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C'è una soluzione definitiva all'operazione alla carotide ostruita?

Salve, mio padre ha 59 anni. Il 15 ottobre 2017 è stato operato alla carotide sinistra perchè era ostruita all'80%. Operazione andata a buon fine, unico neo: ha avuto per 15 giorni la pressione massima stabile a 170 con picchi a 200, ma poi, cambiando cura, è andata nella norma. Il giorno 15 gennaio, ha fatto un'ecografia alla carotide operata ed era già sporca all'60% e quella destra all'80%. Il medico che l'ha operato lo ricovera per operare la carotide destra e cercare il motivo per cui il corpo produca cosi tanto colesterolo da poter sporcare sempre le carotidi. Pensa di mettere degli stent, esiste qualche modo per venirne "a capo"? Grazie.

Risposta

Sfortunatamente per tuo padre (ma forse anche per te), per il momento non esiste alcun metodo per la guarigione totale e definitiva da questo problema che probabilmente è di tipo genetico.  Forse, in un futuro che si spera prossimo, se si riuscirà a trovare il modo per individuare e modificare i geni responsabili di questa iperproduzione di colesterolo, solo allora si potrà cantare vittoria.

Per ora, oltre ad una dieta il più possibile povera di colesterolo (per non aggiungere dall'esterno ulteriore colesterolo a quello che già produce in abbondanza il suo organismo), con associata una terapia con farmaci per il controllo di questa produzione endogena e la sua eliminazione, altro non è possibile fare.

I restringimenti vasali (carotidi, ma anche arterie femorali, arterie renali e, ancora più importanti, arterie coronarie, non foss'altro perchè più piccole), vanno trattati quando superano il 70% del lume vasale ed uno dei metodi è proprio l'angioplastica con impianto di stent cosiddetti medicati, ossia contenenti una sostanza che dovrebbe rallentare la riformazione della placca aterosclerotica.

Del rialzo pressorio riscontrato dopo la precedente procedura, non mi preoccuperei più, visto che è stato superato dal cambio di terapia.

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Risposta a cura di
Dr. Gianfranco Nassisi Medico Chirurgo
Dr. Gianfranco Nassisi
cardiologo
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