In che caso preferire la digitale al beta bloccante?

Gentile dottore Bertrand, buongiorno e grazie per la risposta. Le riporto per regolarsi il referto, l'elettrocardiogramma e l'eco del 2015. Anamnesi: a 12 anni endocardite reumatica da streptococco. Insufficienza valvolare aortica di grado lieve-moderato. Elettrocardiogramma (ottobre 2016) frequenza 60 bpm (94 bpm a giugno), intervallo pr 158 ms, durata qrs 120 ms, qt/qtc 418/418 ms, assi p-r-t 43- 29- 58. Eco (settembre 2015): vs normale, alterato rilasciamento vs , iao moderata. Fe 99, atrio sinistro e sezioni destre normali (tapse 30). Obesità di 1° e statosi epatica non alcolica. Pressione arteriosa 120/80. Si consiglia di proseguire con la terapia in corso (Congescor 2,5) e ricontrollare eco nel 2017. Il cardiologo mi ha riferito, che dopo l'eco in 3d vorrebbe togliere il b-bloccante perché "diminuendo il battito cardiaco le valvole restano aperte più tempo e il rigurgito cui sono affetto se pur di grado lieve aumenta", ma non mi ha specificato il farmaco che vuole prescrivermi. Sono stato dal medico di base e mi ha detto che potrebbe essere l'ace inibitore (Lisinopril) e che si può abbinare al b-bloccante se la frequenza è molto alta e di non utilizzare la digitale per via dell'elevata tossicità, come mi ha riferito anche lei. Secondo lei, che farmaco è più indicato alla mia problematica? Il Congescor crea il problema citato dallo specialista? Grazie. Cordialità.