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Cosa far assumere ad una donna anziana allettata con un carattere difficile?

Gentile dottore, mia nonna è affetta da varie patologie, tra cui demenza senile. Da un anno, non ha più momenti di qualità ed è praticamente allettata. Ha una soglia di attenzione bassa, raramente riesce a seguire veramente quando le si parla e, ove riesce, lo fa giusto per pochi secondi. Segue una terapia a base di trittico e Zolprem, all'occorrenza 10 gocce di Rivotril di notte. Purtroppo, sempre più spesso, tale terapia non porta ai risultati sperati e, sia durante il giorno, ma soprattutto di notte (motivo dell'integrazione con Rivotril) è affetta da vari disturbi mentali che la rendono intrattabile e non la fanno dormire. Anche se in misura diversa, era di carattere difficile anche quando in salute. Mia nonna, in aggiunta a quanto riportato, soffre di una bronchite cronica che l'ha colpita nell'ultimo anno, un cancro in stato avanzato, oltre ad essere affiancata h24 anche per quanto concerne l'alimentazione e le funzioni corporee (porta il pannolone e non sopporta di stare sola nemmeno per un minuto). Confido si possa correggere la terapia di mia nonna per poter trovare un equilibrio, in cui lei sia trattabile e tranquilla, oltre a restituirci la possibilità di riposare. La ringrazio per l'attenzione ed il tempo dedicatomi. In attesa di un suo cortese riscontro, la saluto cordialmente.

Risposta

Purtroppo, la terapia per i disturbi del comportamento associati alla demenza è sempre una terapia fuori indicazione, non esiste un sonnifero che vada bene per tutti. Ogni paziente può rispondere, come avere un effetto paradosso.

Inoltre, a volte non dipende dal tipo di terapia, che magari funziona, ma dal dosaggio (troppo basso inefficace, troppo alto da sedazione) perché ogni persona ha una sensibilità personale agli psicofarmaci.

Quello che consiglio è di provarne uno alla volta e, prima di cambiare perché inefficace, provare ad aumentare il dosaggio.

Aggiungo che spesso i disturbi di insonnia nella demenza hanno una base organica, ad esempio, il dolore.

Mi consulterei con il medico per valutare il dolore con la scala Painad e, se il test è positivo, proverei per qualche giorno un antidolorifico la sera e vedere se risponde.
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Risposta a cura di
Dr.ssa Barbara Manni Medico Chirurgo
Dr.ssa Barbara Manni
geriatra
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