Che cosa può impedire lo smaltimento della vitamina b12?
Gentilissimo dottore, sono una 60enne, malattia autoimmune di tipo reumatoide, helicobacter pylori. Ormai da vari mesi, gli esami del sangue mostrano un eccesso di s-vitamina b 12 attiva, superiore a 256 con valori dati di normalità da 25 a 165. L'omocisteina è 13 con riferimento da 4 a 14, quindi mi sembra un controsenso perché di solito omocisteina alta indica carenza di b12. Non prendo integratori, quasi mai carne, mai latte vaccino, poco pesce. Ho pensato di togliere completamente carne, pesce, uova, ma posso dato che sono anemica? E il digiuno intermittente? Lei cosa ne pensa, ha qualche consiglio da darmi? Che cosa può impedire lo smaltimento della vitamina b12 nel mio fisico? Grazie mille. Perché non la chiamano solo vitamina b12 ma aggiungono "attiva"? C'è scritto "il dosaggio di vitamina b12 attiva riflette lo stato della vitamina B12 indipendentemente dal recente assorbimento della vitamina", cosa significa? Grazie. Cordialmente.
Risposta
Buongiorno,
il ciclo della metilazione è l'unico ciclo metabolico in cui si incontrano la cobalamina ed i folati, ma i geni correlati e relativi alleli non sono soltanto MTHFR (per i folati) ed MTR ed MTRR per la B12, gli altri sono BHMT (betaina), CBS (usa B6) ed altri ancora fino a SUOX (il cui cofattore è il molibdeno), va anche aggiunto che la B12 è correlata a più cicli metabolici e a più fattori (sia per il trasporto che per l'assorbimento) ed è inoltre prodotta in parte dal nostro microbiota intestinale.
Quindi, correlare la B12 o i folati ad un eventuale innalzamento dell'omocisteina non è corretto o quantomeno non è un'informazione completa, peraltro va considerata anche la termolabilità di alcuni enzimi che fanno sì che i vari parametri, tra cui quelli da te indicati, possano subire variazioni importanti nell'arco dell'anno, in funzione di caratteristiche epigenetiche (attività lavorative, ambiente e anche cibo).
Il mio consiglio è che venga fatto un approfondimento corretto sia ematico che urinario se non genetico o del microbiota. Inoltre, esistono varie formulazioni della B12 (idrossi-, metil-,ciano-, cobalamina) e ciascuna di queste ha un assorbimento diverso e, in funzione dei propri polimorfismi genetici, una diversa attivazione.
La B12 è prodotta dai batteri, né dai pesci né dalle mucche (come a volte sento dire e purtroppo anche nei media) e quindi, la presenza nei vari alimenti è legata all'attività batterica in quegli esseri viventi. Va anche aggiunto che esiste una classe di proteine (R, apcorrine) che serve ad accompagnare la B12 dalla bocca allo stomaco.
Insomma, il meccanismo è più complesso di come è indicato ed il solo fattore cibo non aiuta spesso né ad aumentarla né a scaricarla.
Aggiungo che i valori indicati sono per me poco comprensibili. È importante conoscere quali siano le unità di misura utilizzate ed inoltre, mi ripeto, correlando i valori nel tempo, rispetto ad altri cofattori nonché ad un'anamnesi personale e familiare completa.
Suggerisco un consulto, se lo ritieni utile, presso un bravo collega che si interessi di nutrigenomica e nutrigenetica.
Cordialità
il ciclo della metilazione è l'unico ciclo metabolico in cui si incontrano la cobalamina ed i folati, ma i geni correlati e relativi alleli non sono soltanto MTHFR (per i folati) ed MTR ed MTRR per la B12, gli altri sono BHMT (betaina), CBS (usa B6) ed altri ancora fino a SUOX (il cui cofattore è il molibdeno), va anche aggiunto che la B12 è correlata a più cicli metabolici e a più fattori (sia per il trasporto che per l'assorbimento) ed è inoltre prodotta in parte dal nostro microbiota intestinale.
Quindi, correlare la B12 o i folati ad un eventuale innalzamento dell'omocisteina non è corretto o quantomeno non è un'informazione completa, peraltro va considerata anche la termolabilità di alcuni enzimi che fanno sì che i vari parametri, tra cui quelli da te indicati, possano subire variazioni importanti nell'arco dell'anno, in funzione di caratteristiche epigenetiche (attività lavorative, ambiente e anche cibo).
Il mio consiglio è che venga fatto un approfondimento corretto sia ematico che urinario se non genetico o del microbiota. Inoltre, esistono varie formulazioni della B12 (idrossi-, metil-,ciano-, cobalamina) e ciascuna di queste ha un assorbimento diverso e, in funzione dei propri polimorfismi genetici, una diversa attivazione.
La B12 è prodotta dai batteri, né dai pesci né dalle mucche (come a volte sento dire e purtroppo anche nei media) e quindi, la presenza nei vari alimenti è legata all'attività batterica in quegli esseri viventi. Va anche aggiunto che esiste una classe di proteine (R, apcorrine) che serve ad accompagnare la B12 dalla bocca allo stomaco.
Insomma, il meccanismo è più complesso di come è indicato ed il solo fattore cibo non aiuta spesso né ad aumentarla né a scaricarla.
Aggiungo che i valori indicati sono per me poco comprensibili. È importante conoscere quali siano le unità di misura utilizzate ed inoltre, mi ripeto, correlando i valori nel tempo, rispetto ad altri cofattori nonché ad un'anamnesi personale e familiare completa.
Suggerisco un consulto, se lo ritieni utile, presso un bravo collega che si interessi di nutrigenomica e nutrigenetica.
Cordialità
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Daniele Tedeschi
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