempre indicato contattare il veterinario.

In termini di impegno economico, quanto costa castrare un gatto? La cifra è molto variabile ma si aggira intorno agli 80-100 euro

Da questo prezzo sono escluse eventuali spese extra legate a complicazioni post operatorie, inoltre, esso può differire in modo notevole da veterinario a veterinario

É importante ricordare che, soprattutto nel caso di gatti randagi o trovatelli, molte associazioni benefiche eseguono questo intervento di routine e potrebbero dare una mano.

Il gatto dopo la castrazione

Sebbene la castrazione abbia notevoli aspetti positivi, essa è pur sempre un'operazione che incide sull'equilibrio psico-fisico dell'animale

Per questo molti proprietari di animali sono preoccupati che essi possano diventare più aggressivi e irrequieti dopo l'operazione di castrazione. In realtà l'eventualità è abbastanza remota, in quanto, l'esemplare castrato diviene di norma più mansueto e meno energico

La possibilità che il felino possa manifestare dei problemi è infatti più probabilmente legata allo stress legato all'operazione.

Per questo motivo si consiglia di prestare attenzione sia al momento dell'intervento che a quello che segue l'incisione, fornendo al proprio amico a quattro zampe tutte le cure e la vicinanza possibile. Inoltre, la castrazione determina una profonda modificazione ormonale nell'animale, il quale ha bisogno di alcuni giorni per ritrovare il suo equilibrio.

Una delle altre obiezioni riguardo all'operazione di sterilizzazione felina, riguarda il fatto che il gatto maschio possa andare incontro a problemi di peso; ciò è vero ma solo indirettamente, perché in realtà la vera causa del sovrappeso felino è da ricercare nel fatto che l'animale, non avendo più bisogno di soddisfare i suoi istinti sessuali, si muove meno e, quindi, brucia meno grassi.

Un gatto maschio castrato deve quindi avere un'alimentazione sana e in linea con il suo dispendio energetico o altrimenti incorrerà nel rischio di sviluppare sovrappeso e obesità.

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Luca Buosi
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