I composti Cerebrolysin potrebbero essere di giovamento in caso di demenza vascolare?
Salve dottore, a mia madre 86enne è stata diagnosticata nel 2017 la demenza vascolare in depressione e psicosi, da un neurologo e da uno psichiatra. Inoltre, presenta anche diagnosi di hcv+ (non segni patologici ed enzimi epatici nella norma), episodica iperammoniemia (trattata con Normix e Laevolac), ipertensione (trattata con Aprovel ed Adalat), episodica fibrillazione (trattata con Sotalex e Coumadin), osteoporosi (trattata con Prolia e vitamina d3). Lo psichiatra ha aggiunto Cipralex (8 gtt/die), Haldol (6 gtt/die) e Remeron (15 mg/die), che hanno notevolmente migliorato l'umore e la socievolezza, pur avendo peggiorato la motilità. Attualmente, la demenza sembra di grado medio. I composti Cerebrolysin, quelli del gruppo -racetam e quali altri, potrebbero essere di giovamento in termini di sensibile miglioramento delle qualità intellettive e di rallentamento della degenerazione? Grazie.
Risposta
La demenza vascolare è spesso espressione di danno microvascolare ed esiti lacunari cerebrali (piccole ischemie) che possono colpire sia le abilità motorie che cognitive.
Il recupero/miglioramento è difficile perché la parte ischemica colpita non è in grado di rigenerarsi, ma si può evitare o ridurre il rischio di nuove ischemie con Coumadin già in corso, il controllo pressorio e cardiaco, la gestione dell'iperammoniemia con la corretta alimentazione (l'ammonio è tossico per il cervello) e il movimento per migliorare il microcircolo.
I farmaci del gruppo Piracetam supportano le funzioni cognitive, possono migliorare il quadro cognitivo, ma non portano alla risoluzione dell'ischemia né ne prevengono di nuove.
Il recupero/miglioramento è difficile perché la parte ischemica colpita non è in grado di rigenerarsi, ma si può evitare o ridurre il rischio di nuove ischemie con Coumadin già in corso, il controllo pressorio e cardiaco, la gestione dell'iperammoniemia con la corretta alimentazione (l'ammonio è tossico per il cervello) e il movimento per migliorare il microcircolo.
I farmaci del gruppo Piracetam supportano le funzioni cognitive, possono migliorare il quadro cognitivo, ma non portano alla risoluzione dell'ischemia né ne prevengono di nuove.
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Dr.ssa Barbara Manni
geriatra
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