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Quando fare la biopsia in caso di lichen plano pilare?

Buonasera, a mio figlio, dopo visita dermatologica tricologica, è stato diagnosticato un presunto lichen plano pilare e disposta una biopsia. In attesa della biopsia, gli è stata data una cura (Bentelan compresse 1 gr, ogni 3 giorni, Locaidon da mettere sul cuoio capelluto ogni sera, Zirtec compresse ogni sera, shampoo e aloe vera più integratore Aros da prendere 2 volte al giorno) che sta eseguendo. Alla luce di questo, è consigliabile fare la biopsia a distanza di 2 mesi? Non c'è rischio che i risultati siano falsati dalla cura in atto? Sia il medico tricologo sia chi deve fare la biopsia mi hanno detto che non ci sono problemi, ma un altro medico a distanza di 10 giorni dall'inizio della cura mi ha riferito che, avendo iniziato oramai la cura, non era il caso di fare la biopsia. Alla luce di quanto sopra, come devo comportarmi?

Risposta

Buongiorno,
la biopsia a mio modesto parere andrebbe fatta prima di iniziare la terapia. Viene eseguita per dirimere i dubbi legati alla diagnosi differenziale che va posta nei confronti del lupus eritematoso discoide, della follicolite decalvante e di altre forme di alopecia.

Non saprei dirti sino a che punto i cortisonici assunti possano alterare l'esito dell'istologico, ma di certo andranno a ridurre il tipico infiltrato infiammatorio perifollicolare che è presente in questa forma di lichen.

Probabilmente, un anatomopatologo esperto riuscirà egualmente a fare diagnosi differenziale. 
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Risposta a cura di
Dr. Dario De Simone Medico Chirurgo
Dr. Dario De Simone
dermatologo
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