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Come si legge una risonanza magnetica lombo sacrale?

Salve, mia nonna è andata a fare la risonanza magnetica, le hanno dato la risposta: "risonanza magnetica lombosacrale tecnica: sezioni sagittali turbo t2 e t1 dipendenti; sezioni assiali turbo t2; sezioni coronali stir; sezioni assiali t2 dipendenti orientate sugli spazi interrogativi lombari. Evoluti fenomeni degenerativa di spondilosi somatica ed interapofisaria. Rettilineizzato sul piano sagittale il tratto rachideo lombare. Nodulo di Schmorl della limitante somatica superiore di l3 con modesta riduzione in altezza e deformazione cuneiforme; non apprezzabile alterazione di segnale dell'osso spongioso. Il muro posteriore è normoallineato, senza significative riduzioni dell'ampiezza dei diametri ossei del canale spinale nè compressioni sul contenuto nervoso. Indenne l'arco posteriore. Non apprezzabile tessuto con intensità di segnale di parti molli in sede paravertebrale e/o epidurale. Il reperto è attribuibile in prima ipotesi a cedimento vertebrale su base porotica (esito di frattura da fragilità grado 1-2 di genant). Ai limiti inferiori della norma i diametri del canale spinale a l3-l4 per artropatia degenerativa delle articolazioni interapofisarie, con ipertrofia dei massicci articolari e dei legamenti gialli cui si associa protrusione circonferenziale del disco intersomatico, notevolmente disidratato, con impronta sul sacco durale, ma senza sicuri contatti con le radici nervose. Stenosi conseguente dei recessi radicolari; si associa netta protrusione circonferenziale del disco intersomatico con impronta sul sacco durale ed obliterazione dei recessi radicolari e dei forami di coniugazione unilateralmente, non si esclude possibile contatto tra il disco e le radici nervose. Protrusione circonferenziale del disco intersomatico l5-s1 con impronta e rettilizzazione del profilo anteriore del sacco durale ed impegno parziale dei forami di coniugazione, ma senza sicuri effetti compressivi sulle radici nervose. Normocontenuti i restanti dischi intersomatici nel tratto esaminato. Normale per morfologia ed intensità di segnale il cono midollare."

Risposta

Salve,
il dato di risonanza magnetica andrebbe correlato con la motivazione clinica che ha portato la nonna ad eseguire tale esame. 

Vi consiglio di eseguire una valutazione specialistica, al fine di definire un percorso terapeutico più idoneo al caso della nonna.

Cordialità
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Risposta a cura di
Dr. Alfio Spina Medico Chirurgo
Dr. Alfio Spina
neurochirurgo
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