Cosa fare quando il gatto non mangia

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 02 Novembre, 2022

Gatto non mangia: cosa fare

Se il gatto non mangia si è di fronte a un fenomeno abbastanza comune, soprattutto se si tratta di episodi isolati e che durano poche ore.

Vediamo di fare una panoramica di questo fenomeno per capire cosa fare quando il gatto è inappetente.

Le cause dell’inappetenza del gatto

undefined

Esistono circostanze in cui il gatto mostra interesse verso il cibo, ma una volta assaggiato si allontana: in questo caso non stiamo assistendo a un caso di inappetenza, ma a un gatto con gusti difficili o con problemi alla masticazione.

Come già detto, l’inappetenza nel gatto è una problematica che colpisce i gatti più giovani (con cause che andremo a sviscerare più avanti).

Nei felini adulti, invece, possiamo riscontrare cause di natura medica. Vediamone alcune di seguito.

Si è appena traslocato

Come la loro controparte canina, i gatti sono animali abitudinari.

Se di recente si è andati incontro a un grosso cambiamento in casa, o – peggio – si è traslocato, il gatto potrebbe risentirne e perdere l’appetito.

Per aiutarlo sarebbe utile usare un diffusore di feromoni per gatti, che lo aiuterà ad abituarsi più velocemente al nuovo ambiente.

Problemi respiratori

Quando il gatto non riesce ad utilizzare l’olfatto, difficilmente mangerà.

I motivi che possono indurre il micio a perdere temporaneamente questo senso sono due:

  • narici ostruite;
  • malattie ai polmoni.

Fa molto caldo

Anche i felini, come gli essere umani, risentono delle alte temperature: quando l’ambiente è troppo caldo, i gatti perdono l’appetito per un determinato lasso di tempo.

Una soluzione potrebbe essere quella di refrigerare un po’ la stanza.

Problemi al tratto digestivo

Un altro motivo per cui il gatto non mangia è l’ingestione di qualcosa di sbagliato (come ad esempio un corpo estraneo o un grumo di pelo).

Questo potrebbe avvenire perché l’oggetto gli ha ostruito il tratto digestivo.

Inoltre, l’inappetenza potrebbe riguardare anche:

  • pancreas;
  • reni;
  • stomaco;
  • intestino.

Problemi alla bocca

Quando il gatto riporta dolori ai denti o alla bocca, può avere la stessa reazione di un essere umano: il dolore e il fastidio può essere tale da indurlo a non mangiare per un determinato lasso di tempo.

Patologie pregresse

I gatti affetti da alcune patologie virali (come herpes o FIV) hanno basse difese immunitarie e possono soffrire di disturbi orali, come:

  • ulcerazioni;
  • stomatiti.

Quando il disturbo si presenta per più di 36 ore, il gatto rischia di vedere compromessa la funzionalità epatica (ovvero la lipidosi epatica).

Qualora la mancanza di appetito dovesse continuare, il veterinario valuterà l'alimentazione forzata dapprima con la visita poi, se in lipidosi, con ricovero e sondino.

Ha fatto il vaccino

Esistono alcuni tipi di vaccini che causano effetti collaterali piuttosto fastidiosi nei gatti: tra questi c’è anche una temporanea perdita di appetito.

Inappetenza nel cucciolo di gatto

Quando è il cucciolo di gatto a non mangiare, i motivi possono essere svariati:

  • è stato separato dalla madre troppo presto;
  • si tratta di un cucciolo abbandonato.

In questi casi, è bene trovare delle soluzioni alternative, come ad esempio:

  • trovare una gatta balia;
  • utilizzare una tettarella;
  • chiedere un parere al veterinario.

Il problema dell’inappetenza nel cucciolo, poi, potrebbe ripercuotersi sulla difficoltà a ingerire cibo solido – qualora avesse saltato completamente lo svezzamento.

Un consiglio potrebbe essere quello di offrire al micio cibo sottoforma di varie consistenze, come:

  • mousse;
  • patè;
  • pezzetti con gel;
  • crocchette.

In questo modo si potrà passare gradualmente dal latte artificiale al cibo solido, mischiando le diverse consistenza.

È bene ricordare che è importante offrire al micino almeno quattro pasti al giorno.

Perché il gatto non mangia e non beve

undefined

Inappetenza e mancanza di sete possono essere sintomi molto gravi di svariate malattie, quindi è bene portare il gatto dal veterinario il prima possibile

Quindi, se il gatto si avvicina alla ciotola e non beve o immerge le zampette e il muso ma non riesce a bere, significa che potrebbero esserci problemi renali o altro da non sottovalutare.

Inoltre, se il problema persiste, bisogna prestare attenzione ai sintomi della disidratazione:

  • gengive secche;
  • dorme di più;
  • occhi infossati;
  • pelle granulosa e pesante;
  • sembra sempre stanco.

Anche in questi casi è obbligatorio andare subito dal veterinario.

Se, invece, il gatto non beve ma continua a mangiare, a giocare e a muoversi, probabilmente non ha sete e non occorre allarmarsi.

Cosa fare quando un gatto anziano non mangia

Solitamente, i motivi dell’inappetenza del gatto anziano sono simili a quelli del gatto in età adulta.

Si tratta, quindi, di:

  • fastidi dentali o gengivali;
  • stress;
  • dolori articolari;
  • indebolimento dell’olfatto;
  • problemi psicologici;
  • problemi renali;
  • diabete;
  • problemi digestivi;
  • tumori.

Per far fronte a questa problematica,  è fondamentale che il gatto anziano segua una dieta bilanciata e basata su crocchette morbide e altamente digeribili.

Se ha difficoltà ad adattarsi al cambiamento, occorrerà aiutarlo mischiando i nuovi alimenti al suo cibo preferito.

Inoltre, è fondamentale che le ciotole vengano mantenute pulite e riempite poco alla volta, al fine di evitare che il cibo avanzato si secchi e diventi difficile da mangiare.

Come alimentare un gatto che non mangia

Il declino fisico del gatto inappetente inizia già dopo il primo giorno dal rifiuto del pasto: se l’animale non assume costantemente proteine, il grasso si accumulerà nel fegato e può causare insufficienza epatica.

Qualora il gatto non dovesse mangiare per cause psicologiche, dopo aver consultato il veterinario, si potrebbe “forzarlo” con alcuni piccoli stratagemmi. Eccone qualcuno.

Scaldare il cibo

Come detto, l’appetito del gatto viene stimolato principalmente dall’olfatto: quando un piatto è ben caldo, può generare un odore più intenso.

Quindi, riscaldare leggermente il cibo – nel microonde – può invogliare il felino a mangiare.

Si può anche aggiungere un po’ di acqua calda nel cibo e poi mescolare il tutto (consiglio utile anche quando un gatto assume pochi liquidi).

Cambiare cibo

Un altro metodo per stimolare il gatto inappetente può essere quello di cambiare la tipologia di cibo.

Il cambiamento potrebbe stimolare la curiosità del gatto e mostrare maggiore interesse verso la ciotola.

La natura del felino lo porta a preferire il cibo umido, quindi se il secco non attira più la sua attenzione, si può proporre questa alternativa.

Spostare la ciotola in un punto più comodo

Un altro modo per favorire l’alimentazione di un gatto che non mangia è quello di studiare con precisione la posizione della sua ciotola. Il cibo deve essere posizionato:

  • a un’adeguata distanza dalla lettiera;
  • in un luogo tranquillo;
  • sopraelevato.

In questo modo si consente al gatto di mangiare mantenendo il controllo sulla zona circostante.

Tale accorgimento può aiutare il felino a non sentire la competizione con altri animali domestici.

Optare per erba gatta o integratori

L’erba gatta è perfetta per invogliare il gatto inappetente a mangiare, soprattutto se stressato.

Questo vegetale può essere coltivato in un piccolo vaso o può essere acquistato e favorisce la riduzione del livello di stress e di problemi digestivi.

In alternativa, esistono integratori capaci di fornire sostanze utili a regolarizzare il lavoro dello stomaco del gatto, come:

  • sali minerali;
  • aminoacidi essenziali.

Cosa dare ad un gatto che non mangia

Come detto finora, è sempre necessario rivolgersi al veterinario per capire come intervenire se il gatto non mangia

In alcuni casi, potrebbe consigliare degli integratori che possono essere somministrati al gatto per indurlo a mangiare, proteggerlo quando è debole per via del poco cibo ingurgitato e stimolare il suo appetito. Tra gli integratori da dare ad un gatto che non mangia:

  • acido pantotenico, protegge da molte patologie;
  • inositolo, aiuta la depurazione e la disintossicazione;
  • cobalamina, è coinvolta nel metabolismo;
  • niacina, importante per malattie neurologiche;
  • timina, permette il funzionamento dei muscoli;
  • riboflavina, mantiene alti i livelli di energia;
  • acido folico, fondamentale per il pelo e la cute in generale;
  • piridissina, utile per l’insufficienza renale;
  • vitamine A, C, D, E per gatto anziano;
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Luca Buosi
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
in Gatto

361 articoli pubblicati

a cura di Dr. Luca Buosi
Contenuti correlati
Gatto appoggiato sulla sedia
Fermenti lattici per gatti: una panoramica

I fermenti lattici possono essere validi alleati per la salute dei gatti, soprattutto in caso di diarrea: scopri di più in questo approfondimento.

Gatto che assume gocce di CBD
CBD per gatti: come utilizzarlo per il benessere del felino

CBD nei gatti: esploriamo insieme le sue potenziali applicazioni per i felini, analizzando i benefici e le possibili controindicazioni.

icon/chat