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Come si leggono gli ecocolordoppler alle gambe di una donna di 90 anni?

Buonasera, mia mamma novantenne ha dolori molto intensi dopo mezz'ora di clinostatismo; si attenuano dopo alcuni minuti di parestesia formicolante se si rimette in piedi. Il piede sinistro è freddo; non si palpano le arterie del piede che ha un notevole edema. Non si rileva la pressione arteriosa della gamba. A destra, alcuni anni or sono, è stata riscontrata un'obliterazione della poplitea con circolo collaterale sufficiente (reperto confermato dall'ultimo ecodoppler). La pressione omerale è di circa 130/75 e sto attento agli sbalzi perché c'è un aneurisma cerebrale asintomatico. Non è sovrappeso, né diabetica. L'esame di ieri ha dimostrato, a sinistra, stenosi di grado medio-elevato dell'arteria poplitea e vari problemi venosi, fra cui l'obliterazione distale della vena femorale superficiale. Fa ½ fiala di Seleparina 0,4 ml (nadroparina 3800 UI per fiala) ogni 12 ore, Eutirox, una mattina 50 e una 75 μg, per tiroidectomia nel 1978; Irbesartan 150 mg la sera; Lyrica 75 mg da 4 anni per una dolorosissima nevralgia posterpetica; Plactidil per 2; β agonisti in spray per asma; Tachipirina 1000 al bisogno e Targin ½ compressa saltuariamente per dolori artrosici; lacrime artificiali per xeroftalmia, ogni 2 ore; Macular compresse per maculopatia. Estratto dal referto dell'ecocolordoppler: "ecocolordoppler aorto-iliaco e arterioso arti inferiori. Aorta, iliache e femorali: piccoli ateromi ininfluenti. Destra: la femorale superficiale è sede di modesti ateromi fibrosi - fibrocalcifici nel tratto prossimo mediale; distalmente è sede di turbolenze e lievi accelerazioni. La popliteaè ateromasica e nel tratto medio distale è obliterata, prima dell'obliterazione alimenta l'arteria gemellare mediale e la tibiale anteriore con inizialmente validi flussi. La tibiale posteriore è riabitata da rami collaterali al III superiore di gamba, l'arteria è ateromasica e presenta calcificazioni parietali ed è sede di discreti flussi decisamente post-obliterativi lungo tutto il suo decorso. La tibiale anteriore nel tratto medio distale presenta discreti-buoni flussi. L'interossea non è stata reperita. Sinistra: la femorale superficiale è sede di alcuni ateromi fibrosi-fibrocalcifici più accentuati nel tratto distale di coscia; l'arteria presenta buoni flussi nel tratto prossimo mediale; distalmente quasi all'origine della grande anastomotica si apprezza una stenosi di lieve medio grado. In corrispondenza del tratto prossimale della poplitea è presente una stenosi di grado medio elevato; successivamente l'arteria ateromasica è sede di discreti flussi decisamente post-stenotici. Il ciscolo distale è rappresentato dalla tibiale anteriore e dalla tibiale posteriore, sede di calcificazioni parietali, con discreti flussi decisamente post-stenotici". "Ecocolordoppler cavo ileale e venoso arti inferiori, cava inferiore e iliache: nulla da segnalare. Destra: femorale comune, femorale profonda, femorale superficiale normali. La vena femorale superficiale nel tratto più distale di coscia è obliterata. Le vene tibiali posteriori, alcune vene muscolari del polpaccio e la vena interossea sono pervie ma insufficienti. Le vene gemellari sono pervie continenti. La safena interna e la safena esterna sono pervie e continenti. Sinistra: l'asse femorale, la vena poplitea, i distretti sotto-poplitei sono pervi sono apparentemente pervi e continenti. Non si apprezzano vene muscolari del polpaccio trombizzate. Le vene gemellari sono pervie e continenti. La safena Interna è continente alla crosse e nel suo tragitto sottostante. La safena esterna è insufficiente alla crosse e nel tratto prossimale di gamba; successivamente alimenta alcuni rami mediali di gamba, mentre il tratto medio distale di gamba è nuovamente pervio e continente."

Risposta

Buonasera,
data l‘età, consiglierei una terapia conservativa con prostaglandine per migliorare i circoli collaterali e di conseguenza alleviare la sintomatologia.
Se invece la signora, nonostante l‘età, fosse relativamente in forma e decisa a tentare il tutto per tutto, si potrebbe tentare di rivascolarizzare l’arteria poplitea endovascolarmente in anestesia locale con eventuale impianto successivo di stent-popliteo o angioplastica se non ancora mai stato provato. 
Spero di esserti stato di aiuto.  

Cordiali saluti
Risposta a cura di
Dr. Domenico Marco Stillitano Medico Chirurgo
Dr. Domenico Marco Stillitano
chirurgo vascolare
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